Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mariano Pieroni – Blood’s trip
Questa nuova esposizione diventa l’occasione per approfondire il lavoro di Mariano Pieroni affermato in Italia e all’estero, tra I “plasticoni” esposti: cinghiale, bufalo, canguro, sileno, volpe, lupo, aquila e 8 colombe…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una nuova mostra dell’artista Mariano Pieroni sarà possibile ammirare alla Galleria Arianna Sartori, a Mantova nella sala di via Ippolito Nievo 10.
Per Mariano Pieroni la mostra “Blood’s trip”, che si inaugurerà Sabato 15 giugno alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista, è la terza personale alla Galleria Arianna Sartori a Mantova, dopo le personali “Plasticoni 2019. Market-system’s animal and human” (2019) e “Gli scoppiati” (2021/2022) che riscontrarono entrambe un grandissimo successo di pubblico e critica.
In terra mantovana Mariano Pieroni ha partecipato alla “Casa Museo Sartori” di Castel d’Ario alle rassegne: “L’arte italiana dalla terra alla tavola” nel 2015 con l’opera “Puledro” (scultura polimaterica, plasticone), “50anni d’Arte in Lombardia” nel 2016 con l’opera “Leviero 2” (scultura polimaterica, plasticone), “Animalia. Natura & Arte” nel 2017 con l’opera “Mandrillo” (scultura polimaterica, plasticone) e “ARTeSPORT” nel 2019 con l’opera “Tennista” (scultura in porcellana).
Questa nuova esposizione, curata da Arianna Sartori, diventa l’occasione per approfondire il lavoro di questo artista affermato in Italia e all’estero. Tra I “plasticoni” esposti: cinghiale, bufalo, canguro, sileno, volpe, lupo, aquila e 8 colombe…
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al prossimo 6 luglio 2024.
Per informazioni: Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.eu
Blood’s trip
L’opera e il proprio contenuto di fondo restano dimensionisti. Le forme di sintesi antropomorfe di oggi sono l’evoluzione di quelle di mezzo secolo fa. Adesso più mosse, più liberate, di quando erano proposte in classica pittura ad olio. l’originale e distintivo “impianto dimensionista” è ancora fondato sull’idea di “potenziamento dimensionale” che considero come emblema del periodo storico “civiltà dell’immagine” risalente all’esordio e diffusione dei media trasmettitori e diffusori di immagini (foto, cinema, televisione, computer, cellulari, ecc.).
Il “potenziamento dimensionale” è descrivibile come simultaneità di proposizione visiva di mondi come una sorta di doppia e differente espressione formale, che addiziona elementi emotivi che in uno spazio bidimensionale (tela o supporto) estende il discorso e la proposta dimensionale sincrona. Immagini visive che narrano spazi e tempi tra loro diversi, contesti e clima, tra loro adiacenti che così proposti ampliano ed estendono il loro contenuto, come può essere un quadro dentro un quadro.
Questo linguaggio è semplice e la formula, di cui sopra, elementare, ma il discorso dimensionista ha avuto una evoluzione. A livello popolare prima, e a livello culturale poi. Il dimensionismo nacque come movimento nel 1972, nel mio studio di Via al Castello n° 2, in Solbiate Arno (VA). Il dimensionismo è me stesso così come mi conosco. Esso scandisce il ritmo d’ogni mia idea e conseguente realizzazione oggettiva: è il perno delle mie rappresentazioni.
Mi occupo di dimensionismo e in particolare di dimensioni psico-fisiche che a volte paragono alle gocce di sangue che circolano nel mio corpo, nelle loro mutazioni continue adattate al movimento, riciclate nel cuore e spedite nella mente, figlie del tempo e dello spazio e vissute da infiniti colori. Messaggere di emozioni e sussulti. Le dimensioni sono volumi del racconto e infinite altre cose. Veicoli pilotati dallo spirito, sfere del dentro e del fuori e case abitate dai sogni e dalle realtà. Mi occupo di dimensionismo e di dimensioni tentando di tracciare una fisiologia, quindi spazio, tempo, cosmogonia.
Quando subentra un’altra dimensione, la precedente svanisce. È un momento cruciale deciso dalla attrezzatura individuale della persona (ma parlo ancora di me stesso).
Io uso il termine “dimensione” come nozione traghetto in un passaggio tra uno stato di dimensione ed un altro stato di dimensione, là dove il mondo o un suo frammento possono essere vissuti in un processo simile ad un attraversamento. Le dimensioni psicofisiche sono attraversamenti. La mia percezione in parte le subisce, in parte le genera in modo creativo.
Mariano Pieroni, 2024
Mariano Pieroni è nato a Barga (LU) il 17 giugno 1937, vive e opera a Solbiate Arno (VA).
Ideologo del movimento “Dimensionismo”, ha fatto parte di gruppi storici dell’area lombarda: Liberi Artisti (LADPDV), i Besnatesi, Porta Ticinese, Centro documentazione Arte Varese diretto da G. F. Maffina, Tectores Errantes, Dimensionismo. Negli anni che vanno dal 1951 al 1966 vive a Firenze e frequenta gli studi di Rosai, Grazzini, Conti, la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti diretta da Giorgio Settala, e nel 1953-54 frequenta lo studio di Pietro Annigoni. Tra i suoi maestri figurano anche Ugo Seravalle (primo maestro) ed Emanuele Zambini (noto scultore). Conosce il grande artista italo-americano Agostino Nivola durante l’estate del 1950 e ne segue gli insegnamenti a Villa Pozzolini a Quercianella. Di prima formazione figurativa passa, dopo la Scuola del Nudo presso l’Accademia di Firenze, all’informale, adottando varie tecniche come il “collage” e il “frottage”. Negli anni fiorentini frequenta, tra le altre, la galleria “Numero” di Fiamma Vigo, conosce il critico Boatto ed Esther Panducci (guide di un excursus nei “salotti buoni” della città). Dopo l’alluvione del 1966 che inonda Firenze, viene invitato in Belgio, a Liegi, e modella, come scultore, l’intero campionario della “Andrè Junkers”. Dopo circa un anno torna in Italia e da allora risiede a Solbiate Arno. Dal 1970 ad oggi ha realizzato più di 120 mostre personali in varie città italiane ed estere tra cui Ginevra, Parigi, Amburgo, Bruxelles, Amsterdam, Londra, Rotterdam, New York, Boston e Atlantic City. Ha vinto premi e partecipato a prestigiose collettive. Esiste una bibliografia già vasta e articolata: oltre a opere monografiche si contano pubblicazioni di articoli, recensioni, presentazioni su importanti quotidiani, riviste varie italiane e straniere. Ha eseguito opere pubbliche fra cui affreschi e sculture, vetrate artistiche, ceramiche, opere in ferro saldato, numerosi bronzi e opere in materiale plastico-polimaterico. Sue opere si trovano in musei d’Europa e degli Stati Uniti.
Tramite il maestro Leo Spaventa Filippi entra in contatto con Leonardo Borgese nello studio di Milano. Nel periodo che intercorre tra gli anni 1971 e 1980, conosce e collabora con note firme della letteratura e della critica d’arte di cui conserva scritti, recensioni e presentazioni. Fra queste: Mario Lepore, Luigi Carluccio, Franco Solmi, Marco Rosci, Carlo Munari, Franco Passoni, Mario de Micheli, Piero Chiara, Igniazio Mormino, Raffaele de Grada, G. F. Maffina, Enrico Baj, Emma Zanella, Francesca Consonni, Giovanni Quaglino, Gilberto Madioni, Mario Pistono, Giovanni Stella, Elio Bertozzi...
Nel 1972 fonda il movimento Dimensionismo. Nel 1986-87, intorno all’idea Dimensionismo si compone un gruppo rinnovato con importanti partecipazioni. L’evoluzione e il dibattito di quel periodo inducono Mariano Pieroni ad aprire su di una tematica in cui prevale una componente che può essere appellata “di civica utilità” (ecologia ambientale). Ed è allora, nel 1988-89, che inizia l’attività detta “Plasticoni”, con un nuovo “aggregato” detto “Linea Confinaria”, nel quale intere famiglie si attivano con la famiglia Pieroni in esecuzioni di pulizia sul paesaggio, performances, installazioni e rappresentazioni en plain air. Nell’anno 2000, una performance alla GAM di Gallarate segnò l’inizio del progetto per una mostra fondamentale: Natura Artifiziata, che si svolse nel Gennaio-Febbraio 2002, di cui fu principale curatore Silvio Zanella, coadiuvato da Francesca Consonni ed Emma Zanella, fu un successo vero. Quell’evento aprì spazi ulteriori: Pieroni aderì a inviti ed eventi internazionali in Italia e all’estero, evolvendo il suo percorso nello scenario dell’arte contemporanea.
Nel Novembre 2018, con una mostra personale presso Immagini Spazio Arte di Cremona, inizia una collaborazione con Italart, che sarà il tramite per esporre in Febbraio 2019 alla prestigiosa fiera londinese Parallax Art Fair London, Kensington Town Hall. In Maggio accoglie la proposta della famiglia Sartori per una nuova mostra personale a Mantova presso la Galleria d’Arte Arianna Sartori. Nel periodo Agosto-Settembre si ripropone a Londra con un “solo show” antologico presso Apartment Contemporary Art Gallery nel caratteristico quartiere di Chiswick (31 Ravenscraft Road W4 5EQ, London UK). Nel Luglio 2020 partecipa a To Art or Not to Art? This is the question, Fitzrovia Gallery Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea, 139 Whitfield St, Kings Cross, London. Dal 27 Agosto al 28 Settembre espone online Solo Show sedici opere (polimaterici, dipinti e sculture) su Artsy-Secret Art Ltd. Dal 23 gennaio al 12 febbraio 2021, mostra personale con 22 opere alla galleria d’arte Secret Art Gallery London, 28 Cheshire Street, E2 6EH London UK. Nel periodo 11 dicembre 2021-20 gennaio 2022 espone alla galleria Arianna Sartori di Mantova con la mostra intitolata “Gli scoppiati”. Dal 4 settembre al 2 ottobre 2022 espone nello spazio “La cripta” (Masnago-Varese) con circa un centinaio di opere varie (sculture con vari materiali, dipinti e disegni). Dal 1 novembre 2022 al 1 novembre 2023 espone nell’eremo di Santa Caterina del Sasso, presso Leggiuno (VA), il “Presepe di presepi”, un insieme di 36 presepi in porcellana eseguita a mano.
Per Mariano Pieroni la mostra “Blood’s trip”, che si inaugurerà Sabato 15 giugno alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista, è la terza personale alla Galleria Arianna Sartori a Mantova, dopo le personali “Plasticoni 2019. Market-system’s animal and human” (2019) e “Gli scoppiati” (2021/2022) che riscontrarono entrambe un grandissimo successo di pubblico e critica.
In terra mantovana Mariano Pieroni ha partecipato alla “Casa Museo Sartori” di Castel d’Ario alle rassegne: “L’arte italiana dalla terra alla tavola” nel 2015 con l’opera “Puledro” (scultura polimaterica, plasticone), “50anni d’Arte in Lombardia” nel 2016 con l’opera “Leviero 2” (scultura polimaterica, plasticone), “Animalia. Natura & Arte” nel 2017 con l’opera “Mandrillo” (scultura polimaterica, plasticone) e “ARTeSPORT” nel 2019 con l’opera “Tennista” (scultura in porcellana).
Questa nuova esposizione, curata da Arianna Sartori, diventa l’occasione per approfondire il lavoro di questo artista affermato in Italia e all’estero. Tra I “plasticoni” esposti: cinghiale, bufalo, canguro, sileno, volpe, lupo, aquila e 8 colombe…
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al prossimo 6 luglio 2024.
Per informazioni: Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.eu
Blood’s trip
L’opera e il proprio contenuto di fondo restano dimensionisti. Le forme di sintesi antropomorfe di oggi sono l’evoluzione di quelle di mezzo secolo fa. Adesso più mosse, più liberate, di quando erano proposte in classica pittura ad olio. l’originale e distintivo “impianto dimensionista” è ancora fondato sull’idea di “potenziamento dimensionale” che considero come emblema del periodo storico “civiltà dell’immagine” risalente all’esordio e diffusione dei media trasmettitori e diffusori di immagini (foto, cinema, televisione, computer, cellulari, ecc.).
Il “potenziamento dimensionale” è descrivibile come simultaneità di proposizione visiva di mondi come una sorta di doppia e differente espressione formale, che addiziona elementi emotivi che in uno spazio bidimensionale (tela o supporto) estende il discorso e la proposta dimensionale sincrona. Immagini visive che narrano spazi e tempi tra loro diversi, contesti e clima, tra loro adiacenti che così proposti ampliano ed estendono il loro contenuto, come può essere un quadro dentro un quadro.
Questo linguaggio è semplice e la formula, di cui sopra, elementare, ma il discorso dimensionista ha avuto una evoluzione. A livello popolare prima, e a livello culturale poi. Il dimensionismo nacque come movimento nel 1972, nel mio studio di Via al Castello n° 2, in Solbiate Arno (VA). Il dimensionismo è me stesso così come mi conosco. Esso scandisce il ritmo d’ogni mia idea e conseguente realizzazione oggettiva: è il perno delle mie rappresentazioni.
Mi occupo di dimensionismo e in particolare di dimensioni psico-fisiche che a volte paragono alle gocce di sangue che circolano nel mio corpo, nelle loro mutazioni continue adattate al movimento, riciclate nel cuore e spedite nella mente, figlie del tempo e dello spazio e vissute da infiniti colori. Messaggere di emozioni e sussulti. Le dimensioni sono volumi del racconto e infinite altre cose. Veicoli pilotati dallo spirito, sfere del dentro e del fuori e case abitate dai sogni e dalle realtà. Mi occupo di dimensionismo e di dimensioni tentando di tracciare una fisiologia, quindi spazio, tempo, cosmogonia.
Quando subentra un’altra dimensione, la precedente svanisce. È un momento cruciale deciso dalla attrezzatura individuale della persona (ma parlo ancora di me stesso).
Io uso il termine “dimensione” come nozione traghetto in un passaggio tra uno stato di dimensione ed un altro stato di dimensione, là dove il mondo o un suo frammento possono essere vissuti in un processo simile ad un attraversamento. Le dimensioni psicofisiche sono attraversamenti. La mia percezione in parte le subisce, in parte le genera in modo creativo.
Mariano Pieroni, 2024
Mariano Pieroni è nato a Barga (LU) il 17 giugno 1937, vive e opera a Solbiate Arno (VA).
Ideologo del movimento “Dimensionismo”, ha fatto parte di gruppi storici dell’area lombarda: Liberi Artisti (LADPDV), i Besnatesi, Porta Ticinese, Centro documentazione Arte Varese diretto da G. F. Maffina, Tectores Errantes, Dimensionismo. Negli anni che vanno dal 1951 al 1966 vive a Firenze e frequenta gli studi di Rosai, Grazzini, Conti, la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti diretta da Giorgio Settala, e nel 1953-54 frequenta lo studio di Pietro Annigoni. Tra i suoi maestri figurano anche Ugo Seravalle (primo maestro) ed Emanuele Zambini (noto scultore). Conosce il grande artista italo-americano Agostino Nivola durante l’estate del 1950 e ne segue gli insegnamenti a Villa Pozzolini a Quercianella. Di prima formazione figurativa passa, dopo la Scuola del Nudo presso l’Accademia di Firenze, all’informale, adottando varie tecniche come il “collage” e il “frottage”. Negli anni fiorentini frequenta, tra le altre, la galleria “Numero” di Fiamma Vigo, conosce il critico Boatto ed Esther Panducci (guide di un excursus nei “salotti buoni” della città). Dopo l’alluvione del 1966 che inonda Firenze, viene invitato in Belgio, a Liegi, e modella, come scultore, l’intero campionario della “Andrè Junkers”. Dopo circa un anno torna in Italia e da allora risiede a Solbiate Arno. Dal 1970 ad oggi ha realizzato più di 120 mostre personali in varie città italiane ed estere tra cui Ginevra, Parigi, Amburgo, Bruxelles, Amsterdam, Londra, Rotterdam, New York, Boston e Atlantic City. Ha vinto premi e partecipato a prestigiose collettive. Esiste una bibliografia già vasta e articolata: oltre a opere monografiche si contano pubblicazioni di articoli, recensioni, presentazioni su importanti quotidiani, riviste varie italiane e straniere. Ha eseguito opere pubbliche fra cui affreschi e sculture, vetrate artistiche, ceramiche, opere in ferro saldato, numerosi bronzi e opere in materiale plastico-polimaterico. Sue opere si trovano in musei d’Europa e degli Stati Uniti.
Tramite il maestro Leo Spaventa Filippi entra in contatto con Leonardo Borgese nello studio di Milano. Nel periodo che intercorre tra gli anni 1971 e 1980, conosce e collabora con note firme della letteratura e della critica d’arte di cui conserva scritti, recensioni e presentazioni. Fra queste: Mario Lepore, Luigi Carluccio, Franco Solmi, Marco Rosci, Carlo Munari, Franco Passoni, Mario de Micheli, Piero Chiara, Igniazio Mormino, Raffaele de Grada, G. F. Maffina, Enrico Baj, Emma Zanella, Francesca Consonni, Giovanni Quaglino, Gilberto Madioni, Mario Pistono, Giovanni Stella, Elio Bertozzi...
Nel 1972 fonda il movimento Dimensionismo. Nel 1986-87, intorno all’idea Dimensionismo si compone un gruppo rinnovato con importanti partecipazioni. L’evoluzione e il dibattito di quel periodo inducono Mariano Pieroni ad aprire su di una tematica in cui prevale una componente che può essere appellata “di civica utilità” (ecologia ambientale). Ed è allora, nel 1988-89, che inizia l’attività detta “Plasticoni”, con un nuovo “aggregato” detto “Linea Confinaria”, nel quale intere famiglie si attivano con la famiglia Pieroni in esecuzioni di pulizia sul paesaggio, performances, installazioni e rappresentazioni en plain air. Nell’anno 2000, una performance alla GAM di Gallarate segnò l’inizio del progetto per una mostra fondamentale: Natura Artifiziata, che si svolse nel Gennaio-Febbraio 2002, di cui fu principale curatore Silvio Zanella, coadiuvato da Francesca Consonni ed Emma Zanella, fu un successo vero. Quell’evento aprì spazi ulteriori: Pieroni aderì a inviti ed eventi internazionali in Italia e all’estero, evolvendo il suo percorso nello scenario dell’arte contemporanea.
Nel Novembre 2018, con una mostra personale presso Immagini Spazio Arte di Cremona, inizia una collaborazione con Italart, che sarà il tramite per esporre in Febbraio 2019 alla prestigiosa fiera londinese Parallax Art Fair London, Kensington Town Hall. In Maggio accoglie la proposta della famiglia Sartori per una nuova mostra personale a Mantova presso la Galleria d’Arte Arianna Sartori. Nel periodo Agosto-Settembre si ripropone a Londra con un “solo show” antologico presso Apartment Contemporary Art Gallery nel caratteristico quartiere di Chiswick (31 Ravenscraft Road W4 5EQ, London UK). Nel Luglio 2020 partecipa a To Art or Not to Art? This is the question, Fitzrovia Gallery Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea, 139 Whitfield St, Kings Cross, London. Dal 27 Agosto al 28 Settembre espone online Solo Show sedici opere (polimaterici, dipinti e sculture) su Artsy-Secret Art Ltd. Dal 23 gennaio al 12 febbraio 2021, mostra personale con 22 opere alla galleria d’arte Secret Art Gallery London, 28 Cheshire Street, E2 6EH London UK. Nel periodo 11 dicembre 2021-20 gennaio 2022 espone alla galleria Arianna Sartori di Mantova con la mostra intitolata “Gli scoppiati”. Dal 4 settembre al 2 ottobre 2022 espone nello spazio “La cripta” (Masnago-Varese) con circa un centinaio di opere varie (sculture con vari materiali, dipinti e disegni). Dal 1 novembre 2022 al 1 novembre 2023 espone nell’eremo di Santa Caterina del Sasso, presso Leggiuno (VA), il “Presepe di presepi”, un insieme di 36 presepi in porcellana eseguita a mano.
15
giugno 2024
Mariano Pieroni – Blood’s trip
Dal 15 giugno al 06 luglio 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso
Vernissage
15 Giugno 2024, 17.00
Autore
Curatore
Autore testo critico