12 giugno 2024

Enzo Cucchi ha inventato una nuova unità di misura e l’ha chiamata NU

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Enzo Cucchi sfida l’egemonia del metro e presenta una nuova unità di misura per una edizione speciale con Giordano Boetti Editions, invitando il mondo dell'arte ad adottarla ufficialmente

Giordano Boetti Editions ha lanciato, presso lo spazio di GBE in Via dei Coronari 210 a Roma, NU, edizione speciale di Enzo Cucchi che propone una nuova unità di misura contro la corrente misurazione metrica e contro quella imperiale anglosassone. L’edizione si presenta come una scatola in legno chiaro. Sulla superficie esterna, ai lati della cerniera-coperchio, corre la seguente scritta: «Al direttore dell’Istituto di Metrologia: con la presente ci preme comunicare all’autorità competente l’avvento di una nuova unità di misura (nonché di giudizio e di speranza). La nuova unità (NU) misura 330 dei vecchi e friabili centimetri. Siete pregati quanto prima di sostituire tutte le misurazioni correnti». La firma è dell’Ing. Giordano Chilometri e del Dott. Alessandro Termico. Tutta l’operazione è nello spirito del curatore e comunicatore Giordano Boetti, figlio d’arte. L’edizione è stata orchestrata insieme ad Alessandro Cucchi, figlio dell’artista della Transavanguardia, realizzata infine in 37 esemplari firmati e numerati da Enzo. 33 sono in vendita e 4 sono prove d’artista.

All’interno del cofanetto di legno si trovano sei disegni dell’artista, eseguiti su zinco litografico in modo tale da essere stampati a mano da Beatrice e Flaminia Bulla della più antica litografia romana, a due passi da Piazza del Popolo, con la quale Giordano Boetti Editions solitamente collabora. La scelta per la stampa è ricaduta su carta giapponese Japico Bunko-shi, le grafiche sono ulteriormente fustellate a mano e applicate su cartone Canson Museale da 2,4 mm bianco naturale acquarellato.

Le immagini abbozzate dall’artista si confanno al suo linguaggio corsivo e sono tutte in bianco e nero, i soggetti scelti – una bicicletta, dei teschi che emergono tra case e terra, un campanile – sono tutti connessi come in un unico flusso visivo che termina con un cavallo la cui sella è legata a un nastro.

Nella modalità d’azione e condivisione che caratterizza l’operato creativo dell’editore Giordano Boetti, anche il comunicato stampa, elaborato con Alessandro Cucchi, si distacca da quelli ordinari. Non si tratta, infatti, di un testo informativo che indica in maniera formale luogo, data e orario dell’appuntamento di lancio dell’edizione. Al contrario, ci troviamo intenti a consultare una corrispondenza che, soprattutto all’inizio, può sembrarci criptica. Andando avanti con la lettura, scopriamo di essere diventati testimoni di uno scambio mail con il direttore dell'”Istituto di Metrologia” – nome d’invenzione per l’ufficio che coordina le unità di misura della lunghezza e del peso a livello internazionale. Vediamo come si articola questo curioso “botta e risposta”.

Il NU, il cubito di Enzo Cucchi (1NU = 330 cm), viene proposto come nuova unità di misura in grado di riconfigurare e riplasmare il mondo dell’arte. In risposta, il direttore dell'”Istituto di Metrologia” sottolinea come il suo ufficio sia un’istituzione scientifica, legata perciò a un rigore e a un protocollo di regole specifiche da seguire.

Alla successiva richiesta, formulata da Giordano Boetti e Alessandro Cucchi, di ricevere dei parametri per ottenere l’ufficializzazione di unità di misura alternative il direttore risponde: «L’Istituto di metrologia è responsabile del Sistema internazionale di unità di misura, il SI, e in particolare delle definizioni dell’insieme di sette unità di base: metro, chilogrammo, secondo, ampere, kelvin, mole e candela. Tutte le altre unità del SI sono derivate da queste sette unità di base. Poiché l’unità di lunghezza, il metro, esiste già all’interno del SI, non è possibile introdurre un’altra unità di lunghezza (il vostro nu) in questo sistema».

Da queste prime battute, per il NU sembrerebbe non esserci speranza, eppure il direttore prosegue fornendo, di fatto, una risposta utile all’intento artistico di Enzo Cucchi:

«A mio parere, il primo passo sarebbe quello di convincere la vostra comunità, gli altri artisti, a utilizzare effettivamente questa unità […] Non si potrà mai ottenere l’adozione ufficiale di un’unità senza un ampio sostegno da parte di una comunità che la utilizzi effettivamente». Questo consiglio viene posto in quanto esistono realmente delle unità di misura come il pollice o la spanna che non sono tutelate dal bureau ma vengono accettate perché utilizzate da una comunità di persone.

Riusciranno i “nostri eroi” a ottenere dalla comunità artistica (iniziando dalla scena romana e italiana) un sostegno tale da diffondere la nuova unità di misura? Per ora, si può riscontrare che i primi passi siano già stati avviati. Su Instagram iniziano a girare foto e video che ritraggono diverse personalità del panorama artistico intente a trafficare con un nuovo nastro misuratore targato “GBE”. Come e perché lo utilizzano? Allo scopo di riconsiderare lunghezza, larghezza, altezza e circonferenza degli oggetti del quotidiano e del creativo.

Se la misurazione metrica è un diktat «Che, da troppo tempo, ci condiziona e uniforma il nostro rapporto con l’ambiente circostante», siamo pronti ad abbracciare la rivoluzione e l’avanguardia: «Da oggi si cambia registro, si combatte l’autoritario egemone monarca chiamato Metro. Da oggi si cambia unità di misura signore e signori. La nuova unità si chiama NU».

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