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In Nome di Francesco: l’amore per il Creato e per le creature
In nome di Francesco: una collettiva sulla figura di San Francesco negli spazi adiacenti al Chiostro del Convento Francescano di Tagliacozzo, cui hanno dedicato i propri talenti, oltre 50 artisti abruzzesi noti al curatore Leonardo Paglialonga, figlio di Bruno Paglialonga,
Comunicato stampa
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In Nome di Francesco: l’amore per il Creato e per le creature
Chiostro del Convento di San Francesco a Tagliacozzo (Aq)
Dal 9 giugno al 7 luglio 2024
Anna Di Corcia
Inaugurata negli spazi adiacenti al Chiostro del Convento Francescano di Tagliacozzo, lo scorso 9 giugno, una collettiva sulla figura di San Francesco, cui hanno dedicato i propri talenti, oltre 50 artisti abruzzesi noti al curatore Leonardo Paglialonga, figlio di Bruno Paglialonga, artista abruzzese di fama nazionale, che è vicino al mondo francescano sia per spirito che per interessi culturali, dal titolo In nome di Francesco: l’amore per il Creato e per le creature. La mostra è stata organizzata insieme ai frati che attualmente vivono nel Convento di San Francesco a Tagliacozzo, Padre Carmine Maria Terenzio e Padre Attilio Terenzio, che hanno contribuito a selezionare con discernimento quelle opere che dessero ragione dell’autenticità della vita del Santo Assisiate e delle sue scelte. L’esposizione si colloca in vista del prossimo Anno Giubilare 2025 e dell’800° anniversario dalla morte del Poverello di Assisi che cadrà nel 2026 ed è patrocinata dal Comune di Tagliacozzo e sostenuta dalle associazioni culturali: “Nemesis”, “Arte in Bottega” di Roma, “Urbino Arte”, “Bellatarte” di Bellante, dalla sezione di Avezzano dell’Associazione Italiana Presepi e dall’Istituto Argoli e dall’Ascom. Tra le opere un omaggio a Antonio D’Acchille artista abruzzese vivente, già docente presso l'Accademia di Belle Arti de L’Aquila, autore delle opere nel Presbiterio del Santuario della Madonna dell’Oriente in Tagliacozzo, con un occhio alle avanguardie futuriste e al geometrismo di primo novecento, cui è dedicata un’intera sala nel Chiostro, che ne ospita i bozzetti, da cui è riconoscibile uno stile vicino al manierismo michelangiolesco del Giudizio Universale. Alcuni autori come Luca Farina hanno messo in evidenza i segni del francescanesimo e la semplicità, ricorrendo all’essenzialità delle forme di legno per sagomare le scarpe, ciò su cui è possibile plasmare la base del cammino dell’uomo; un paio di sandali per camminare e arrivare alla meta. Camminando per le tre sale dedicate all’esposizione si notano molte opere a tema sacro come, una natività dell’artista Abruzzese Guido Giancaterino, scoppio di luce a irradiare il mondo fatto di figure evanescenti attorno al Bambino e alla Vergine madre appena definita dal bianco di biacca.Le opere strettamente legate alla figura di Francesco ne ritraggono il volto (Nicola Costanzo, Mirella Di Raffaele, Lucio Monaco, Fabienne Di Girolamo, Nestore Presutti) o miracoli e momenti salienti della sua vita (Franco Di Nicola, Rosalba Barillà, Mauro Picone, Gianfranco Zazzeroni, Mariateresa Di Nardo). Altre indagano il tema della vocazione di Francesco (Mauro Giangrande, Vincenzo Corsi). Scene processionali (Mimmo Sarchiapone) si alternano a immagini evocative bidimensionali e tridimensionali (Miriam Melle, Ravel-L’arte del riciclo, Mauro Tersigni, Giancarlo Massaro, Mauro Tata, Marialuisa Torlontano) segni di una ricerca spirituale ancora in fieri. La natura è soggetto sempre presente a indicare la lode di Francesco per il Creato altro tema sotteso alla ricerca visiva di questa collettiva (Patrizia Navarra, Marcela Nanni, Moiradea, Michela Panunzi, Serenella Polidoro, Chiara Tardino, Attilio Salsiccia, Sabrina Crisante, Sonia Babini, Lucia Antenucci, Caterina Caldora, Roberto Di Giampaolo, Antonella Di Giandomenico, Rosalia Ferreri, Luana Marchese, Agata Angela Lupi, Lucilla luciani, Nadia Leonetti, Patrizia Papini) mentre alcune scene della tradizione iconografica cristiana sono rilette da uno sguardo contemporaneo (Marco Gentile, Gaetano Pallozzi, Elisabetta Veronesi, Roberto Basilide, Anna De Fulvis, Vincenzo Corsi, Vincenzo di Giosafatte, Sergio Di Mattia, Graziella Gagliardi, Ishyama Sayoko, Gennaro La Gatta, Carmine Di Pietro). Fuori catalogo l’opera realizzata dalla pittrice pugliese Mezzanotte su un progetto creato con Intelligenza artificiale da Padre Carmine Maria Terenzio identifica Francesco come Van Gogh nella sua notte stellata. Il 7 luglio si terrà il finissage alle ore 18 con danze popolari a cura di M. Cristina Esposito dell’Ass.Licita Scientia,una mostra itinerante sul Cantico delle Creature di Lucilla Luciani e intermezzo canoro e musicale di Don Angelo Di Bucchianico.
Chiostro del Convento di San Francesco a Tagliacozzo (Aq)
Dal 9 giugno al 7 luglio 2024
Anna Di Corcia
Inaugurata negli spazi adiacenti al Chiostro del Convento Francescano di Tagliacozzo, lo scorso 9 giugno, una collettiva sulla figura di San Francesco, cui hanno dedicato i propri talenti, oltre 50 artisti abruzzesi noti al curatore Leonardo Paglialonga, figlio di Bruno Paglialonga, artista abruzzese di fama nazionale, che è vicino al mondo francescano sia per spirito che per interessi culturali, dal titolo In nome di Francesco: l’amore per il Creato e per le creature. La mostra è stata organizzata insieme ai frati che attualmente vivono nel Convento di San Francesco a Tagliacozzo, Padre Carmine Maria Terenzio e Padre Attilio Terenzio, che hanno contribuito a selezionare con discernimento quelle opere che dessero ragione dell’autenticità della vita del Santo Assisiate e delle sue scelte. L’esposizione si colloca in vista del prossimo Anno Giubilare 2025 e dell’800° anniversario dalla morte del Poverello di Assisi che cadrà nel 2026 ed è patrocinata dal Comune di Tagliacozzo e sostenuta dalle associazioni culturali: “Nemesis”, “Arte in Bottega” di Roma, “Urbino Arte”, “Bellatarte” di Bellante, dalla sezione di Avezzano dell’Associazione Italiana Presepi e dall’Istituto Argoli e dall’Ascom. Tra le opere un omaggio a Antonio D’Acchille artista abruzzese vivente, già docente presso l'Accademia di Belle Arti de L’Aquila, autore delle opere nel Presbiterio del Santuario della Madonna dell’Oriente in Tagliacozzo, con un occhio alle avanguardie futuriste e al geometrismo di primo novecento, cui è dedicata un’intera sala nel Chiostro, che ne ospita i bozzetti, da cui è riconoscibile uno stile vicino al manierismo michelangiolesco del Giudizio Universale. Alcuni autori come Luca Farina hanno messo in evidenza i segni del francescanesimo e la semplicità, ricorrendo all’essenzialità delle forme di legno per sagomare le scarpe, ciò su cui è possibile plasmare la base del cammino dell’uomo; un paio di sandali per camminare e arrivare alla meta. Camminando per le tre sale dedicate all’esposizione si notano molte opere a tema sacro come, una natività dell’artista Abruzzese Guido Giancaterino, scoppio di luce a irradiare il mondo fatto di figure evanescenti attorno al Bambino e alla Vergine madre appena definita dal bianco di biacca.Le opere strettamente legate alla figura di Francesco ne ritraggono il volto (Nicola Costanzo, Mirella Di Raffaele, Lucio Monaco, Fabienne Di Girolamo, Nestore Presutti) o miracoli e momenti salienti della sua vita (Franco Di Nicola, Rosalba Barillà, Mauro Picone, Gianfranco Zazzeroni, Mariateresa Di Nardo). Altre indagano il tema della vocazione di Francesco (Mauro Giangrande, Vincenzo Corsi). Scene processionali (Mimmo Sarchiapone) si alternano a immagini evocative bidimensionali e tridimensionali (Miriam Melle, Ravel-L’arte del riciclo, Mauro Tersigni, Giancarlo Massaro, Mauro Tata, Marialuisa Torlontano) segni di una ricerca spirituale ancora in fieri. La natura è soggetto sempre presente a indicare la lode di Francesco per il Creato altro tema sotteso alla ricerca visiva di questa collettiva (Patrizia Navarra, Marcela Nanni, Moiradea, Michela Panunzi, Serenella Polidoro, Chiara Tardino, Attilio Salsiccia, Sabrina Crisante, Sonia Babini, Lucia Antenucci, Caterina Caldora, Roberto Di Giampaolo, Antonella Di Giandomenico, Rosalia Ferreri, Luana Marchese, Agata Angela Lupi, Lucilla luciani, Nadia Leonetti, Patrizia Papini) mentre alcune scene della tradizione iconografica cristiana sono rilette da uno sguardo contemporaneo (Marco Gentile, Gaetano Pallozzi, Elisabetta Veronesi, Roberto Basilide, Anna De Fulvis, Vincenzo Corsi, Vincenzo di Giosafatte, Sergio Di Mattia, Graziella Gagliardi, Ishyama Sayoko, Gennaro La Gatta, Carmine Di Pietro). Fuori catalogo l’opera realizzata dalla pittrice pugliese Mezzanotte su un progetto creato con Intelligenza artificiale da Padre Carmine Maria Terenzio identifica Francesco come Van Gogh nella sua notte stellata. Il 7 luglio si terrà il finissage alle ore 18 con danze popolari a cura di M. Cristina Esposito dell’Ass.Licita Scientia,una mostra itinerante sul Cantico delle Creature di Lucilla Luciani e intermezzo canoro e musicale di Don Angelo Di Bucchianico.
09
giugno 2024
In Nome di Francesco: l’amore per il Creato e per le creature
Dal 09 giugno al 07 luglio 2024
arte contemporanea
Location
Chiostro del Convento di San Francesco – Tagliacozzo (Aq)
Tagliacozzo, Via San Francesco, (AQ)
Tagliacozzo, Via San Francesco, (AQ)
Orario di apertura
tutti i giorni
10-12
16-18
Autore
Curatore
Progetto grafico
Sponsor
Patrocini