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La Classic Week di luglio è appena iniziata, e subito si apre con risultati da record – pronosticati, letteralmente “garantiti”, tutt’altro che combattuti in sala. Si ferma alla stima bassa di £ 15 milioni (£ 17,6 milioni con buyer’s premium) Riposo durante la fuga in Egitto, il super dipinto di Tiziano offerto da Christie’s tra gli Old Masters di Londra. Non incrociava lo sguardo del mercato da 145 anni, è appartenuto alle grandi collezioni internazionali, è stato rubato ben due volte (prima dalle truppe di Napoleone, poi ancora negli anni ’90). Ed ecco il lieto fine, seppure non a sorpresa: il dipinto di Christie’s ha appena polverizzato l’ultimo traguardo del maestro veneziano, una Sacra Conversazione passata nel lontano 2011 da Sotheby’s New York per $ 15 milioni ($ 16,9 milioni, considerato il buyer’s premium). È record d’asta mondiale.
«Questa è l’opera più importante di Tiziano arrivata sul mercato delle aste in più di una generazione e uno dei pochissimi capolavori dell’artista rimasti in mani private», rivelava prima dell’incanto Andrew Fletcher, Christie’s Global Head of the Old Masters Department. «Si tratta di un quadro che incarna la rivoluzione pittorica operata da Tiziano all’inizio del XVI secolo e costituisce un esempio davvero eccezionale dell’approccio pioneristico sia nell’uso del colore che nella rappresentazione della forma umana nel mondo naturale, un vocabolario artistico che gli assicurò lo status di primo pittore veneziano a raggiungere la fama in tutta Europa durante la sua vita e la sua posizione di uno dei più grandi pittori nella storia dell’arte occidentale».
Vi avevamo già raccontato in questo articolo i dettagli della sua storia intricata. Dalla primissima attestazione del capolavoro nella collezione del mercante di spezie veneziano Bartolomeo della Nave (1571/79-1632), dove era custodito insieme a ben quindici opere di Tiziano; fino alla lunga permanenza nella collezione imperiale, passando per discendenza attraverso grandi nomi come Maria Teresa e Giuseppe II. Non solo. Riposo durante la fuga in Egitto fu saccheggiato dalle truppe francesi nel 1809 per essere destinato al Musée Napoléon – ecco il primo furto, se ne accennava in apertura.La seconda sparizione si registra invece alla fine del Novecento, nel 1995, allora la tela fu ritrovata soltanto sette anni più tardi, in una borsa, senza cornice, e soltanto dopo l’annuncio di una ricompensa di 100.000 sterline. Ora l’ultimo capitolo della sua storia attraverso i secoli, sotto il martello – milionario – di Christie’s.
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