08 luglio 2024

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dall’8 al 14 luglio

di

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dall'8 al 14 luglio, in scena nei teatri di tutta Italia

Gauthier Dance, ELEMENTS, Water, Ph. Jeanette Bak

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dall’8 al 14 luglio.

Danza e teatro

Al via il 40° Festival Bolzano Danza

Un’edizione denominata semplicemente “40”, per festeggiare i 40 anni dalla prima edizione del Festival Bolzano Danza, che si apre il 12 luglio, e fino al 17, chiamando a raccolta artisti “amici” del Festival per un’esplorazione delle ultime tendenze della scena italiana ed europea racchiuse in un cartellone ricco di debutti assoluti, prime nazionali e coproduzioni. Un programma diffuso pensato da Emanuele Masi, che termina il suo pluriennale mandato da direttore artistico di Bolzano Danza.

Inaugura il Festival l’attesissima nuova produzione della Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, Principal Guest Company, con Elements, lavoro basato sui quattro elementi della natura affidati ciascuno a un coreografo di fama: il Fuoco a Sharon Eyal, l’Acqua ad Andonis Foniadakis, l’Aria a Louise Lecavalier e la Terra a Mauro Bigonzetti. In prima nazionale anche il CCN – Ballet de Lorraine con Sierras firmato da Michele Di Stefano, una declinazione dei suoi studi “metereologici” sul movimento spaziale per 23 straordinari danzatori della compagnia di Nancy presentato in dittico con l’esplosivo Static Shot di Maud Le Pladec.

A seguire un cartellone che annovera figure artistiche di prim’ordine del panorama mondiale divenute centrali negli ultimi anni della direzione Emanuele Masi come Rachid Ouramdane, Alessandro Sciarroni, Olivier Dubois, Mattia Russo e Antonio de Rosa (Kor’sia), Maguy Marin, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, che ritornano con i loro ultimi progetti, ma anche con la riproposta di pietre miliari, accompagnate dai musicisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento per l’esecuzione delle musiche.

Il programma completo su bolzanodanza.it.

Ballet the Lorraine, Sierras

Fedra al Pompeii Theatrum Mundi

Dopo il debutto al teatro greco di Siracusa arriva a Pompei, dall’11 al 13 luglio, nell’ambito del Pompeii Theatrum Mundi, Fedra di Euripide con la regia di Paul Curran, regista scozzese celebre anche per le sue innovative interpretazioni di opere classiche, e con interpreti principali Alessandra Salamida (Fedra) e Riccardo Livermore (Ippolito).

L’antica narrazione di Fedra riecheggia con sorprendente attualità nel contesto odierno. Questa storia senza tempo fa luce sulle ansie contemporanee legate alla salute mentale e sui pericoli di ossessioni malsane e incontrollabili, per non parlare delle conseguenze delle reazioni emotivamente cieche. Il racconto serve come un toccante promemoria per esaminare se gli “dei” figurativi che influenzano le nostre vite sono paralleli ai nostri attuali stati mentali o se le nostre menti esercitano il potere di potenti divinità, guidandoci verso comportamenti impulsivi e pericolosi.

Esplorando questa connessione tra mitologia antica e psicologia moderna, la storia di Fedra diventa uno specchio che riflette l’intricata relazione tra il nostro io interiore e le forze esterne che modellano le nostre azioni. Questa narrazione spinge all’introspezione, sfidandoci a decifrare la natura divina o distruttiva dei nostri pensieri e delle nostre emozioni nel complesso arazzo dell’esperienza umana.

Fedra al Teatro greco di Siracusa, ph. Ballarino

Kilowatt Festival a San Sepolcro

“Contengo moltitudini” è il titolo scelto dai direttori artistici Luca Ricci e Lucia Franchi, per la XXII edizione del festival Kilowatt di San Sepolcro (Ar), dal 12 al 20 luglio. Padrini di questa edizione, con due giornate a loro dedicate il 12 e 13, sono l’attore, scrittore e drammaturgo Sandro Lombardi e il regista Federico Tiezzi, due artisti tra i principali rappresentanti del teatro d’immagine, della post-avanguardia e del teatro di poesia e d’autore. 104 appuntamenti, 54 spettacoli e 66 repliche, tra teatro, danza, performance site-specific e digitali, di cui 17, tra anteprime, prime assolute e prime nazionali, 9 concerti, 10 dj-sets, 309 le artiste e gli artisti ospiti, 14 incontri pubblici, 4 laboratori di teatro, danza e performance, e la Summer School gratuita sulle Digital Performing Arts.

Tra i nomi e i titoli in programma: Miserella del Teatro dell’Argine che esplora la decadenza del corpo; De/frammentazione di Dramma Assoluto, una storia di infertilità scritta da Fabio Pisano e diretta da Michele Segreto; We did it! ideato e interpretato da Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi che esplora soluzioni possibili per un mondo migliore; F.U.S. Fottuti Utopisti e Sognatori – Ovvero Cechov senza più betulle di Teatro dei Borgia, una riflessione sul mondo del lavoro, partendo dai professionisti dello spettacolo; Photographs, della regista greca Lyto Triantafyllidou, spettacolo interattivo durante il quale un immigrato mette all’asta pezzi della propria vita per sopravvivere.

Per la danza da segnalare A Duet, del coreografo lituano Dovydas Strimaitis, che si basa sul movimento del Petit Allegro del balletto classico; Shaking Shame di Melyn Chow, artista originaria di Singapore, una potente danza di gruppo che esplora i confini della sensualità; Dioscures, della spagnola Marta Izquierdo Muñoz, che riflette sull’identità di genere attraverso il voguing e il mito classico; Jedeya del tunisino Sofian Jouini che rievoca le proprie radici mediterranea attraverso un rituale di danza e panificazione; Motus Mori – Museum della tedesca Katja Heitmann, un progetto nato per archiviare i gesti e i movimenti umani prima che scompaiano, Welcome del francese Joachim Maudet è uno spettacolo sul ventriloquio che dissocia corpo e voce.

Il programma completo sul sito kilowattfestival.it.

Dioscures Marta Izquierdo Muñoz

Operaestate Festival Veneto

La 44ma edizione di Operaestate Festival Veneto (dal 2 luglio al 15 settembre), presenta oltre 100 spettacoli di danza, teatro, musica, circo contemporaneo a Bassano del Grappa e nei teatri e nei paesaggi, parchi, giardini e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta. Alla danza il festival dedica numerosi appuntamenti nel programma, con eccellenze italiane e internazionali.

Dopo l’apertura con in programma una spettacolare parata lungo le vie del centro di Bassano (10/7), il primo appuntamento con la danza sarà in Villa Bolasco a Castelfranco Veneto (13/7) con Matteo Marchesi che firma la nuova coreografia Un Po’ Sconcerto per la comunità Dance Well di Castelfranco.

Si prosegue a Bassano, il 14 luglio, con un appuntamento dedicato a tre giovani coreografi emergenti dalla Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2023 della Rete Anticorpi XL: Michele Scappa, Martina Gambardella e Pierandrea Rosato. Al confine tra danza e installazione artistica, Gruppo Nanou riscrive le regole dello spazio e invita gli spettatori ad esplorare un inedito CSC S. Bonaventura attraverso una creazione coreografica tra architetture di luce e di oggetti, che omaggia Shining di Stephen King e la celebre trasposizione cinematografica di Kubrick (20 e 21/7).

Seguiranno, tra i tanti, il nuovo lavoro del coreografo Alessandro Sciarroni; di Virgilio Sieni Un Amico, (29/7), che vede insieme per la prima volta il musicista Mario Brunello con il coreografo fiorentino in una serata omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, grande amico di Brunello.

Festival di Resistenza

Il teatro civile del Festival di Resistenza

La 23ma edizione del Festival di Resistenza, osservatorio privilegiato del teatro civile contemporaneo (dal 7 al 25 luglio, a Gattatico – Reggio Emilia -, Parco di Casa Cervi), presenta sette compagnie provenienti da tutta Italia in concorso per il Premio Museo Cervi-Teatro per la Memoria e il Premio Gigi Dall’Aglio, in scena con sette spettacoli individuati sulla base di un Bando quest’anno molto partecipato (ben 248 i progetti pervenuti).

Tra questi Un giorno quasi perfetto della Compagnia di San Lorenzo, testo e regia di Michelangelo Maria Zanghí, da lui scritto insieme a Antonino Anelli, produzione Teatro Metastasio di Prato; i Teatri di Pistoia con L’eccezione e la regola, progetto e regia di Renata Palminiello; la Compagnia GenoveseBeltramo con Un estremo atto d’amore, regia di Viren Beltramo; il Teatro Medico Ipnotico con Loro, vincenti per tutta la vita, con i burattinai Patrizio Dall’Argine e Veronica Ambrosini, tratto dal libro di Marco Severo Vincenti per tutta la vita. Antifascisti parmensi nella guerra di Spagna; Tedacà con Fine pena ora adattamento e regia Simone Schinocca, realizzato in coproduzione con Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi; SHIP-Produzione Teatrale con Petter:prigioniero politico, drammaturgia originale, regia e attuazione di Simone Azzu; la compagnia messinese Carullo-Minasi con Umanità nova Cronaca di una mancata rivoluzione, regia Cristiana Minasi, drammaturgia Fabio Pisano.

Programma su festival.istitutocervi.it.

Roberto Latini Ph © Masiar Pasquali

A Castel Sant’Angelo, Adriano, poeta, tra poeti

All’interno della IV edizione della rassegna Sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo, a Roma, sarà in scena il 10 luglio presso il Cortile Alessandro VI, lo spettacolo Smarrita e Soave – Adriano, poeta, tra poeti, di e con Roberto Latini con le musiche di Gianluca Misiti. Nella splendida cornice di Castel Sant’Angelo, la rassegna a cura di Anna Selvi, promuove il confronto fra l’arte dell’attore, quella del danzatore e del musicista, che riesce a innescare un dialogo con gli spazi del museo e i suoi pubblici nell’ambito del programma di valorizzazione del monumento.

La storia del mausoleo e le sue tante trasformazioni hanno messo in secondo piano una delle più spiccate qualità dell’Imperatore romano: Adriano come protettore delle Arti, della Letteratura, della Poesia. Egli stesso, letterato, scrittore, poeta e appassionato di architettura e arti figurative. Si vuole rendere merito a questo aspetto della storia, proponendo al pubblico un percorso ideale e drammaturgico costruito a partire dalla figura dell’Imperatore e da memorie di altri poeti.

Una serata intitolata Smarrita e Soave in riferimento all’animula (vagula, blandula) di Adriano, che riecheggia potente nel monumento a lui dedicato e diventa il ponte possibile tra le rive del passato e del presente.

Il Teatro delle Ariette e i territori da curare

In seguito alla straordinaria alluvione del 20 maggio, che ha colpito il Comune di Valsamoggia (Bo) e in particolare Via Marzatore, il progetto Territori da cucire cambia nome e diventa Territori da curare. «Dopo nove edizioni di cucitura è questa ora la sfida: quale vita immaginiamo per il territorio che abitiamo, per noi e per il pianeta? – scrive il Teatro delle Ariette – Cura è la parola chiave, il sentimento che ci guida in questo nuovo cammino».

Partendo da queste considerazioni, dal 3 al 31 luglio, il Teatro delle Ariette torna ad abitare il luogo simbolo della comunità, la Piazza, spazio del dialogo, della convivenza civile, pacifica e democratica, con il progetto di teatro di comunità che porta avanti da dieci anni. Un’edizione straordinaria che si concluderà con un’assemblea cittadina intitolata Cosa ci insegna Via Marzatore?, il 31 luglio nella Piazza di Savigno.

Il progetto, quest’anno con lo spettacolo Benvenuti a Mahagonny, libero adattamento del testo di Bertolt Brecht Ascesa e caduta della città di Mahagonny, arriverà nelle municipalità che compongono il comune di Valsamoggia: Piazza di Crespellano (11 luglio), Piazza di Castelletto (17 luglio), Piazza di Bazzano (24 luglio). Città immaginaria che nasce, si sviluppa e sprofonda in una veloce decadenza, Mahagonny non ha eroi positivi, sono tutti sfruttati e sfruttatori, sono tutti perseguibili in una civiltà dove tutto è lecito e l’illecito cresce a dismisura.

Teatro delle Ariette

Festival multidisciplinare Sempre più fuori

Tra formati e linguaggi che alternano teatro, musica, danza, cinema, letteratura, arte, fotografia, la quarta edizione, del festival multidisciplinare Sempre più Fuori, con la direzione artistica di Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, torna ad abitare, con il suo programma articolato e quest’anno di respiro internazionaledue magnifici luoghi di Roma: l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo e il Goethe-Institut (dall’ 8 al 19 luglio). Tradizioni, generazioni e stili diversi convivono armoniosamente nel fitto cartellone.

Ci sono: la pluripremiata compagnia catalana Agrupación Señor Serrano che porta in scena per la prima volta a Roma The Mountain; Silvia Gribaudi con lo spettacolo cult R.OSA; i geniali Babilonia Teatri e La casa di Luca con lo spettacolo Pinocchio, che coinvolge persone con esiti di coma; il drammaturgo e attore Oscar De Summa, che celebra i dieci anni di vita di un suo grande successo, Stasera sono in vena, con una versione live con musiche curate da Corrado NucciniAlberto Boubakar Malanchino, Premio Ubu 2023 come interprete del suo racconto urbano Sid (premio In-Box 2023), scritto e diretto da Girolamo Lucania/Cubo Teatro.

Completano il cartellone la mostra installazione La Stanza delle Tazze di Remo Salvadori, la mostra Favolosità della fotografa Laila Pozzo che ritrae le protagoniste del film di Roberta Torre, il dj set di DJ DĖMĖ (Demetrio Castellucci), la mostra/installazione Terre Sconosciute (Flor), un progetto di Paola Di Mitri / Cranpi, l’incontro L’accessibilità come principio estetico curato da Flavia Dalila D’Amico e Diana Ciufo, due visite guidate all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, raramente aperta al pubblico, e per finire due Cena al buio organizzata dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Roma.

Agrupación Señor Serrano The Mountain

La Mama Spoleto Open 2024

La Mama Spoleto Open 2024, consolida e conferma la proficua collaborazione con il Festival di Spoleto e il comune interesse ad una programmazione multidisciplinare, confezionando un cartellone di eventi che mantiene fede alla contaminazione internazionale di La Mama Umbria International, sempre in profonda sinergia con le realtà nazionali, dando spazi comunicativi a artisti emergenti insieme a produzioni di fama consolidata.

La programmazione, iniziata il 2 luglio, prosegue il 9 e 10 all’Auditorium della Stella con Musical Vignettes: The Voyage, scritto e diretto da Byungkoo Ahn della Singing Actors Repertory Company, gruppo sperimentale di teatro musicale con sede a Seoul, e il Los Angeles Laptop Collective gruppo di compositori/performer/artisti del suono. L’11 luglio la danza dell’artista drag coreano, “More” Zmin, Useless; Portrait, dei coreografi Heejong Im e Chorom Ham, un viaggio attraverso l’intricato tessuto dei legami umani e della scoperta di sé. Namwon Gummu, del performer Hyeonkeom Sung, un affascinante pezzo di danza tradizionale coreana intriso di una ricca storia e significato culturale.

Il 12, al Cantiere Oberdan, A solo in the spotlight, ideazione, creazione e interpretazione di Vittorio Pagani, spettacolo che nasce dal desiderio di fare luce su aspetti della vita del performer che raramente raggiungono la scena, sottolineando anche le fratture interne che causate dall’interpretazione di un ruolo, e gli effetti che le istituzioni della danza possono avere sugli artisti che le abitano.

A solo in the spotlight di Vittorio Pagani

Claudia Coli veste i panni di Margherita Sarfatti

Nello spettacolo Sarfatti, scritto da Angela Demattè e diretto da Andrea Chiodi (dal 9 al 14 luglio nell’ambito della stagione estiva del Teatro Franco Parenti a Milano), l’attrice Claudia Coli veste i panni di una figura femminile affascinante e controversa, quella di Margherita Sarfatti, influente critica d’arte che lanciò gli artisti del gruppo Novecento, da Umberto Boccioni a Mario Sironi ad Achille Funi, e che fu prima amante di Mussolini, poi vittima delle leggi razziali e infine rimossa dai libri di storia.

Come scrive Massimo Mattioli, critico, giornalista e saggista che firma i contributi scientifici dello spettacolo, e il cui libro “Margherita Sarfatti. Più” (Manfredi Edizioni 2019) ha rappresentato uno spunto per la stesura del testo drammaturgico: «Se Margherita Sarfatti non avesse incontrato Mussolini oggi sarebbe celebrata come figura di donna all’avanguardia nei costumi e nell’emancipazione […] e verrebbe studiata come personaggio centrale nello sviluppo delle idee e nell’elaborazione del pensiero culturale e politico di un’importante parte del ‘900».

Sarfatti, Ph. Elisa Vettori
Sarfatti, Ph. Elisa Vettori

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui