Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Thorns
La Galleria Enrico Astuni è lieta di presentare Thorns [Spine], mostra collettiva con opere di iah bahia, Juri Bizzotto, Bastien Gachet, Leanne Picthall e Perla Zúñiga a cura di Cory John Scozzari. La mostra afferisce ad ASTUNIpublicSTUDIO, programma di mostre dedicato alle nuove tendenze dell’arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Thorns
iah bahia Juri Bizzotto Bastien Gachet Leanne Picthall Perla Zúñiga
A cura di Cory John Scozzari 11/07/2024 – 27/09/2024
Inaugurazione: giovedì 11 luglio 2024, ore 19 – 21
“We aim. We miss. We live in the gaps between our intentions and the shit that doesn’t work out. So many emotions caught in my pipe. I pound my chest to putter it out. The machinations. Glittery enunciation. The first time I heard the sound of your voice it filled me with a sense of future perfect. The friendship I will have had. Getting to know you. Sounding without thinking. Walking. Just walking and heart beating. Out of sync, but in time.”
La Galleria Enrico Astuni è lieta di presentare Thorns [Spine], mostra collettiva con opere di iah bahia, Juri Bizzotto, Bastien Gachet, Leanne Picthall e Perla Zúñiga a cura di Cory John Scozzari, visibile dall’ 11 luglio al 27 settembre 2024.
La mostra afferisce ad ASTUNIpublicSTUDIO, programma di mostre dedicato alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, rivolto ad artisti under 40.
Le opere – tra cui sculture, installazioni, dipinti e collage – anziché raggrupparsi per tecnica o in una cornice concettuale diretta, sono state riunite per “sensibilità”. Come scrive il curatore: “in molte delle opere esposte esiste una forma di contraddizione: alcune sono delicate ma anche conflittuali, altre tenere ma allo stesso tempo forti, leggere ma congelate nel movimento, piccole ma allo stesso tempo toccanti”.
Questa molteplicità viene messa in scena attraverso la rappresentazione pittorica: nel caso dei disegni a pastelli di Juri Bizzotto della serie Transfarmer, che mostrano scene di lavoro agricolo, svolto da mani ornate di unghie acriliche e piedi con tacchi a spillo, e nei dipinti di Leanne Picthall, uno dei quali raffigura un'amicizia storicamente accurata per quanto improbabile tra un uomo e un orso.
Nel caso di iah bahia e Perla Zúñiga, lo stato di essere molte cose allo stesso tempo viene espresso materialmente. Nel caso di bahia, l’artista utilizza diversi fogli di carta per creare opere murali stratificate che sono completamente immobili, tenute in posizione con ago e filo, trasformando e trasfigurando così un materiale malleabile in movimento. Allo stesso modo, è esposta una selezione delle opere Untitled (Needle) di Zúñiga, dove i disegni a matita e i trasferimenti fragili e intimi dell'artista sono trafitti violentemente da siringhe mediche che fuoriescono dal muro verso lo spettatore, simili a quelle utilizzate dall'artista durante il suo trattamento chemioterapico per produrre globuli bianchi.
Infine, questa ambivalenza è messa in atto a livello spaziale attraverso le installazioni scultoree di Bastien Gachet, in cui una selezione di oggetti familiari e strani, unitamente ad interventi spaziali, mettono in discussione le funzioni implicite dello spazio della galleria.
Come la relazione delineata nella poesia di apertura di Fred Moten e Wu Tsang, molti di noi sperimentano la molteplicità in molti aspetti divergenti della propria vita, attraverso parentele turbolente, sentimenti complicati e risposte contrastanti allo stato attuale del mondo. Forse siamo più abituati di quanto pensiamo a essere fuori sincrono, ma a tempo.
iah bahia (1993, Sao Gonç alo – RJ. Vive e lavora a Rio de Janeiro) lavora con diversi materiali, cercando la forma attraverso la sperimentazione, il processo e l’astrazione. Sviluppa la sua ricerca pratica attraverso l’osservazione dello spazio abitato e la sua relazione transdisciplinare con vari materiali, tra cui tessuti, rifiuti, carta e altri elementi compositivi e transitori. Le sue opere evidenziano tensioni e conflitti tra materia, forma, texture e piani cromatici, e si basano su proposte immaginative e procedurali. Esse sollecitano la riorganizzazione delle matrici impollinanti in una poetica ecosistemica.
Juri Bizzotto (1998, Bassano del Grappa. Vive e lavora tra Losanna e Bassano del Grappa). Il contesto dell'azienda agricola di famiglia e della zona periferica da cui proviene ha sempre profondamente influenzato e determinato la sua ricerca. Juri Bizzotto si impegna ad articolare ecologia, agroecologia, epistemologia e transfemminismo per pensare criticamente al legame tra corpo, paesaggio e linguaggio. Nella sua attività artistica questo si traduce in una pratica multidisciplinare che combina disegno, oggetti di scena, musica, video, installazione e performance. Sovrapponendo le prospettive (corpo/paesaggio/linguaggio) intende sviluppare una pratica anticapitalista e anticolonialista, distaccandosi da un’epistemologia stabile e immutabile, per includere le molteplicità che partecipano e danno forma a una realtà in costante mutamento, generando ponti tra le varie “cosmovisioni”.
Bastien Gachet (1987, Ginevra. Vive e lavora a Ginevra) è un artista interdisciplinare la cui pratica si espande attraverso installazioni, scultura, modellazione 3D, pittura e video. Si è laureato alla Gerrit Rietveld Academy nel 2015 e al Bard MFA nel 2022. Giocando con l’attenzione che prestiamo all’ambiente circostante, intervenendo sull’infrastruttura dello spazio espositivo stesso, compensando le qualità degli oggetti attraverso il loro processo di fabbricazione, sfruttando le dinamiche e le aspettative della mostra, Bastien distorce l’universo percepibile e crea strani mondi. Interrogandosi sulla dimensione che va dal vero al falso, indaga ciò che rende una situazione credibile ai nostri occhi, interessandosi in particolare agli oggetti ambigui, che si collocano in mezzo agli estremi, come il falso-trovato (falso-vero) e il falso-creato (falso finto).
Il lavoro di Leanne Picthall (1999, Genolier, CH. Vive e lavora a Borex, CH) si occupa soprattutto di ambivalenza emotiva, più precisamente di emozioni contrastanti e/o in contraddizione tra loro. Leanne si interessa di come questi stati, spesso difficili da descrivere, coesistano nello stesso momento, con intensità diverse a seconda dei dipinti. È questo conflitto interno che viene trascritto nella sua pratica, spesso sotto forma di autoritratti. Per l’artista, l’autoritratto è prima di tutto uno strumento. Utilizzare il proprio corpo come punto di partenza le permette di plasmarlo con maggiore controllo e libertà, sia durante l’esecuzione del dipinto che durante il processo fotografico che lo precede. Per Picthall non ci sono questioni di identità: “Non uso il mio corpo per quello che è, ma piuttosto per quello che mi permette di fare”.
Perla Zúñiga (1996, Madrid. Vive e lavora a Madrid) è artista, poetessa e DJ. Dal 2016 convive con la malattia e lavora con le tracce, le derive e le metafore che ne conseguono. Il suo lavoro esplora gli spazi del desiderio attraverso le arti visive, la scrittura, il suono e la creazione di eventi con il suo collettivo Culpa, fondato nel 2016 per celebrare e difendere le esistenze trans e non binarie nella notte.
Cory John Scozzari (1988, Florida. Vive e lavora a Barcellona) è curatore, artista e scrittore.
È il direttore fondatore di Cordova, un progetto curatoriale iniziato nel 2016 a Vienna, attualmente situato a Barcellona. Tra il 2015 e il 2019 ha lavorato come curatore presso il Thyssen-Bornemisza Art Contemporary. Ha conseguito un MFA in curatela presso Goldsmiths, Londra, nel 2015 e un BFA in fotografia e storia dell'arte presso SCAD, Savannah, GA, nel 2010. Ha collaborato a pubblicazioni come Rhizome, Mousse, Spike e Texte Zur Kunst. È curatore o coeditore di tre libri: Tyler Coburn: Richard Roe, Allan Sekula: OKEANOS e Mario García Torres: An Arrival Tale, tutti pubblicati da TBA21 e Sternberg Press. Alcune residenze curatoriali includono HIAP a Helsinki nel 2018 e SOMA a Città del Messico nel 2019. Alcuni dei suoi progetti recenti includono Parastu Gharabaghi: Dare2bB&b, presso Cordova e Esther Gaton: Emil Lime presso CA2M.
iah bahia Juri Bizzotto Bastien Gachet Leanne Picthall Perla Zúñiga
A cura di Cory John Scozzari 11/07/2024 – 27/09/2024
Inaugurazione: giovedì 11 luglio 2024, ore 19 – 21
“We aim. We miss. We live in the gaps between our intentions and the shit that doesn’t work out. So many emotions caught in my pipe. I pound my chest to putter it out. The machinations. Glittery enunciation. The first time I heard the sound of your voice it filled me with a sense of future perfect. The friendship I will have had. Getting to know you. Sounding without thinking. Walking. Just walking and heart beating. Out of sync, but in time.”
La Galleria Enrico Astuni è lieta di presentare Thorns [Spine], mostra collettiva con opere di iah bahia, Juri Bizzotto, Bastien Gachet, Leanne Picthall e Perla Zúñiga a cura di Cory John Scozzari, visibile dall’ 11 luglio al 27 settembre 2024.
La mostra afferisce ad ASTUNIpublicSTUDIO, programma di mostre dedicato alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, rivolto ad artisti under 40.
Le opere – tra cui sculture, installazioni, dipinti e collage – anziché raggrupparsi per tecnica o in una cornice concettuale diretta, sono state riunite per “sensibilità”. Come scrive il curatore: “in molte delle opere esposte esiste una forma di contraddizione: alcune sono delicate ma anche conflittuali, altre tenere ma allo stesso tempo forti, leggere ma congelate nel movimento, piccole ma allo stesso tempo toccanti”.
Questa molteplicità viene messa in scena attraverso la rappresentazione pittorica: nel caso dei disegni a pastelli di Juri Bizzotto della serie Transfarmer, che mostrano scene di lavoro agricolo, svolto da mani ornate di unghie acriliche e piedi con tacchi a spillo, e nei dipinti di Leanne Picthall, uno dei quali raffigura un'amicizia storicamente accurata per quanto improbabile tra un uomo e un orso.
Nel caso di iah bahia e Perla Zúñiga, lo stato di essere molte cose allo stesso tempo viene espresso materialmente. Nel caso di bahia, l’artista utilizza diversi fogli di carta per creare opere murali stratificate che sono completamente immobili, tenute in posizione con ago e filo, trasformando e trasfigurando così un materiale malleabile in movimento. Allo stesso modo, è esposta una selezione delle opere Untitled (Needle) di Zúñiga, dove i disegni a matita e i trasferimenti fragili e intimi dell'artista sono trafitti violentemente da siringhe mediche che fuoriescono dal muro verso lo spettatore, simili a quelle utilizzate dall'artista durante il suo trattamento chemioterapico per produrre globuli bianchi.
Infine, questa ambivalenza è messa in atto a livello spaziale attraverso le installazioni scultoree di Bastien Gachet, in cui una selezione di oggetti familiari e strani, unitamente ad interventi spaziali, mettono in discussione le funzioni implicite dello spazio della galleria.
Come la relazione delineata nella poesia di apertura di Fred Moten e Wu Tsang, molti di noi sperimentano la molteplicità in molti aspetti divergenti della propria vita, attraverso parentele turbolente, sentimenti complicati e risposte contrastanti allo stato attuale del mondo. Forse siamo più abituati di quanto pensiamo a essere fuori sincrono, ma a tempo.
iah bahia (1993, Sao Gonç alo – RJ. Vive e lavora a Rio de Janeiro) lavora con diversi materiali, cercando la forma attraverso la sperimentazione, il processo e l’astrazione. Sviluppa la sua ricerca pratica attraverso l’osservazione dello spazio abitato e la sua relazione transdisciplinare con vari materiali, tra cui tessuti, rifiuti, carta e altri elementi compositivi e transitori. Le sue opere evidenziano tensioni e conflitti tra materia, forma, texture e piani cromatici, e si basano su proposte immaginative e procedurali. Esse sollecitano la riorganizzazione delle matrici impollinanti in una poetica ecosistemica.
Juri Bizzotto (1998, Bassano del Grappa. Vive e lavora tra Losanna e Bassano del Grappa). Il contesto dell'azienda agricola di famiglia e della zona periferica da cui proviene ha sempre profondamente influenzato e determinato la sua ricerca. Juri Bizzotto si impegna ad articolare ecologia, agroecologia, epistemologia e transfemminismo per pensare criticamente al legame tra corpo, paesaggio e linguaggio. Nella sua attività artistica questo si traduce in una pratica multidisciplinare che combina disegno, oggetti di scena, musica, video, installazione e performance. Sovrapponendo le prospettive (corpo/paesaggio/linguaggio) intende sviluppare una pratica anticapitalista e anticolonialista, distaccandosi da un’epistemologia stabile e immutabile, per includere le molteplicità che partecipano e danno forma a una realtà in costante mutamento, generando ponti tra le varie “cosmovisioni”.
Bastien Gachet (1987, Ginevra. Vive e lavora a Ginevra) è un artista interdisciplinare la cui pratica si espande attraverso installazioni, scultura, modellazione 3D, pittura e video. Si è laureato alla Gerrit Rietveld Academy nel 2015 e al Bard MFA nel 2022. Giocando con l’attenzione che prestiamo all’ambiente circostante, intervenendo sull’infrastruttura dello spazio espositivo stesso, compensando le qualità degli oggetti attraverso il loro processo di fabbricazione, sfruttando le dinamiche e le aspettative della mostra, Bastien distorce l’universo percepibile e crea strani mondi. Interrogandosi sulla dimensione che va dal vero al falso, indaga ciò che rende una situazione credibile ai nostri occhi, interessandosi in particolare agli oggetti ambigui, che si collocano in mezzo agli estremi, come il falso-trovato (falso-vero) e il falso-creato (falso finto).
Il lavoro di Leanne Picthall (1999, Genolier, CH. Vive e lavora a Borex, CH) si occupa soprattutto di ambivalenza emotiva, più precisamente di emozioni contrastanti e/o in contraddizione tra loro. Leanne si interessa di come questi stati, spesso difficili da descrivere, coesistano nello stesso momento, con intensità diverse a seconda dei dipinti. È questo conflitto interno che viene trascritto nella sua pratica, spesso sotto forma di autoritratti. Per l’artista, l’autoritratto è prima di tutto uno strumento. Utilizzare il proprio corpo come punto di partenza le permette di plasmarlo con maggiore controllo e libertà, sia durante l’esecuzione del dipinto che durante il processo fotografico che lo precede. Per Picthall non ci sono questioni di identità: “Non uso il mio corpo per quello che è, ma piuttosto per quello che mi permette di fare”.
Perla Zúñiga (1996, Madrid. Vive e lavora a Madrid) è artista, poetessa e DJ. Dal 2016 convive con la malattia e lavora con le tracce, le derive e le metafore che ne conseguono. Il suo lavoro esplora gli spazi del desiderio attraverso le arti visive, la scrittura, il suono e la creazione di eventi con il suo collettivo Culpa, fondato nel 2016 per celebrare e difendere le esistenze trans e non binarie nella notte.
Cory John Scozzari (1988, Florida. Vive e lavora a Barcellona) è curatore, artista e scrittore.
È il direttore fondatore di Cordova, un progetto curatoriale iniziato nel 2016 a Vienna, attualmente situato a Barcellona. Tra il 2015 e il 2019 ha lavorato come curatore presso il Thyssen-Bornemisza Art Contemporary. Ha conseguito un MFA in curatela presso Goldsmiths, Londra, nel 2015 e un BFA in fotografia e storia dell'arte presso SCAD, Savannah, GA, nel 2010. Ha collaborato a pubblicazioni come Rhizome, Mousse, Spike e Texte Zur Kunst. È curatore o coeditore di tre libri: Tyler Coburn: Richard Roe, Allan Sekula: OKEANOS e Mario García Torres: An Arrival Tale, tutti pubblicati da TBA21 e Sternberg Press. Alcune residenze curatoriali includono HIAP a Helsinki nel 2018 e SOMA a Città del Messico nel 2019. Alcuni dei suoi progetti recenti includono Parastu Gharabaghi: Dare2bB&b, presso Cordova e Esther Gaton: Emil Lime presso CA2M.
11
luglio 2024
Thorns
Dall'undici luglio al 27 settembre 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9-13 e 15-19
Vernissage
11 Luglio 2024, dalle ore 19 alle 21
Sito web
Autore
Curatore