17 luglio 2024

Demanio Marittimo 2024, sulla spiaggia di Senigallia si parla di arte e architettura

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Sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia torna per la quattordicesima edizione la notte dedicata all’architettura, alle arti e al design: dalle 6pm alle 6 am, 12 ore no stop, per parlare di Rovine e Ripari

Demanio Marittimo km 278, 2023, ph Alessio Ballerini

Una maratona dedicata alle arti, all’architettura e al design, partendo dalle peculiarità della dimensione adriatica: legato al contesto ma aperta alle contaminazioni contemporanee internazionali, torna venerdì, 19 luglio 2024, per la 14ma edizione, Demanio Marittimo. KM-278, il festival curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra che porta sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia artisti, architetti, designer, curatori e autori, invitati a condividere le loro esperienze nello spazio di una notte, in 12 ore ininterrotte, dalle 6 pm alle 6 am. La manifestazione è promossa dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 con la collaborazione del MAXXI, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni.

Rovine & Ripari

ROVINE&RIPARI è il tema di questa 14ma edizione, focalizzata dunque sulla produzione accelerata di rovine causate da guerre e catastrofi e sulla velocità con la quale, nella percezione occidentale del tempo, il reperto diventa archeologia. Dall’altra, si porrà l’accento sulla necessità di trovare forme diverse di riparo e protezione per comunità e individui sempre più fragili. «Repair come riparo, con una traduzione tendenziosa, ma anche come riparazione, resistenza all’iperconsumo, risarcimento, mitigazione delle diseguaglianze. Parole estese che rimandano alla crisi dell’ecosistema e a immaginare forme diverse di riparo – per le creature e le cose, i patrimoni identitari, le comunità come architravi di coabitazione e cittadinanza», spiegano gli organizzatori. «ROVINE&RIPARI è un prisma che rimanda anche alla ineludibile centralità del Vivente, alla dimensione spirituale per ogni cosa che comprende ma supera la dimensione confessionale per diventare respiro etico e riflessione». Intorno a queste interrogazioni si svilupperanno le riflessioni del sociologo e scrittore Marco Dotti.

Lo spazio pubblico che accoglie il progetto è il risultato, come da consuetudine di Demanio Marittimo, di un concorso tra gli studenti della SAAD – Scuola di Architettura e Design dell’università di Camerino, che chiudono con la notte di Demanio Marittimo le celebrazioni per il trentennale della loro istituzione. Gli autori del progetto OLTRE sono: Fatijon Ademaj, Michele Forti, Qendron Mema, Gloria Seri, Elisa Valori.

Demanio Marittimo 2024: gli interventi

Il Demanio si apre come sempre con l’omaggio al Maestro del Territorio, quest’anno è Guido Guidi, al quale il MAXXI dedicherà, a fine anno, una grande retrospettiva: col maestro di Cesena dialogano i curatori della mostra, Simona Antonacci, curatrice di fotografia del MAXXI, Pippo Ciorra e Antonello Frongia.

Anche quest’anno DMKM278 offre un programma incentrato su tematiche attuali: un primo focus interdisciplinare si concentra sulla scena contemporanea del Kosovo, al centro di una metamorfosi a base culturale, alimentata dall’esperienza di Manifesta 14, nelle riflessioni del curatore e critico Alex Fisher, nelle testimonianze del Sindaco di Pristina Perparim Rama, dei curatori di Hangar e Autostrada Biennale Leutrim Fishekqiu e Vatra Abrashi, un polo che si sta imponendo per innovazione e progettualità, gli artisti Sislej Xhafa, Artan Hajrullahu e Blerta Hashani. I “100 anni di Paolo Volponi” sono ricordati a partire dalla sua Urbino, negli interventi del critico letterario Massimo Raffael, del sociologo Aldo Bonomi e del curatore della mostra che la città gli tributa a Palazzo Ducale, Giovanni Russo.

Tra gli ospiti, anche Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà a Roma e curatore del programma internazionale Pompeii Commitment, che dialogherà con Davide Quadrio, Direttore del MAO Museo d’arte orientale di Torino. La legacy di Guglielmo Marconi, del quale nel 2024 sono stati celebrati i 150 anni dalla nascita, sarà al centro delle riflessioni del filosofo della tecnologia Cosimo Accoto.

Molti autori si susseguiranno sul palco di Marzocca per raccontare il loro lavoro. Tra questi Gustav Düsing racconterà il progetto dello Study Center dell’ateneo di Braunschweig che gli è valso – insieme a Max Hacke – il premio di architettura Mies van der Rohe Award, introdotto da Anna Sala della Fondazione Mies van der Rohe. Pietro Martino Federico Pizzi dello studiopizzi, vincitore a sua volta del Premio Italiano di Architettura MAXXI_Triennale presenta la sua Cantina Ceresé insieme al gruppo Grazzini, Tonazzini, Colombo, autori dell’installazione Quintessenza nella piazza del MAXXI, a sua volta vincitore del premio che il museo di Roma dedica ai giovani architetti. A introdurre il premio e i suoi vincitori ci sarà Lorenza Baroncelli, direttrice del MAXXI Architettura. Lo studio newyorchese Lot-Ek (Ada Tolla e Giuseppe Lignano), oltre a presentare il proprio lavoro, offrirà al pubblico l’anteprima di un film dedicato alla loro attività.

Per il programma completo, si può cliccare qui.

Le installazioni di Demanio Marittimo

Molte le installazioni, opere d’arte, esperimenti di public design. Alix Boillot, borsista di Villa Medici, sarà presente con la sua opera percussionistica Grace, HPO, collettivo ferrarese, con l’installazione-tavolo da ping pong TTT, realizzata per la mostra Sculture nella Città 1971/2024 a Pesaro. Il collettivo toscano Lemonot presenta invece Talamo, realizzato dall’azienda marchigiana Noctis, prodotto da BASE per l’ultima Design Week milanese. Del grande letto leggero, scomposto, sospeso e abitabile, parlano Linda Di Pietro, direttrice di BASE e uno degli autori, Lorenzo Perri.

Le frontiere del design sono esplorate dal film We are the Others (2024, 55 min) di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni dedicato ai 40 anni di attività dei fratelli brasiliani Fernando e Humberto Campana. La proiezione è seguita da un incontro delle autrici con Marva Griffin.

 

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