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Alexandre Farto aka Vhils – Glitch
Le città sono il tema centrale del lavoro dell’artista portoghese Alexandre Farto aka Vhils, che presenta questo corpo di opere per la prima volta in Italia, nella nuova sede veneziana di MAGMA Gallery.
Comunicato stampa
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MAGMA Gallery è lieta di presentare "Glitch", la nuova mostra personale dell'artista portoghese Alexandre Farto aka Vhils, nella sede veneziana in Via Garibaldi 1735.
Nel suo capolavoro "Le città invisibili", lo scrittore Italo Calvino ha espresso la sua passione per Venezia e per le città in generale, che vedeva come “un insieme di molte cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio.” Il libro, pubblicato nel 1972, adotta la prospettiva del viaggiatore Marco Polo, che racconta storie fantastiche di luoghi immaginari, tutti con nomi di donne. Riflettendo sul suo libro di riferimento, Calvino disse in seguito: "Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città.”
Le città sono il tema centrale del lavoro dell'artista portoghese Alexandre Farto aka Vhils, che presenta questo corpo di opere per la prima volta in Italia, nella nuova sede veneziana di MAGMA Gallery. Nella sua straordinaria poesia visiva, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, l’artista svela letteralmente gli strati delle città grattandone ed incidendone le superfici, sia dei cartelloni pubblicitari che quelle murarie. La sua riflessione si concentra sul concetto di identità, sulla vita nelle società urbane contemporanee e sui loro ambienti saturi e resi omogenei sia culturalmente che architettonicamente. Con l'obiettivo di umanizzare quindi il paesaggio urbano, Vhils incide ritratti di persone anonime che plasmano simbolicamente la città e dalla quale ne vengono plasmate. "Forse stiamo avvicinandoci a un momento di crisi della vita urbana", scrisse Calvino. Questo potrebbe essere facilmente anche un'affermazione di Vhils, 40 anni dopo.
In occasione della mostra “Glitch”, infatti, l’artista non inventa nuove città ma immagina ritratti di persone che vi hanno vissuto. Ritratti che prendono vita attraverso la sua personalissima tecnica di incisione, di scavo su pile di cartelloni pubblicitari raccolti per le strade di Venezia. Vhils vuole così imporre, attraverso il metodo creativo, la forza del ricordo e dell’immaginazione sulla stratificazione pubblicitaria, simbolo capitalistico per eccellenza di una pericolosa omogeneità intellettuale. Il recupero della memoria collettiva è cardine della sua espressività e l’ambiente urbano è sia soggetto che materia del lavoro di Vhils. L’artista parte, infatti, dai materiali di scarto delle città, dai manifesti e poster che si trovano logorati dal tempo per le vie. Li sovrappone uno ad uno e, con la tecnica della rimozione, toglie strato dopo strato, dando vita a nuove immagini, un paesaggio nuovo ma di cui troviamo traccia nella realtà. Attraverso l’opera centrale della mostra, “Cityscape Series #07”, Vhils mostra allo spettatore in quale modo, in una dimensione invisibile agli occhi, sia nascosta una bellezza tutta da scoprire.
L'artista portoghese Alexandre Farto (nato a Lisbona nel 1987) ha iniziato a interagire visivamente con l'ambiente urbano sotto il nome di Vhils come writer di graffiti nei primi anni 2000. La sua rivoluzionaria tecnica di scultura – che forma la base del progetto Scratching the Surface e che è stata presentata al pubblico per la prima volta alla mostra di gruppo VSP a Lisbona nel 2007 e al Cans Festival a Londra l'anno successivo –, è stata acclamata come uno degli approcci più avvincenti all'arte creata nello spazio pubblico negli ultimi decenni.
La ricerca artistica di Vhils è stata oggetto di numerose mostre personali e collettive, ad esempio presso istituzioni d'arte di grande reputazione come il MAAT – Museo di Arte, Architettura e Tecnologia (Lisbona), il Contemporary Arts Center (Cincinnati), Le Centquatre-Paris (Parigi), il CAFA Art Museum (Pechino), la Hong Kong Contemporary Art Foundation (Hong Kong), il Palais de Tokyo (Parigi), il Barbican Centre (Londra), e il Museum of Contemporary Art San Diego (San Diego), il MIMA Museum a Bruxelles, tra gli altri.
Nel suo capolavoro "Le città invisibili", lo scrittore Italo Calvino ha espresso la sua passione per Venezia e per le città in generale, che vedeva come “un insieme di molte cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio.” Il libro, pubblicato nel 1972, adotta la prospettiva del viaggiatore Marco Polo, che racconta storie fantastiche di luoghi immaginari, tutti con nomi di donne. Riflettendo sul suo libro di riferimento, Calvino disse in seguito: "Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città.”
Le città sono il tema centrale del lavoro dell'artista portoghese Alexandre Farto aka Vhils, che presenta questo corpo di opere per la prima volta in Italia, nella nuova sede veneziana di MAGMA Gallery. Nella sua straordinaria poesia visiva, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, l’artista svela letteralmente gli strati delle città grattandone ed incidendone le superfici, sia dei cartelloni pubblicitari che quelle murarie. La sua riflessione si concentra sul concetto di identità, sulla vita nelle società urbane contemporanee e sui loro ambienti saturi e resi omogenei sia culturalmente che architettonicamente. Con l'obiettivo di umanizzare quindi il paesaggio urbano, Vhils incide ritratti di persone anonime che plasmano simbolicamente la città e dalla quale ne vengono plasmate. "Forse stiamo avvicinandoci a un momento di crisi della vita urbana", scrisse Calvino. Questo potrebbe essere facilmente anche un'affermazione di Vhils, 40 anni dopo.
In occasione della mostra “Glitch”, infatti, l’artista non inventa nuove città ma immagina ritratti di persone che vi hanno vissuto. Ritratti che prendono vita attraverso la sua personalissima tecnica di incisione, di scavo su pile di cartelloni pubblicitari raccolti per le strade di Venezia. Vhils vuole così imporre, attraverso il metodo creativo, la forza del ricordo e dell’immaginazione sulla stratificazione pubblicitaria, simbolo capitalistico per eccellenza di una pericolosa omogeneità intellettuale. Il recupero della memoria collettiva è cardine della sua espressività e l’ambiente urbano è sia soggetto che materia del lavoro di Vhils. L’artista parte, infatti, dai materiali di scarto delle città, dai manifesti e poster che si trovano logorati dal tempo per le vie. Li sovrappone uno ad uno e, con la tecnica della rimozione, toglie strato dopo strato, dando vita a nuove immagini, un paesaggio nuovo ma di cui troviamo traccia nella realtà. Attraverso l’opera centrale della mostra, “Cityscape Series #07”, Vhils mostra allo spettatore in quale modo, in una dimensione invisibile agli occhi, sia nascosta una bellezza tutta da scoprire.
L'artista portoghese Alexandre Farto (nato a Lisbona nel 1987) ha iniziato a interagire visivamente con l'ambiente urbano sotto il nome di Vhils come writer di graffiti nei primi anni 2000. La sua rivoluzionaria tecnica di scultura – che forma la base del progetto Scratching the Surface e che è stata presentata al pubblico per la prima volta alla mostra di gruppo VSP a Lisbona nel 2007 e al Cans Festival a Londra l'anno successivo –, è stata acclamata come uno degli approcci più avvincenti all'arte creata nello spazio pubblico negli ultimi decenni.
La ricerca artistica di Vhils è stata oggetto di numerose mostre personali e collettive, ad esempio presso istituzioni d'arte di grande reputazione come il MAAT – Museo di Arte, Architettura e Tecnologia (Lisbona), il Contemporary Arts Center (Cincinnati), Le Centquatre-Paris (Parigi), il CAFA Art Museum (Pechino), la Hong Kong Contemporary Art Foundation (Hong Kong), il Palais de Tokyo (Parigi), il Barbican Centre (Londra), e il Museum of Contemporary Art San Diego (San Diego), il MIMA Museum a Bruxelles, tra gli altri.
26
luglio 2024
Alexandre Farto aka Vhils – Glitch
Dal 26 luglio al 28 settembre 2024
arte contemporanea
Location
MAGMA GALLERY VENICE
Venezia, Calle Seconda de la Fava, (VE)
Venezia, Calle Seconda de la Fava, (VE)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica ore 17-20
Vernissage
26 Luglio 2024, 18.30-20
Sito web
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