24 luglio 2024

Un omaggio al Braille: l’opera di Fulvio Morella donata all’Unesco

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Un’arte multisensoriale e inclusiva: l’opera di Fulvio Morella donata all’Unesco è dedicata ai valori umani delle Paralimpiadi e celebra l’importanza del linguaggio Braille

L’opera d’arte Ailes de Mouette di Fulvio Morella, in mostra presso l’INJA – Institut National Des Jeunes Aveugles di Parigi fino al 22 settembre, è stata donata all’UNESCO, con una cerimonia di consegna alla direttrice Generale aggiunta per l’Educazione, Stefania Giannini. L’opera è stata personalmente consegnata a Stefania Giannini dall’artista Fulvio Morella e dal Presidente di Cramum, Sabino Maria Frassà, alla presenza di Liborio Stellino, Rappresentante permanente dell’Italia presso l’UNESCO.

Il valore universale dell’inclusione

L’opera, regalata dall’Associazione italiana Cramum e dall’INJA, è stata scelta per il grande valore simbolico di inclusività e per il suo omaggio al Braille, alla vigilia delle competizioni olimpiche e paralimpiche parigine. «Da sempre lo sport, insieme all’arte, è parte integrante dell’educazione dei giovani, rappresentando un tassello fondamentale per costruire un mondo migliore, ovvero il futuro», ha dichiarato Giannini. «La medaglia Ailes de Mouette di Fulvio Morella e l’intero esperimento artistico e socioculturale portato avanti dall’associazione italiana Cramum con l’INJA di Parigi sono un esempio di tale circolo virtuoso, in linea con l’impegno storico dell’UNESCO a favore della diffusione del Braille in tutto il mondo».

Immagine dalla mostra “Ailes de Mouette” in corso al Palazzo dell’INJA di Parigi fino al 22 settembre

L’UNESCO, la cui sede peraltro ospita opere prestigiose di artisti italiani come Afro, Elia Ajolfi e Arnaldo Pomodoro, ha avuto e continua ad avere un ruolo importante nella diffusione dell’impiego del sistema di scrittura e lettura Braille in tutto il mondo, quale strumento vitale per la comunicazione e l’educazione delle persone non vedenti.

«Nell’offerta culturale ancora più ricca e diversificata che, alla vigilia delle Olimpiadi, Parigi regala al suo pubblico globale, spicca la mostra Ailes de Mouette dedicata alle opere di Fulvio Morella dal carattere universalmente inclusivo», ha sottolineato Liborio Stellino. «Questa mostra “parla” italiano, a riprova del nesso inscindibile che lungo la nostra storia abbiamo saputo generare fra sport e inclusione. Anche per tale ragione, la mostra si fregia del patrocinio del Ministero per le disabilità ed è frutto dell’azione congiunta tra l’associazione italiana Cramum e l’INJA di Parigi».

Ailes de Mouette, il braille stellato

La Medaglia Ailes de Mouette è stata realizzata da Fulvio Morella, selezionato da Cramum e INJA per celebrare i 200 anni del Braille in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024. Per questo motivo l’artista ha ripreso la tradizione della Medaglia, che da sempre accompagna i giochi olimpici.

«Siamo onorati che la ricerca di Fulvio Morella ottenga questo importantissimo riconoscimento che premia il suo profondo e innovativo impegno nell’esplorare la dimensione inclusiva e multisensoriale dell’arte», ha concluso Sabino Maria Frassà, Presidente Cramum. «Il motto “Con le mani non solo fai, ma conosci il Mondo” riflette la convinzione dell’artista che l’arte e il bello siano uno strumento per superare ciò che l’essere umano definisce come limite, ma che in realtà è soltanto frutto di una parziale comprensione della realtà in cui vive. Partendo dalla tornitura del legno, Morella ha così dato vita a opere in diversi materiali il cui comune denominatore è la necessità di impiegare più sensi per comprenderne il senso più profondo: la vista è così accompagnata dal gusto e dal tatto, ma anche dall’udito. Non solo, fondamentale è anche la collaborazione del pubblico, perché siamo tutti portatori di limiti che insieme possono non solo essere superati, ma fonte di ricchezza e diversità. Non a caso altro motto dell’artista è “dal limite all’infinito”».

Sul fronte della medaglia è stata inserita la scritta nell’alfabeto “braille stellato”, ideato dall’artista, “Ailes de mouette” (scritto in francese). La scritta circonda cinque ellissi, che richiamano i cinque continenti rappresentati dai cerchi del logo olimpico. L’ellisse più interna forma la sagoma di un occhio – la sclera – all’interno della quale si trova un cerchio – l’iride – che ha come pupilla una stella. Tale stella è interpretata dall’artista come il punto singolo, ovvero la lettera “A” dell’alfabeto braille, il punto di partenza. Le forme circolari ed ellittiche sono anche lo stilema dell’artista, noto in principio per la sua capacità tecnica di tornire la forma ovale, superando un limite spesso presente in questa tecnica scultorea.

Nell’altra faccia della medaglia sono rappresentate altre forme circolari, al cui centro c’è la sagoma di un gabbiano, protagonista di diverse opere di Morella. Si tratta di un riferimento esplicito al capolavoro di Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston, simbolo di fraternità, vicinanza intergenerazionale e superamento dei limiti. Sopra il gabbiano, l’artista inserisce un cielo stellato, che cela enigmaticamente – in braille stellato – il suo motto “Dal limite all’infinito” (scritto in italiano).

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