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Prosegue, a un anno di distanza dal lancio, il progetto Dropshop di Phillips. La prima piattaforma nell’ambito delle aste internazionali che collabora direttamente con gli artisti, con l’obiettivo di rendere le loro opere subito disponibili per l’acquisto, interrompendo le dinamiche tradizionali tra il mercato primario e quello secondario (ve ne parlavamo qui). Stavolta l’attenzione è puntata sullo street artist francese Thierry Noir: è lui il protagonista della nuova mostra presso la sede internazionale di Phillips in Park Avenue 432, a New York, con la possibilità di acquistare direttamente le opere esposte. Come al solito, si tratta di un progetto “lampo”, ma d’impatto: dal 25 luglio al 10 agosto, poco più di due settimane per entrare in contatto con l’artista.
Noir è salito alla ribalta mondiale nel 1984. Fu il primo a dipingere murales sul muro di Berlino e le sue opere che sono diventate parte integrante dello spirito culturale della città negli anni ’80. A decenni di distanza da allora, lo street Artist francese ha creato nuove opere d’arte per Dropshop e una mostra di vendita PhillipsX dalla sua acclamata Gold Series.
Il tema principale di Gold è la stretta relazione tra sport e arte, ogni opera della serie è una piena espressione del potenziale umano. «L’arte e lo sport», ha dichiarato l’artista, «hanno entrambi il potere di abbattere le barriere e dissolvere le divisioni politiche. Lo sport parla anche ai giovani ed è molto importante per me raggiungere le generazioni più giovani con la mia arte».
Si tratta di una serie iniziata nel 2020, come studi di personaggi distintivi, ironici e giocosi di Noir che eseguono una determinata disciplina sportiva. L’anno successivo, l’artista ha creato animazioni digitali da questo materiale di partenza e le animazioni sono state installate su enormi schermi in città in giro per il mondo, tra cui Hong Kong, Londra, Los Angeles, New York, Seul, Shanghai e Tokyo. La mostra presso Phillips offre 35 dipinti originali della serie, in più formati, circolari e quadrati, e in una varietà di dimensioni. Ovviamente tutti destinati alla vendita.
«Dropshop è davvero innovativo», rivelava nell’agosto 2023 fa la maison Phillips, in concomitanza con il lancio della piattaforma, «è stato creato in risposta al cambiamento generazionale degli artisti contemporanei che assumono un ruolo più attivo nell’auto-rappresentazione». E ancora: «Questi “takeover” periodici sono stati concepiti per creare uno spazio dedicato agli artisti, in modo che possano confrontarsi direttamente con la comunità collezionistica globale di Phillips, amplificando la propria voce in modo personale e d’impatto». A un anno di distanza, sembra che l’esperimento continui a gonfie vele.