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Marcello Mascherini scultura come poesia
Saranno esposti sculture, incisioni e disegni in dialogo con frammenti letterari di scrittori e critici nazionali e internazionali, che hanno riflettuto sul processo creativo dell’artista triestino.
Comunicato stampa
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Il giovane Mascherini inizia a collaborare come illustratore a riviste femminili dirette dalla poetessa Ada Sestan e dalla giornalista Ave Giorgianni. Quest’ultima dedica un intero romanzo, intitolato Le sue mani, agli esordi del talentuoso scultore. Tra gli anni ‘20 e ‘30 è appoggiato a Trieste dall’intellettuale giornalista Silvio Benco, dal giovane e acuto critico Manlio Malabotta, futuro collezionista e notaio, dal poeta dialettale Guido Sambo, mentre riviste di cultura, quali La Panarie, L’Eroica e Le Tre Venezie riportano le sue dichiarazioni sull’arte e sulla vita. Stringe rapporti intensi con lo scrittore Giani Stuparich, il poeta dialettale Virgilio Giotti, la poetessa Lina Galli e l’artista scrittrice Anita Pittoni. Fondatore e dirigente del prestigioso Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, nel secondo dopoguerra Mascherini allarga i contatti con personalità della cultura nazionale e internazionale, quali ad esempio l’architetto, critico e giornalista Agnoldomenico Pica, i critici intellettuali Gillo Dorfles, Raffaele Carrieri, Fortunato Bellonzi, Garibaldo Marussi, Guido Ballo, Bernhard Degenhart. Sviluppa il teatro a Trieste anche come scenografo, costumista e regista, venendo invitato per scene e costumi al Teatro dell’Opera di Roma nel 1969/1970. Il futuro giornalista e scrittore Enzo Bettiza, in esilio dalla costa dalmata, gli fa da segretario prima di trasferirsi a Milano nel 1953. Sodalizza con gli scrittori Pier Antonio Quarantotti Gambini, Elio Predonzani, Sergio Miniussi, Fulvio Tomizza, Manlio Cecovini, illustrando libri di poesia e prosa di molteplici autori letterati. Quando negli anni ‘60 trasferisce l’abitazione e l’atelier da Trieste sul Carso di Sistiana, incontra più volte Giuseppe Ungaretti e intrattiene rapporti intensi con i poeti Biagio Marin e Alfonso Gatto, il critico editore Vanni Scheiwiller e il bibliotecario intellettuale Stelio Crise.
La mostra, che gode del patrocinio e del contributo del Comune di Duino-Aurisina, è ideata dall’Archivio Marcello Mascherini in collaborazione con l’associazione Casa C.A.V.E. nell'ambito del progetto Marcello Mascherini. Uno scultore tra poeti e scrittori del Novecento, finanziato nel Bando Novecento della Regione Friuli-Venezia Giulia, in partnership con l’Università degli Studi di Trieste, il Comune di Duino-Aurisina, il Comune di Azzano Decimo, il Museo del Goriziano-Goriški Muzej (Nova Gorica), l’Associazione Triestina Amici dei Musei, in collaborazione con l’Università di Udine e Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste.
La mostra, che gode del patrocinio e del contributo del Comune di Duino-Aurisina, è ideata dall’Archivio Marcello Mascherini in collaborazione con l’associazione Casa C.A.V.E. nell'ambito del progetto Marcello Mascherini. Uno scultore tra poeti e scrittori del Novecento, finanziato nel Bando Novecento della Regione Friuli-Venezia Giulia, in partnership con l’Università degli Studi di Trieste, il Comune di Duino-Aurisina, il Comune di Azzano Decimo, il Museo del Goriziano-Goriški Muzej (Nova Gorica), l’Associazione Triestina Amici dei Musei, in collaborazione con l’Università di Udine e Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste.
10
agosto 2024
Marcello Mascherini scultura come poesia
Dal 10 agosto al 15 settembre 2024
personale
Location
Portopiccolo Art Gallery
Sistiana, Strada di Portopiccolo, (TS)
Sistiana, Strada di Portopiccolo, (TS)
Orario di apertura
da venerdì a sabato ore 17-20, domenica 10-13 e 17-20
Vernissage
10 Agosto 2024, 18:30
Sito web
Autore
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Produzione organizzazione
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