Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
il Museo Diocesano di Milano dedica una mostra a Giovanni Chiaramonte, autore considerato tra i più grandi maestri della fotografia italiana, che con la sua opera ha contribuito come pochi altri alla ridefinizione poetico-concettuale dell’immagine del paesaggio contemporaneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
menu
GIOVANNI CHIARAMONTE
Realismo infinito
Futuro
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Milano
16.11.2024
9.2.2025
Press Kit
Comunicato stampa
Immagini stampa
GIOVANNI CHIARAMONTE. Realismo infinito
a cura di Corrado Benigni
Milano
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Dal 16 novembre 2024 al 9 febbraio 2025
CONTATTI
T +39 02 89420019
www.chiostrisanteustorgio.it
Ufficio stampa
Anna Defrancesco comunicazione
M +39 349 6107625
press@annadefrancesco.com
Dal 16 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, il Museo Diocesano di Milano dedica una mostra a Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023), autore considerato tra i più grandi maestri della fotografia italiana, che con la sua opera ha contribuito come pochi altri alla ridefinizione poetico-concettuale dell’immagine del paesaggio contemporaneo. La rassegna, curata da Corrado Benigni con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Milano e Fondazione Fiera Milano, celebra l’artista a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 18 ottobre 2023.
Il percorso espositivo si compone di 40 immagini, suddivise in tre sezioni-capitoli (Italia, Europe, Americas) che ripercorrono oltre due decenni, dal 1980 ai primi anni del 2000, di ricerca intorno ai diversi modi di percepire il paesaggio e la veduta urbana, da sempre al centro della fotografia e della riflessione teorica di Chiaramonte.
Un’esplorazione che si sviluppa lungo i punti chiave della storia e dell’identità occidentale, a partire dall’Italia, il cui paesaggio, che porta i segni di una lunga stratificazione di culture e costumi, diviene la matrice per leggere e comprendere l’intero Occidente, il suo carattere e il suo destino. In un pellegrinaggio che tocca Atene e Roma, passa da Berlino e arriva fino al Bosforo e Gerusalemme, il fotografo ha ritratto le vestigia del Vecchio Continente alla ricerca delle origini della nostra civiltà.
Il viaggio, che si spinge fino agli Stati Uniti e l’America Centrale per rintracciare lo sviluppo del cammino dell’Occidente, legato alla tradizione ma inevitabilmente proiettato verso un futuro differente, diviene al contempo una riflessione teorica sull’atto del fotografare e sulla natura dell’oggetto rappresentato, evocando anche una riflessione sull’atto stesso del vedere.
Per Chiaramonte non esiste un punto di vista preordinato per osservare il paesaggio, pensa invece che sia un luogo suscettibile di differenti interpretazioni, le quali seguono le dinamiche dell’esperienza individuale. Il titolo, Realismo infinito, fa riferimento tanto alla linea dell’orizzonte, elemento centrale della fotografia paesaggistica, quanto alle molteplici possibilità rappresentative che ogni scenario reca in sé.
“La sua arte, da sempre legata a un’esplorazione esistenziale e spirituale, è un ‘testo’ stratificato che narra il lungo e difficile cammino dentro le immagini per costruire un discorso che va oltre la dimensione del racconto del mondo, rivelando piuttosto i fondamenti del vedere umano…”, scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra. “Chiaramonte sa bene che non c’è nessuna armonia nel mondo, nessuna totalità̀, nessuna compiutezza. La sua non è una fotografia consolatoria. L’ultima resistenza – sembra suggerirci – è solo quella dell’immagine che mostrando le cose le fa esistere in una luce nuova, come fa la parola nominandole”.
L’esposizione sarà completata da un omaggio al contributo di Giovanni Chiaramonte alla realizzazione dell’Evangeliario Ambrosiano del 2011, per il quale la Diocesi di Milano ha commissionato al maestro alcuni scatti che vengono presentati in un’apposita sezione.
In programma una serie di iniziative collaterali, quali incontri di approfondimento sui temi della mostra e sulla fotografia, visite guidate e laboratori didattici per scuole, famiglie con bambini e visitatori adulti.
BIOGRAFIA
Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023) comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop Art e dell’Arte Concettuale.
L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H. U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij, e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale.
Ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book 1980-89, Federico Motta Editore 1990-93, S.E.I. 1994-97, Edizioni della Meridiana 1998-2005, Ultreya 2005-2017.
Per la ventennale collaborazione con riviste e istituzioni nazionali e internazionali, l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura nel 2005. Nel 2006 il prof. Italo Zannier gli assegna il Premio Friuli-Venezia Giulia per la Fotografia. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con l’opera Nascosto in prospettiva.
Ha insegnato Storia e Teoria della Fotografia allo IULM di Milano, alla Facoltà di Architettura di Palermo e al Master di “Forma” a Milano.
GIOVANNI CHIARAMONTE
Realismo infinito
Futuro
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Milano
16.11.2024
9.2.2025
Press Kit
Comunicato stampa
Immagini stampa
GIOVANNI CHIARAMONTE. Realismo infinito
a cura di Corrado Benigni
Milano
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Dal 16 novembre 2024 al 9 febbraio 2025
CONTATTI
T +39 02 89420019
www.chiostrisanteustorgio.it
Ufficio stampa
Anna Defrancesco comunicazione
M +39 349 6107625
press@annadefrancesco.com
Dal 16 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, il Museo Diocesano di Milano dedica una mostra a Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023), autore considerato tra i più grandi maestri della fotografia italiana, che con la sua opera ha contribuito come pochi altri alla ridefinizione poetico-concettuale dell’immagine del paesaggio contemporaneo. La rassegna, curata da Corrado Benigni con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Milano e Fondazione Fiera Milano, celebra l’artista a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 18 ottobre 2023.
Il percorso espositivo si compone di 40 immagini, suddivise in tre sezioni-capitoli (Italia, Europe, Americas) che ripercorrono oltre due decenni, dal 1980 ai primi anni del 2000, di ricerca intorno ai diversi modi di percepire il paesaggio e la veduta urbana, da sempre al centro della fotografia e della riflessione teorica di Chiaramonte.
Un’esplorazione che si sviluppa lungo i punti chiave della storia e dell’identità occidentale, a partire dall’Italia, il cui paesaggio, che porta i segni di una lunga stratificazione di culture e costumi, diviene la matrice per leggere e comprendere l’intero Occidente, il suo carattere e il suo destino. In un pellegrinaggio che tocca Atene e Roma, passa da Berlino e arriva fino al Bosforo e Gerusalemme, il fotografo ha ritratto le vestigia del Vecchio Continente alla ricerca delle origini della nostra civiltà.
Il viaggio, che si spinge fino agli Stati Uniti e l’America Centrale per rintracciare lo sviluppo del cammino dell’Occidente, legato alla tradizione ma inevitabilmente proiettato verso un futuro differente, diviene al contempo una riflessione teorica sull’atto del fotografare e sulla natura dell’oggetto rappresentato, evocando anche una riflessione sull’atto stesso del vedere.
Per Chiaramonte non esiste un punto di vista preordinato per osservare il paesaggio, pensa invece che sia un luogo suscettibile di differenti interpretazioni, le quali seguono le dinamiche dell’esperienza individuale. Il titolo, Realismo infinito, fa riferimento tanto alla linea dell’orizzonte, elemento centrale della fotografia paesaggistica, quanto alle molteplici possibilità rappresentative che ogni scenario reca in sé.
“La sua arte, da sempre legata a un’esplorazione esistenziale e spirituale, è un ‘testo’ stratificato che narra il lungo e difficile cammino dentro le immagini per costruire un discorso che va oltre la dimensione del racconto del mondo, rivelando piuttosto i fondamenti del vedere umano…”, scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra. “Chiaramonte sa bene che non c’è nessuna armonia nel mondo, nessuna totalità̀, nessuna compiutezza. La sua non è una fotografia consolatoria. L’ultima resistenza – sembra suggerirci – è solo quella dell’immagine che mostrando le cose le fa esistere in una luce nuova, come fa la parola nominandole”.
L’esposizione sarà completata da un omaggio al contributo di Giovanni Chiaramonte alla realizzazione dell’Evangeliario Ambrosiano del 2011, per il quale la Diocesi di Milano ha commissionato al maestro alcuni scatti che vengono presentati in un’apposita sezione.
In programma una serie di iniziative collaterali, quali incontri di approfondimento sui temi della mostra e sulla fotografia, visite guidate e laboratori didattici per scuole, famiglie con bambini e visitatori adulti.
BIOGRAFIA
Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023) comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop Art e dell’Arte Concettuale.
L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H. U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij, e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale.
Ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book 1980-89, Federico Motta Editore 1990-93, S.E.I. 1994-97, Edizioni della Meridiana 1998-2005, Ultreya 2005-2017.
Per la ventennale collaborazione con riviste e istituzioni nazionali e internazionali, l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura nel 2005. Nel 2006 il prof. Italo Zannier gli assegna il Premio Friuli-Venezia Giulia per la Fotografia. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con l’opera Nascosto in prospettiva.
Ha insegnato Storia e Teoria della Fotografia allo IULM di Milano, alla Facoltà di Architettura di Palermo e al Master di “Forma” a Milano.
16
novembre 2024
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
fotografia
Location
MUSEO DIOCESANO CARLO MARIA MARTINI – CHIOSTRI DI SANT’EUSTORGIO
Milano, Piazza Sant'eustorgio, 3, (Milano)
Milano, Piazza Sant'eustorgio, 3, (Milano)
Biglietti
Intero €9, ridotto €7 (valido solo per ingresso diurno)
Solo intero €12: ingresso alla mostra e prima consumazione a InChiostro Bistrot (valido solo per ingresso serale)
Orario di apertura
Ingresso diurno (martedì - domenica, ore 10.00-18.00)
Ingresso serale: lunedì - domenica, ore 17.30-22.30 (da Corso di Porta Ticinese, 95)
Sito web
Ufficio stampa
Anna Defrancesco comunicazione
Autore
Curatore