06 settembre 2024

Gli immaginari fantastici di Francesco Simeti alle nuove Officine Saffi

di

Francesco Simeti trasforma lo spazio bar della nuova sede di Officine Saffi mettendo in dialogo natura e architettura, con un’opera che unisce la tradizione della ceramica e l'innovazione tecnologica

Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell'installazione, Officine Saffi,
Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell'installazione, Officine Saffi, Milano, 2024

L’installazione permanente realizzata da Francesco Simeti per lo spazio bar della nuova sede di Officine Saffi, a Milano, mette in relazione natura e architettura, immaginari fantastici del mare e della terra, cultura, tradizione e innovazione del saper fare. Questa stanza non ha più pareti è il titolo dell’opera, la cui ideazione ha impegnato Simeti in una complessa ricerca iconografica sulla lunga storia della produzione ceramica. Gli esiti di questa ricerca sono stati rielaborati in un paesaggio che si sovrascrive allo spazio architettonico, “aprendo” le pareti al dialogo con il verde della corte esterna e avvolgendo l’ambiente con una vegetazione composita, germogliata dalle decorazioni di manufatti in ceramica appartenenti a collezioni pubbliche e private.

Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell'installazione, Officine Saffi, Milano, 2024
Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell’installazione, Officine Saffi, Milano, 2024

Per realizzare l’opera, l’artista nato a Palermo nel 1968 ha collaborato con Iris Ceramica Group e ha impiegato lastre in ceramica personalizzate attraverso la tecnologia di stampa Design Your Slabs, che ha permesso di riprodurre ogni dettaglio decorativo, inclusi i preziosi difetti come gli smalti craquelé e i dettagli mancanti, salvaguardando l’unicità dei pezzi. Al centro del bar, il bancone è rivestito interamente con ceramica in pasta rossa di Bottega d’Arte.

Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell’installazione, Officine Saffi, Milano, 2024

La scelta di intervenire in un ambiente della Fondazione destinato a essere luogo di incontro, studio e dialogo, si lega alla natura aperta dell’opera di Simeti, concepita per essere integrata con elementi tridimensionali realizzati nell’ambito di workshop di ceramica e attività educative, a cura dello stesso artista insieme al gruppo di lavoro di Officine Saffi. Istituita nel 2011 da un’idea di Laura Borghi, attuale presidente, la Fondazione no-profit si occupa di ceramica contemporanea a livello internazionale, promuovendo ricerche e sperimentazioni attraverso un programma di mostre, attività didattiche e pubblicazioni, tenendo conto della storia e del passato e favorendo lo scambio tra arte, artigianato e design.

Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell'installazione, Officine Saffi, Milano, 2024
Francesco Simeti, Questa stanza non ha più pareti, veduta dell’installazione, Officine Saffi, Milano, 2024

Da maggio 2024, la Fondazione ha inaugurato una nuova sede, situata in una ex vetreria del XIX Secolo in via Niccolini 35a. In questi spazi si promuoveranno progetti espositivi, laboratori di produzione, come Officine Saffi Lab, programmi di residenza e workshop, masterclass e conferenze. Il nuovo bando per la partecipazione ai programmi di residenza sarà pubblicato a ottobre 2024. Il primo progetto presentato nei nuovi spazi è stato la mostra di Officine Saffi Award, il premio biennale internazionale dedicato alla ceramica contemporanea giunto quest’anno alla quinta edizione. Chiusa il 31 luglio, la mostra è stata allestita nello spazio della nuova galleria, con le opere dei 32 artisti finalisti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui