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New York, alla BWAC Gallery la mostra degli artisti rifiutati dal Brooklyn Museum
Arte contemporanea
Se passeggiando a Red Hook, a Brooklyn, New York, vi siete sempre chiesti che cosa c’è all’interno dei vasti magazzini che danno sull’acqua, questo weekend può essere l’occasione buona per visitare una delle più grandi gallerie lì ospitate, quella della Brooklyn Waterfront Artists Coalition che si estende su due piani per oltre 2000 metri quadri.
Il singolare filo rosso della mostra collettiva nasce così. A febbraio il Brooklyn Museum ha annunciato un bando per una mostra per il 200° anniversario dell’istituzione. Gli artisti di Brooklyn sono stati invitati a presentare opere da prendere in considerazione per The Brooklyn Artists Exhibition. Il 2 agosto è stato comunicato agli artisti non scelti che le loro opere non erano state accettate. Migliaia di candidati hanno fatto domanda, ma a causa dello spazio limitato, solo pochi sono stati presi.
La BWAC Gallery ha quindi deciso di ospitare una mostra collettiva del Salon des Refusés 2024 curata da Janet Morgan e Alicia Degener, per esporre alcune di queste opere. Questa mostra quindi unisce e rafforza la comunità di artisti e in un certo senso completa la mostra del Brooklyn Museum. Il 7 agosto BWAC ha annunciato l’apertura del bando per la mostra Salon des Refusés 2024. Gli artisti che hanno ricevuto una lettera di rifiuto per la mostra degli artisti di Brooklyn sono stati invitati a esporre le loro opere.
L’idea prende le mosse dal Salon des Refusés originale, che ebbe luogo nel 1863, quando il Salon di Parigi tenne la sua mostra annuale di arti accademiche. Migliaia di artisti furono respinti perché il loro lavoro non soddisfaceva gli standard accademici dell’epoca. Poiché la giuria del Salon rifiutò due terzi dei dipinti presentati, tra cui opere di Gustave Courbet, Édouard Manet, Camille Pissarro, gli artisti rifiutati e i loro amici protestarono e le proteste raggiunsero l’imperatore Napoleone III che quindi organizzò una mostra complementare all’altra, con gli artisti rifiutati nel Palazzo dell’Industria. Più di mille visitatori al giorno visitarono il Salon des Refusés. Émile Zola riferì che i visitatori facevano a gara per entrare nelle affollate gallerie dove erano appesi i dipinti rifiutati tra cui il Déjeuner sur l’herbe di Manet e la Symphony in White, No. 1: The White Girl di Whistler. L’attenzione della critica legittimò l’emergente avanguardia pittorica. A partire dal 1874, gli impressionisti esposero le loro opere al di fuori dei Salon tradizionali.
Venite dunque sabato: sarete in compagnia di oltre 200 “rifiutati” tra cui la sottoscritta, che espone una foto formato cartolina (trasportata a Red Hook rigorosamente per via d’acqua!) in cui il giornalista Touré sta in piedi ad Atlantic Avenue durante una delle marche di protesta Black Lives Matter 2021, attorniato da una folla di manifestanti.