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L’Atlas – Dichotomy
Conosciuto a livello internazionale, lungo il suo percorso vanta importanti esposizioni presso Fondation Cartier, il Grand Palais, il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou ma anche in Korea e Colombia.
Comunicato stampa
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MAGMA Gallery è lieta di presentare la nuova collaborazione con l'artista francese Jules Dedet Granel, alias L'Atlas, in occasione della mostra personale 'Dichotomy' presso la nostra sede di Bologna. L'artista sarà presente in occasione dell'inaugurazione di sabato 28 settembre - ore 18.30/20.00.
Nato a Tolosa nel 1978, L’Atlas vive e lavora a Parigi ed è considerato uno dei nomi storici della street art; il suo percorso artistico inizia dipingendo nelle strade di Parigi negli anni ‘90. Le tecniche dei graffiti, poster art, stencil e nastro adesivo, uniti ad un forte interesse per le tecniche e la storia della calligrafia lo portano a studiare la calligrafia cinese, araba ed ebraica in diversi paesi del mondo fino a creare un proprio linguaggio, fatto di lettere e forme soprattutto bianche e nere, colori
più inclini a realizzare una vibrazione ottica nel momento in cui si osserva l’opera.
L'incontro con Agnès B., nota designer e collezionista, ha segnato un primo passo in avanti nella carriera dell'artista. Nel 2001, ha esposto con altri 16 artisti, tra cui Futura, Invader, Jon One, Zevs e Psyckoze, in una mostra che ha posizionato la street art come un importante movimento d'arte contemporanea.
Conosciuto quindi a livello internazionale, lungo il suo percorso vanta importanti esposizioni presso Fondation Cartier, il Grand Palais, il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou ma anche in Korea e Colombia. Noto anche per le grandi facciate da lui dipinte e per le sue monumentali performances realizzate in siti storici delle città, come l'immensa bussola commissionata dal Centre Georges Pompidou a Parigi nel 2008, o sulla Place du Capitole nel 2012 a Tolosa.
L'Atlas combina l'antica estetica calligrafica con l'estetica street contemporanea. L’Artista si allontana quindi dagli insegnamenti accademici convenzionali per dedicarsi alla calligrafia araba, con grandi Maestri in Marocco ed Egitto, e abbandonando i corsi di storia dell';arte. Si dedica invece a quella nuova forma espressiva che è all’origine del suo stile artistico originale ed iconico, dove linee precise si fondono con schemi di colori minimali e sfumature filosofiche che riflettono gli ideali asiatici di equilibrio e complementarietà. La sua ricerca è focalizzata sull'idea di creare un linguaggio pittorico universale, un equilibrio tra forma e lettera, tra atto e intento; un gioco dalle infinite varianti.
Il suo interesse per la calligrafia è conseguenza della sua passione per i graffiti, in quanto L’Atlas è affascinato dal gesto puro, quello che non può essere ritoccato, un gesto che può essere inteso come il respiro dell’uomo cristallizzato dall’inchiostro. Dopo un lungo percorso di studio e ricerca l’Artista ha mescolato questo apprendimento classico con la tipografia latina e con strumenti più moderni, usando la grafica contemporanea. Una scrittura candida fatta di labirinti, linee regolari, scansioni ritmiche, con richiami ai sistemi segnici di antiche calligrafie orientali, innestate su un background anni ’90 legato al writing e all’underground metropolitano.
Jules immagina che la sua arte diventi parte inscindibile della città, mentre il suo linguaggio oscilla
dalle superfici piatte all'architettura, dal bidimensionale al tridimensionale, in una ricerca pittorica
che è universale. Jules rimane comunque ossessionato dal bianco e nero, che simboleggiano
purezza, luce e ombra, yin e yang e il tratto del calligrafo.
Nato a Tolosa nel 1978, L’Atlas vive e lavora a Parigi ed è considerato uno dei nomi storici della street art; il suo percorso artistico inizia dipingendo nelle strade di Parigi negli anni ‘90. Le tecniche dei graffiti, poster art, stencil e nastro adesivo, uniti ad un forte interesse per le tecniche e la storia della calligrafia lo portano a studiare la calligrafia cinese, araba ed ebraica in diversi paesi del mondo fino a creare un proprio linguaggio, fatto di lettere e forme soprattutto bianche e nere, colori
più inclini a realizzare una vibrazione ottica nel momento in cui si osserva l’opera.
L'incontro con Agnès B., nota designer e collezionista, ha segnato un primo passo in avanti nella carriera dell'artista. Nel 2001, ha esposto con altri 16 artisti, tra cui Futura, Invader, Jon One, Zevs e Psyckoze, in una mostra che ha posizionato la street art come un importante movimento d'arte contemporanea.
Conosciuto quindi a livello internazionale, lungo il suo percorso vanta importanti esposizioni presso Fondation Cartier, il Grand Palais, il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou ma anche in Korea e Colombia. Noto anche per le grandi facciate da lui dipinte e per le sue monumentali performances realizzate in siti storici delle città, come l'immensa bussola commissionata dal Centre Georges Pompidou a Parigi nel 2008, o sulla Place du Capitole nel 2012 a Tolosa.
L'Atlas combina l'antica estetica calligrafica con l'estetica street contemporanea. L’Artista si allontana quindi dagli insegnamenti accademici convenzionali per dedicarsi alla calligrafia araba, con grandi Maestri in Marocco ed Egitto, e abbandonando i corsi di storia dell';arte. Si dedica invece a quella nuova forma espressiva che è all’origine del suo stile artistico originale ed iconico, dove linee precise si fondono con schemi di colori minimali e sfumature filosofiche che riflettono gli ideali asiatici di equilibrio e complementarietà. La sua ricerca è focalizzata sull'idea di creare un linguaggio pittorico universale, un equilibrio tra forma e lettera, tra atto e intento; un gioco dalle infinite varianti.
Il suo interesse per la calligrafia è conseguenza della sua passione per i graffiti, in quanto L’Atlas è affascinato dal gesto puro, quello che non può essere ritoccato, un gesto che può essere inteso come il respiro dell’uomo cristallizzato dall’inchiostro. Dopo un lungo percorso di studio e ricerca l’Artista ha mescolato questo apprendimento classico con la tipografia latina e con strumenti più moderni, usando la grafica contemporanea. Una scrittura candida fatta di labirinti, linee regolari, scansioni ritmiche, con richiami ai sistemi segnici di antiche calligrafie orientali, innestate su un background anni ’90 legato al writing e all’underground metropolitano.
Jules immagina che la sua arte diventi parte inscindibile della città, mentre il suo linguaggio oscilla
dalle superfici piatte all'architettura, dal bidimensionale al tridimensionale, in una ricerca pittorica
che è universale. Jules rimane comunque ossessionato dal bianco e nero, che simboleggiano
purezza, luce e ombra, yin e yang e il tratto del calligrafo.
28
settembre 2024
L’Atlas – Dichotomy
Dal 28 settembre al 09 novembre 2024
arte contemporanea
Location
MAGMA GALLERY
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 15.30-19
Vernissage
28 Settembre 2024, 18.30-20.30
Autore