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fino al 21.I.2005 Filippo La Vaccara – il corso delle cose Milano, The Flat – Massimo Carasi
milano
Dal pappagallino in bicicletta, alla pupa col testone. Passando per il cane equilibrista. Una galleria surreale di personaggi e stravaganti situazioni. Tra non sense e rivelazione improvvisa. Perché la realtà, si sa, supera pure la fantasia…
Figure e personaggi fantastici, aspetti di una realtà che è frutto di viaggi della fantasia: questo il mondo di Filippo La Vaccara (Catania, 1972) giovane artista già conosciuto, con alle spalle alcune personali e collettive in spazi museali e in gallerie private. In occasione di questa mostra presenta alcuni nuovi lavori ricchi di spunti: dall’interrogazione sul senso e non senso, sul corso delle cose -che è sinuoso- alle domande sull’ esistenza, che spesso ci porta a chiederci quale sia il confine tra realtà e fantasia.
Questa è la dimensione in cui lavora l’artista, una logica stravolta, che rende tutto possibile, perfino che un pappagallino monti in bicicletta: tra sogno e visione, paesaggi, personaggi e situazioni inventati, che improvvisamente diventano probabili. Ed è possibile trovare nella sua arte l’influenze dalla cultura popolare siciliana, della tradizione orale dei cantastorie, capace di stupire per le contaminazioni, per gli intrecci, per la sua storia antichissima in cui affondano le radici della civiltà mediterranea.
Nella produzione del suo lavoro utilizza diverse tecniche. Pittura e disegno sono il veicolo principale, i suoi colori possono essere caldi, luminosi, e poi bruni e terrosi. Con tecniche miste realizza dipinti di piccolo e medio formato su carta intelaiata, medium questo che permette effetti cromatici inaspettati.
Ci s’imbatte così in immagini di paesaggi improbabili e circostanze misteriose, dove un grosso cane da guardia può camminare in equilibrio sui fili elettrici. La forma si fa concreta e tangibile nelle sue sculture, di grandi dimensioni realizzate in rete metallica ricoperta di carta dipinta e levigata a cera. La superficie bidimensionale della tela e della carta, prende corpo ed è quello dei tanti personaggi nati dal suo ingegno: una pupa dal gran testone e il piccolo vestitino rosso, un cane esageratamente lungo. Fantasticherie, tutte storie, per svelare con estrema ironia il corso delle cose.
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via Vaina 2 (20122)
orario di visita: dal martedì al venerdì ore 15.30 – 19.30.
sabato e festivi su appuntamento
ingresso: libero
per informazioni: tel. +39 0258313809, fax +39 0258313809
e–mail carasi-massimo@libero.it
www.carasi.it
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