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umwelten – ambienti / In a large, open space ensemble
Il 13 ottobre inaugura “umwelten – ambienti”, mostra collettiva di 10 artisti/e, interamente all’aperto a Roma, in via della Giustiniana 959. Nella data inaugurale, alle 17.00 avrà luogo il concerto di “In a large, open space ensemble”, composto da 12 musicisti e musiciste.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Consorzio “La Giacinta”, Via della Giustiniana 959, Roma
13 ottobre – 10 novembre 2024
umwelten – ambienti
Francesca Romana Cicia / Marco Fedele Di Catrano / Alberto Emiliano Durante/ Daniela D’Amore / Anica Huck / Giulia Manfredi & Steffen Klaue / Emanuela Moretti / Cristallo / Agnese Spolverini / Stefano Ventilii
a cura di Valeria De Siero
domenica 13 ottobre dalle 15.00 alle 20.00
h 17.00 concerto In a large, open space ensemble
con
Simone Alessandrini, sassofono contralto
Rocco Federico Castellani, contrabbasso
Alessandro Ciccarelli, trombone
Elena D’Alò, flauto
Federico D’Angelo, tuba
Cosimo Fiaschi, sassofono soprano
Ludovico Franco, tromba
Riccardo Gola, contrabbasso
Ludovica Manzo, voce
Gabriele Pagliano, contrabbasso
Yvonne Scarpellini, contrabbasso
Domenico Vellucci, sassofono contralto
“gli ambienti sono tanti quanti gli animali”
J.J. Von Uexküll, 1934
Domenica 13 ottobre apre al pubblico la mostra collettiva umwelten – ambienti, curata da Valeria De Siero presso il Consorzio “La Giacinta”, nell’area del Parco di Veio a Roma.
Il titolo deriva dalla lettura del pensiero del biologo e zoologo estone Jacob J. von Uexküll, noto per aver introdotto il concetto di “umwelt” parola tedesca traducibile con “ambiente”. Nel contesto espositivo la parola viene declinata al plurale per enfatizzare l’idea che ogni artista in mostra, pur condividendo l’ambiente del giardino con gli altri e le altre, opera secondo le inclinazioni della ricerca artistica e del suo innenwelt (mondo interiore), dunque relazionandosi con il luogo in base alla propria sensibilità e percezione.
Durante l’inaugurazione, alle ore 17.00 avrà luogo il concerto di In a large, open space ensemble. Il gruppo, curato da Cosimo Fiaschi, prende il nome dalla composizione omonima del ’94 di James Tenney. La composizione di Tenney rappresenta una sintesi di alcune delle principali sensibilità proprie al mondo contemporaneo: il parametro spazio come agente determinante sul suono, il suono segnato dalla prospettiva di ascolto, i suoni extramusicali come parte integrante della composizione, l’attenzione verso la serie degli armonici naturali.
Francesca Romana Cicia (Roma, 1994) è un’artista visiva che attualmente vive e lavora Roma, dove ha co-fondato l’artist-run space Condotto 48 e conseguito il diploma in Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti. La sua ricerca riflette su quelli che sono i meccanismi di accoglienza e resistenza della memoria. Attraverso la pittura, la scultura e l’installazione indaga la necessità di esplorare quel luogo celato che conserva i frammenti più o meno leggibili del vissuto. Il blu si fa metafora della mente, del silenzio, delle cose nascoste. Tra le mostre: Si è seduto il vento, CityLab971, Roma, 2024; LIMEN, ExGarage, Roma, 2023; Materia Nova. Roma nuove generazioni a confronto, Galleria d’Arte Moderna, Roma, 2021.
Marco Fedele di Catrano (Roma, 1976) è un artista interdisciplinare formatosi tra Roma, Vienna e Zurigo e che attualmente vive e lavora a Lisbona. Il suo lavoro nei campi dell'installazione, della fotografia, della scultura e del video è caratterizzato da una gestione intuitiva di materiali, oggetti e spazi. In molti casi, elabora materiali trovati ed elementari che vengono riconfigurati in una forma sintetica e metaforica, con il fine di legarla a soggetti di rilevanza esistenziale e socio-politica. Tra le mostre: Conexo, Convexo, Côncavo, Escola Das Artes, Lisbona, 2024; Gridlines, Künstquartier Bethanien, Berlino, 2024, There is no place like home, Roma, 2021.
Alberto Emiliano Durante (Roma, 1977) è un artista laureato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con una tesi sul sacrificio rituale e la rappresentazione artistica. Si è formato come scultore in Spagna, Grecia e in Friuli Venezia Giulia. Nelle sue opere vengono evocate simbologie, miti e figure arcaiche, riproposte in una visione contemporanea dove a predominare sono la linearità e la simmetria. L’arcaico ritorna, dunque, attraverso una semplificazione strutturale che conferisce alle creazioni immediatezza espressiva. Tra le mostre: Maschera, Struttura, Roma, 2023; La fonte dell’opera, Roma, 2022; Ossa, ADD Art, Spoleto, 2018
Anica Huck (Erfurt, Germania, 1985) è un'artista visiva e performer che vive e lavora a Roma, dove ha frequentato l’Accademia RUFA. La sua pratica interdisciplinare, radicata in una formazione in geoscienze e geopolitica, affronta temi contemporanei come le politiche climatiche e la digitalizzazione. Esplora il legame tra uomo e spazio, utilizzando metodi scientifici e visivi per creare opere transitorie che invitano a riflettere su come percepiamo e costruiamo il nostro posto nel mondo. Tra le mostre: Contemporary Art Prize, Palazzo Ducale Orsini Colonna, Tagliacozzo, 2023; Cortile della Memoria, Museo Vite di IMI, Roma, 2023, Outermost Region, Curva Pura, Roma, 2023.
Daniela D’Amore (Caserta, 1989) è un’artista visiva che vive e lavora tra Napoli e Lecce. Si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Uniwersytet Artystyczny w Poznaniu, a Poznań in Polonia. Utilizza, tra i media, il video, la performance, il disegno, la scultura, per investigare e analizzare i meccanismi cognitivi e le mappe di riferimento per orientarsi nel mondo, cogliendo l’essere umano nella relazione con l’altro da sé e con l’ambiente. Tra le mostre: dove le dune, Red Lab Gallery, Lecce, 2024; Premio Francesco Fabbri, Pieve di Soligno, 2023; Unearthed/Dissotterrato, Fondazione Bevilacqua La Masa, Giudecca/Venezia, 2023.
Giulia Manfredi (Castelfranco Emilia (MO), 1984) è diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi in new media e tecnologia satellitare. Fino al 2014 ha vissuto a Berlino dove ha frequentato corsi di comunicazione visiva e belle arti presso l’Universität der Künste e collaborato con un collettivo di artisti nell’organizzazione di progetti e mostre. Nel suo lavoro la materia organica, spesso rappresentata dal bonsai, si accorda con materiali quali il marmo intarsiato e tecnologie come la stampa 3D e il laser, relazionando così ordine e forme in movimento. Tra le mostre: dove le dune, Red Lab Gallery, Lecce, 2024; Duale, Contemporary Cluster Palazzo Brancaccio, Roma, 2023; Genetica della forma, Palazzo Collicola, Spoleto, 2022
Emanuela Moretti (Tagliacozzo (AQ), 1990) ha conseguito la laurea in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua pratica artistica si concentra sulla capacità di trasformazione e reinterpretazione dell'ambiente domestico e del paesaggio urbano, indagando il legame tra il corpo umano e il proprio spazio intimo, sia nel suo aspetto reale che in quello iperreale. Le opere si distinguono per l'accostamento di metalli, elementi organici come il sapone e parti corporee estratte dal contesto digitale, dando origine a protesi che intrecciano strutture e membra, creando innesti singolari. Tra le mostre; Premio Fregellae, Palazzo Ferrari, Ceprano, 2024; XXXIV Biennale d’arte contemporanea di Alatri, 2024; Accade!, La Nuova Pesa, Roma, 2023.
Cristallo (Roma, 1981) si è laureato al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. A Roma, città dove attualmente vive, fonda nel 2022 la realtà artistica Struttura. La sua ricerca esplora il contrasto tra linea fluida e geometrica, rappresentando l’opposizione tra artificio e natura. nel lavoro pittorico, predilige l’utilizzo di basi neutre per eliminare distrazioni e favorire una percezione innata, mettendo in luce la specificità anti-emotiva della depersonalizzazione e il dualismo tra spazi positivi e negativi. Ha esposto recentemente nelle mostre: MVM, Struttura, Roma, 2024; Lezioni di Resistenza, Spazio Y, Roma, 2024; L'Impresa e l'Opera, Galleria La Nuvola, Roma, 2023.
Agnese Spolverini (Viterbo, 1994) è un’artista visiva il cui lavoro è composto da una stratificazione di linguaggi e tecniche. La sua ricerca tenta di aprire dialoghi e connessioni empatiche tra il pubblico e l’opera; ogni lavoro è un tentativo di costruire un insieme misterioso, ambiguo, che attrae e cerca di coinvolgere su un piano sensoriale ed emotivo chi osserva. Indaga, tra le varie, tematiche ecologiche, in ricerche territoriali e non, con uno sguardo sempre rivolto alle sfere intima e politica degli animali umani. Tra i suoi progetti: Rural Visions, Bando Lazio Contemporaneo, in corso; Chì ghe pù Nissun!, Fondazione Elpis, Milano, 2023; Badly Buried, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (CN), 2021.
Stefano Ventilii (Sant’Omero (TE), 1997) si diploma in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti L’Aquila. La sua produzione, spazia tra diversi media, dall’installazione alla pittura fino al testo poetico, interrogando discipline quali la storia, la geografia, l’antropologia, la geopolitica, la genealogia. Nel suo lavoro un ruolo de-terminante è dato dallo spazio architettonico e non e dalle mappature geografiche e genealogiche, volte a in-dividuare tracciati confini, limiti, unioni e lasciti nel mondo e tra le persone. Dal 2022 è membro dello spazio Officine Brandimarte ad Ascoli Piceno. Tra le mostre: Il resto è per i pazzi, Officine Brandimarte, Ascoli Pice-no, 2024; Murato fuori non vi feci caso. Sguardi sul confine-Paratissima, Cavallerizza Reale, Torino, 2023; Prova Generale, Museolaboratorio, Città Sant’Angelo, 2022.
MOSTRA
umwelten - ambienti
con Francesca Romana Cicia, Marco Fedele Di Catrano, Alberto Emiliano Durante, Daniela D’Amore, Anica Huck, Giulia Manfredi, Emanuela Moretti, Cristallo, Agnese Spolverini, Stefano Ventilii
a cura di Valeria De Siero
presso Consorzio “La Giacinta”, Via della Giustiniana 959, Roma
dal 13 ottobre al 10 novembre 2024
Aperto su prenotazione contattando valeriadesiero@gmail.com
CONCERTO
In a large, open space ensemble
con Simone Alessandrini, Elena D’Alò, Rocco Federico Castellani, Alessandro Ciccarelli, Federico D’Angelo, Cosimo Fiaschi, Ludovico Franco, Riccardo Gola, Ludovica Manzo, Gabriele Pagliano, Yvonne Scarpellini, Domenico Vellucci
a cura di Cosimo Fiaschi
presso Consorzio “La Giacinta”, Via della Giustiniana 959, Roma
il 13 ottobre 2024 alle 17.00
Ingresso libero
13 ottobre – 10 novembre 2024
umwelten – ambienti
Francesca Romana Cicia / Marco Fedele Di Catrano / Alberto Emiliano Durante/ Daniela D’Amore / Anica Huck / Giulia Manfredi & Steffen Klaue / Emanuela Moretti / Cristallo / Agnese Spolverini / Stefano Ventilii
a cura di Valeria De Siero
domenica 13 ottobre dalle 15.00 alle 20.00
h 17.00 concerto In a large, open space ensemble
con
Simone Alessandrini, sassofono contralto
Rocco Federico Castellani, contrabbasso
Alessandro Ciccarelli, trombone
Elena D’Alò, flauto
Federico D’Angelo, tuba
Cosimo Fiaschi, sassofono soprano
Ludovico Franco, tromba
Riccardo Gola, contrabbasso
Ludovica Manzo, voce
Gabriele Pagliano, contrabbasso
Yvonne Scarpellini, contrabbasso
Domenico Vellucci, sassofono contralto
“gli ambienti sono tanti quanti gli animali”
J.J. Von Uexküll, 1934
Domenica 13 ottobre apre al pubblico la mostra collettiva umwelten – ambienti, curata da Valeria De Siero presso il Consorzio “La Giacinta”, nell’area del Parco di Veio a Roma.
Il titolo deriva dalla lettura del pensiero del biologo e zoologo estone Jacob J. von Uexküll, noto per aver introdotto il concetto di “umwelt” parola tedesca traducibile con “ambiente”. Nel contesto espositivo la parola viene declinata al plurale per enfatizzare l’idea che ogni artista in mostra, pur condividendo l’ambiente del giardino con gli altri e le altre, opera secondo le inclinazioni della ricerca artistica e del suo innenwelt (mondo interiore), dunque relazionandosi con il luogo in base alla propria sensibilità e percezione.
Durante l’inaugurazione, alle ore 17.00 avrà luogo il concerto di In a large, open space ensemble. Il gruppo, curato da Cosimo Fiaschi, prende il nome dalla composizione omonima del ’94 di James Tenney. La composizione di Tenney rappresenta una sintesi di alcune delle principali sensibilità proprie al mondo contemporaneo: il parametro spazio come agente determinante sul suono, il suono segnato dalla prospettiva di ascolto, i suoni extramusicali come parte integrante della composizione, l’attenzione verso la serie degli armonici naturali.
Francesca Romana Cicia (Roma, 1994) è un’artista visiva che attualmente vive e lavora Roma, dove ha co-fondato l’artist-run space Condotto 48 e conseguito il diploma in Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti. La sua ricerca riflette su quelli che sono i meccanismi di accoglienza e resistenza della memoria. Attraverso la pittura, la scultura e l’installazione indaga la necessità di esplorare quel luogo celato che conserva i frammenti più o meno leggibili del vissuto. Il blu si fa metafora della mente, del silenzio, delle cose nascoste. Tra le mostre: Si è seduto il vento, CityLab971, Roma, 2024; LIMEN, ExGarage, Roma, 2023; Materia Nova. Roma nuove generazioni a confronto, Galleria d’Arte Moderna, Roma, 2021.
Marco Fedele di Catrano (Roma, 1976) è un artista interdisciplinare formatosi tra Roma, Vienna e Zurigo e che attualmente vive e lavora a Lisbona. Il suo lavoro nei campi dell'installazione, della fotografia, della scultura e del video è caratterizzato da una gestione intuitiva di materiali, oggetti e spazi. In molti casi, elabora materiali trovati ed elementari che vengono riconfigurati in una forma sintetica e metaforica, con il fine di legarla a soggetti di rilevanza esistenziale e socio-politica. Tra le mostre: Conexo, Convexo, Côncavo, Escola Das Artes, Lisbona, 2024; Gridlines, Künstquartier Bethanien, Berlino, 2024, There is no place like home, Roma, 2021.
Alberto Emiliano Durante (Roma, 1977) è un artista laureato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con una tesi sul sacrificio rituale e la rappresentazione artistica. Si è formato come scultore in Spagna, Grecia e in Friuli Venezia Giulia. Nelle sue opere vengono evocate simbologie, miti e figure arcaiche, riproposte in una visione contemporanea dove a predominare sono la linearità e la simmetria. L’arcaico ritorna, dunque, attraverso una semplificazione strutturale che conferisce alle creazioni immediatezza espressiva. Tra le mostre: Maschera, Struttura, Roma, 2023; La fonte dell’opera, Roma, 2022; Ossa, ADD Art, Spoleto, 2018
Anica Huck (Erfurt, Germania, 1985) è un'artista visiva e performer che vive e lavora a Roma, dove ha frequentato l’Accademia RUFA. La sua pratica interdisciplinare, radicata in una formazione in geoscienze e geopolitica, affronta temi contemporanei come le politiche climatiche e la digitalizzazione. Esplora il legame tra uomo e spazio, utilizzando metodi scientifici e visivi per creare opere transitorie che invitano a riflettere su come percepiamo e costruiamo il nostro posto nel mondo. Tra le mostre: Contemporary Art Prize, Palazzo Ducale Orsini Colonna, Tagliacozzo, 2023; Cortile della Memoria, Museo Vite di IMI, Roma, 2023, Outermost Region, Curva Pura, Roma, 2023.
Daniela D’Amore (Caserta, 1989) è un’artista visiva che vive e lavora tra Napoli e Lecce. Si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Uniwersytet Artystyczny w Poznaniu, a Poznań in Polonia. Utilizza, tra i media, il video, la performance, il disegno, la scultura, per investigare e analizzare i meccanismi cognitivi e le mappe di riferimento per orientarsi nel mondo, cogliendo l’essere umano nella relazione con l’altro da sé e con l’ambiente. Tra le mostre: dove le dune, Red Lab Gallery, Lecce, 2024; Premio Francesco Fabbri, Pieve di Soligno, 2023; Unearthed/Dissotterrato, Fondazione Bevilacqua La Masa, Giudecca/Venezia, 2023.
Giulia Manfredi (Castelfranco Emilia (MO), 1984) è diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi in new media e tecnologia satellitare. Fino al 2014 ha vissuto a Berlino dove ha frequentato corsi di comunicazione visiva e belle arti presso l’Universität der Künste e collaborato con un collettivo di artisti nell’organizzazione di progetti e mostre. Nel suo lavoro la materia organica, spesso rappresentata dal bonsai, si accorda con materiali quali il marmo intarsiato e tecnologie come la stampa 3D e il laser, relazionando così ordine e forme in movimento. Tra le mostre: dove le dune, Red Lab Gallery, Lecce, 2024; Duale, Contemporary Cluster Palazzo Brancaccio, Roma, 2023; Genetica della forma, Palazzo Collicola, Spoleto, 2022
Emanuela Moretti (Tagliacozzo (AQ), 1990) ha conseguito la laurea in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua pratica artistica si concentra sulla capacità di trasformazione e reinterpretazione dell'ambiente domestico e del paesaggio urbano, indagando il legame tra il corpo umano e il proprio spazio intimo, sia nel suo aspetto reale che in quello iperreale. Le opere si distinguono per l'accostamento di metalli, elementi organici come il sapone e parti corporee estratte dal contesto digitale, dando origine a protesi che intrecciano strutture e membra, creando innesti singolari. Tra le mostre; Premio Fregellae, Palazzo Ferrari, Ceprano, 2024; XXXIV Biennale d’arte contemporanea di Alatri, 2024; Accade!, La Nuova Pesa, Roma, 2023.
Cristallo (Roma, 1981) si è laureato al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. A Roma, città dove attualmente vive, fonda nel 2022 la realtà artistica Struttura. La sua ricerca esplora il contrasto tra linea fluida e geometrica, rappresentando l’opposizione tra artificio e natura. nel lavoro pittorico, predilige l’utilizzo di basi neutre per eliminare distrazioni e favorire una percezione innata, mettendo in luce la specificità anti-emotiva della depersonalizzazione e il dualismo tra spazi positivi e negativi. Ha esposto recentemente nelle mostre: MVM, Struttura, Roma, 2024; Lezioni di Resistenza, Spazio Y, Roma, 2024; L'Impresa e l'Opera, Galleria La Nuvola, Roma, 2023.
Agnese Spolverini (Viterbo, 1994) è un’artista visiva il cui lavoro è composto da una stratificazione di linguaggi e tecniche. La sua ricerca tenta di aprire dialoghi e connessioni empatiche tra il pubblico e l’opera; ogni lavoro è un tentativo di costruire un insieme misterioso, ambiguo, che attrae e cerca di coinvolgere su un piano sensoriale ed emotivo chi osserva. Indaga, tra le varie, tematiche ecologiche, in ricerche territoriali e non, con uno sguardo sempre rivolto alle sfere intima e politica degli animali umani. Tra i suoi progetti: Rural Visions, Bando Lazio Contemporaneo, in corso; Chì ghe pù Nissun!, Fondazione Elpis, Milano, 2023; Badly Buried, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (CN), 2021.
Stefano Ventilii (Sant’Omero (TE), 1997) si diploma in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti L’Aquila. La sua produzione, spazia tra diversi media, dall’installazione alla pittura fino al testo poetico, interrogando discipline quali la storia, la geografia, l’antropologia, la geopolitica, la genealogia. Nel suo lavoro un ruolo de-terminante è dato dallo spazio architettonico e non e dalle mappature geografiche e genealogiche, volte a in-dividuare tracciati confini, limiti, unioni e lasciti nel mondo e tra le persone. Dal 2022 è membro dello spazio Officine Brandimarte ad Ascoli Piceno. Tra le mostre: Il resto è per i pazzi, Officine Brandimarte, Ascoli Pice-no, 2024; Murato fuori non vi feci caso. Sguardi sul confine-Paratissima, Cavallerizza Reale, Torino, 2023; Prova Generale, Museolaboratorio, Città Sant’Angelo, 2022.
MOSTRA
umwelten - ambienti
con Francesca Romana Cicia, Marco Fedele Di Catrano, Alberto Emiliano Durante, Daniela D’Amore, Anica Huck, Giulia Manfredi, Emanuela Moretti, Cristallo, Agnese Spolverini, Stefano Ventilii
a cura di Valeria De Siero
presso Consorzio “La Giacinta”, Via della Giustiniana 959, Roma
dal 13 ottobre al 10 novembre 2024
Aperto su prenotazione contattando valeriadesiero@gmail.com
CONCERTO
In a large, open space ensemble
con Simone Alessandrini, Elena D’Alò, Rocco Federico Castellani, Alessandro Ciccarelli, Federico D’Angelo, Cosimo Fiaschi, Ludovico Franco, Riccardo Gola, Ludovica Manzo, Gabriele Pagliano, Yvonne Scarpellini, Domenico Vellucci
a cura di Cosimo Fiaschi
presso Consorzio “La Giacinta”, Via della Giustiniana 959, Roma
il 13 ottobre 2024 alle 17.00
Ingresso libero
13
ottobre 2024
umwelten – ambienti / In a large, open space ensemble
Dal 13 ottobre al 10 novembre 2024
arte contemporanea
musica
musica
Location
Consorzio La Giacinta
Roma, Vicolo della Giustiniana, (RM)
Roma, Vicolo della Giustiniana, (RM)
Orario di apertura
su prenotazione
Vernissage
13 Ottobre 2024, 15.00 - 20.00
Autore
Curatore
Autore testo critico