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Boundaries: human & tiger conflict – Senthil Kumaran
Senthil Kumaran è un fotografo documentarista di Madurai, nel sud dell’India.Per oltre un decennio, Kumaran ha lavorato su vari progetti di conservazione e fauna selvatica, evidenziando in particolare le questioni relative al conflitto uomo-animale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Boundaries: human & tiger conflict
Senthil Kumaran a cura di Luca Vianello e Silvia Mangosio
opening 25 Ottobre 2024
dalle ore 18 alle 21
La storia dell'India è un racconto di straordinaria resilienza, una qualità che si riflette non solo nelle sfide sociali, politiche ed economiche affrontate dal paese, ma anche nella sua lotta continua per la conservazione delle risorse naturali e della fauna selvatica. La tigre, simbolo di potenza e bellezza, rappresenta non solo la ricchezza della biodiversità indiana, ma anche una metafora vivente della trasformazione stessa che ha vissuto il paese. Nel corso dei secoli, l'India ha dimostrato una capacità di adattamento eccezionale. Ha superato invasioni straniere, colonizzazione e conflitti interni, riuscendo a mantenere intatta la sua identità culturale e sociale. Questo adattamento non è stato una semplice reazione alle avversità, ma una risposta attiva e creativa che ha permesso al paese di integrare nuove influenze senza perdere la propria essenza. Allo stesso modo, le tigri, pur affrontando numerose minacce come la riduzione dell'habitat, la diminuzione delle prede e il conflitto crescente con le popolazioni umane, hanno mostrato una notevole perduranza. La loro capacità di adattarsi a nuovi ambienti, cercando nuovi territori quando i loro habitat tradizionali vengono distrutti, è cruciale per la loro sopravvivenza in un mondo in rapido cambiamento. Il movimento per l'indipendenza indiana con lotta contro il dominio coloniale britannico non solo ha liberato l'India, ma ha anche rafforzato la sua identità nazionale attraverso l’uso della non violenza e della disobbedienza civile, dimostrando la capacità degli indiani di perseverare e trionfare di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili. Allo stesso modo, gli sforzi di conservazione delle tigri rappresentano un esempio di resilienza ecologica. La creazione di riserve di tigri e l'implementazione di strategie come il "core-buffer strategy" sono tentativi di preservare non solo la specie, ma anche l'equilibrio dell'ecosistema di cui fanno parte, dimostrando la determinazione dell'India a proteggere la sua fauna selvatica nonostante le pressioni dello sviluppo e dell'urbanizzazione. La resilienza dell'India non è solo una risposta a sfide immediate, ma una strategia a lungo termine che ha permesso al paese di mantenere stabilità e crescita nonostante le difficoltà. Dalla sopravvivenza alle invasioni e alla colonizzazione fino alla costruzione di una nazione moderna, l'India ha dimostrato una capacità unica di resistere e prosperare. Allo stesso modo, la conservazione delle tigri richiede una risoluzione a lungo termine. Le strategie di conservazione devono essere sostenibili e adattabili ai cambiamenti futuri, come il cambiamento climatico e la crescita della popolazione umana. La capacità di prevedere e adattarsi a queste sfide è essenziale per garantire che le tigri continuino a essere una parte vitale dell'ecosistema indiano.
In definitiva, tanto nella sua storia quanto nella sua natura, dell'India, è un esempio potente di come l'adattamento, l'innovazione e la risoluzione dei conflitti possano permettere non solo la sopravvivenza, ma anche la prosperità. La conservazione delle tigri, simbolo di forza e resilienza, riflette questa stessa ideologia, dimostrando che, nonostante le sfide, è possibile trovare un equilibrio tra lo sviluppo umano e la protezione della natura. Questo parallelo tra la storia umana e naturale dell'India sottolinea l'importanza di un approccio integrato e sostenibile alla conservazione, in cui la protezione della fauna selvatica non è vista come un ostacolo, ma come un'opportunità per costruire un futuro più equilibrato e prospero.
Senthil Kumaran è un fotografo documentarista ed esploratore del National Geographic di Madurai, nel sud dell'India.
Per oltre un decennio, Kumaran ha lavorato su vari progetti di conservazione e fauna selvatica, evidenziando in particolare le questioni relative al conflitto uomo-animale. Ha documentato il conflitto uomo-tigre, sottolineando la conservazione della tigre e i problemi di sostentamento delle persone che vivono intorno alle riserve delle tigri. Attualmente sta lavorando sui problemi della coesistenza uomo-elefante e sulle relative misure di mitigazione nel sud dell'India, in particolare sui cambiamenti comportamentali degli elefanti che razziano i raccolti e sulle sfide di sopravvivenza nei paesaggi dominati dall'uomo. Recentemente ha documentato le tribù che domano gli elefanti selvatici nei Ghati occidentali, in India.
Kumaran sta anche lavorando ad un progetto di ricerca che riguarda l'estinzione delle barriere coralline e l'erosione delle piccole isole che circondano la biosfera del Golfo di Mannar.
Nel 2014, Kumaran ha ricevuto una borsa di studio Hope Françoise Demulder per il suo documentario sul commercio illegale di animali nel mercato grigio della Cambogia. Inoltre, ha vinto più di 15 premi internazionali tra cui Pictures of the Year International, Geographical Photographer of the Year, Istanbul Photo Awards ed Emerging Explorer Award della National Geographic Society.
Le fotografie di Kumaran sono state pubblicate su National Geographic, News Week e BBC.
Siamo lieti di invitarvi all’opening della mostra Boundaries: human & tiger conflict del fotografo Senthil Kumaran, venerdì 25 ottobre dalle ore 18 presso Mucho Mas! in Corso Brescia 89, Torino.
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 20 dicembre 2024.
con il supporto di: Fondazione CRT/ Fondazione Arte CRT
Per info:
info@muchomas.gallery
www.muchomas.gallery
Mucho Mas!
Corso Brescia 89,
Torino
Senthil Kumaran a cura di Luca Vianello e Silvia Mangosio
opening 25 Ottobre 2024
dalle ore 18 alle 21
La storia dell'India è un racconto di straordinaria resilienza, una qualità che si riflette non solo nelle sfide sociali, politiche ed economiche affrontate dal paese, ma anche nella sua lotta continua per la conservazione delle risorse naturali e della fauna selvatica. La tigre, simbolo di potenza e bellezza, rappresenta non solo la ricchezza della biodiversità indiana, ma anche una metafora vivente della trasformazione stessa che ha vissuto il paese. Nel corso dei secoli, l'India ha dimostrato una capacità di adattamento eccezionale. Ha superato invasioni straniere, colonizzazione e conflitti interni, riuscendo a mantenere intatta la sua identità culturale e sociale. Questo adattamento non è stato una semplice reazione alle avversità, ma una risposta attiva e creativa che ha permesso al paese di integrare nuove influenze senza perdere la propria essenza. Allo stesso modo, le tigri, pur affrontando numerose minacce come la riduzione dell'habitat, la diminuzione delle prede e il conflitto crescente con le popolazioni umane, hanno mostrato una notevole perduranza. La loro capacità di adattarsi a nuovi ambienti, cercando nuovi territori quando i loro habitat tradizionali vengono distrutti, è cruciale per la loro sopravvivenza in un mondo in rapido cambiamento. Il movimento per l'indipendenza indiana con lotta contro il dominio coloniale britannico non solo ha liberato l'India, ma ha anche rafforzato la sua identità nazionale attraverso l’uso della non violenza e della disobbedienza civile, dimostrando la capacità degli indiani di perseverare e trionfare di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili. Allo stesso modo, gli sforzi di conservazione delle tigri rappresentano un esempio di resilienza ecologica. La creazione di riserve di tigri e l'implementazione di strategie come il "core-buffer strategy" sono tentativi di preservare non solo la specie, ma anche l'equilibrio dell'ecosistema di cui fanno parte, dimostrando la determinazione dell'India a proteggere la sua fauna selvatica nonostante le pressioni dello sviluppo e dell'urbanizzazione. La resilienza dell'India non è solo una risposta a sfide immediate, ma una strategia a lungo termine che ha permesso al paese di mantenere stabilità e crescita nonostante le difficoltà. Dalla sopravvivenza alle invasioni e alla colonizzazione fino alla costruzione di una nazione moderna, l'India ha dimostrato una capacità unica di resistere e prosperare. Allo stesso modo, la conservazione delle tigri richiede una risoluzione a lungo termine. Le strategie di conservazione devono essere sostenibili e adattabili ai cambiamenti futuri, come il cambiamento climatico e la crescita della popolazione umana. La capacità di prevedere e adattarsi a queste sfide è essenziale per garantire che le tigri continuino a essere una parte vitale dell'ecosistema indiano.
In definitiva, tanto nella sua storia quanto nella sua natura, dell'India, è un esempio potente di come l'adattamento, l'innovazione e la risoluzione dei conflitti possano permettere non solo la sopravvivenza, ma anche la prosperità. La conservazione delle tigri, simbolo di forza e resilienza, riflette questa stessa ideologia, dimostrando che, nonostante le sfide, è possibile trovare un equilibrio tra lo sviluppo umano e la protezione della natura. Questo parallelo tra la storia umana e naturale dell'India sottolinea l'importanza di un approccio integrato e sostenibile alla conservazione, in cui la protezione della fauna selvatica non è vista come un ostacolo, ma come un'opportunità per costruire un futuro più equilibrato e prospero.
Senthil Kumaran è un fotografo documentarista ed esploratore del National Geographic di Madurai, nel sud dell'India.
Per oltre un decennio, Kumaran ha lavorato su vari progetti di conservazione e fauna selvatica, evidenziando in particolare le questioni relative al conflitto uomo-animale. Ha documentato il conflitto uomo-tigre, sottolineando la conservazione della tigre e i problemi di sostentamento delle persone che vivono intorno alle riserve delle tigri. Attualmente sta lavorando sui problemi della coesistenza uomo-elefante e sulle relative misure di mitigazione nel sud dell'India, in particolare sui cambiamenti comportamentali degli elefanti che razziano i raccolti e sulle sfide di sopravvivenza nei paesaggi dominati dall'uomo. Recentemente ha documentato le tribù che domano gli elefanti selvatici nei Ghati occidentali, in India.
Kumaran sta anche lavorando ad un progetto di ricerca che riguarda l'estinzione delle barriere coralline e l'erosione delle piccole isole che circondano la biosfera del Golfo di Mannar.
Nel 2014, Kumaran ha ricevuto una borsa di studio Hope Françoise Demulder per il suo documentario sul commercio illegale di animali nel mercato grigio della Cambogia. Inoltre, ha vinto più di 15 premi internazionali tra cui Pictures of the Year International, Geographical Photographer of the Year, Istanbul Photo Awards ed Emerging Explorer Award della National Geographic Society.
Le fotografie di Kumaran sono state pubblicate su National Geographic, News Week e BBC.
Siamo lieti di invitarvi all’opening della mostra Boundaries: human & tiger conflict del fotografo Senthil Kumaran, venerdì 25 ottobre dalle ore 18 presso Mucho Mas! in Corso Brescia 89, Torino.
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 20 dicembre 2024.
con il supporto di: Fondazione CRT/ Fondazione Arte CRT
Per info:
info@muchomas.gallery
www.muchomas.gallery
Mucho Mas!
Corso Brescia 89,
Torino
25
ottobre 2024
Boundaries: human & tiger conflict – Senthil Kumaran
Dal 25 ottobre al 20 dicembre 2024
fotografia
Location
MUCHO MAS! ARTIST RUN SPACE
Torino, Corso Brescia, 89, (Torino)
Torino, Corso Brescia, 89, (Torino)
Orario di apertura
su appuntamento.
Vernissage
25 Ottobre 2024, dalle 18 alle 21.
Sito web
Autore
Curatore
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