14 ottobre 2024

Cosmopolita, dinamica, vivace e creativa, nomade, eclettica e internazionale: The Others Art Fair

di

Dal 31 ottobre al 3 novembre, The Others Art Fair - la fiera d’arte indipendente ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini - approda all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO per ospitare 50 espositori e un ricco programma collaterale di eventi per il pubblico

The Others Art Fair, XIII edizione. Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

Il Mondo, come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo, e l’arte, come percorso, viaggio, punto di inizio e punti di arrivo: è ciò che la XIII edizione di The Others Art Fair celebra costruendo la propria narrazione sul significato di unificare differenziando. A questa idea di totalità e di completezza risponde l’’ultimo degli arcani a cui Elisa Talentino si è ispirata per realizzare l’immagine guida della fiera: l’illustratrice ha lavorato per sintesi all’arcano maggiore de Il Mondo, a partire dall’iconografia delle carte di Marsiglia, mantenendo la figura femminile centrale che danza – tenendo in mano una stella, la cui forma è la stessa della stella a cinque punte posta sulla guglia della Mole Antonelliana – e la mandorla che la contiene, conosciuta anche nell’iconografia sacra come Mandorla Mistica o Vesica Piscis. 

The Others Art Fair, XIII edizione. Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni e la collaborazione di un board curatoriale composto da Lýdia Pribišová  Daniela Grabosch ed Elisabetta Roncati – amplifica quest’anno la sua vocazione nomade, eclettica e internazionale cambiando casa e approdando all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro, un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività quale punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo. «The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso – racconta Roberto Casiraghi – ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti». 

All’interno di questo ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di The Others, sono 50 gli espositori attesi in questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù. Alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti, il pubblico si muoverà attraverso tematiche oggigiorno sempre più urgenti e attuali. 

Sandra Botner, Cuarto mapa, 2023. Courtesy SOLOCONTEMPORANEO. The Others Art Fair, XIII edizione, Torino

Il tema del viaggio, fil rouge di questa edizione, abbraccerà molti dei progetti proposti. La galleria solocontemporaneo di Buenos Aires, propone per esempio i lavori di cinque artiste argentine “nomadi” che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse. Vero Murphy, per esempio, sviluppa il concetto delle culture ibride e della memoria; gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.

Anna Pennati, Codice Athena, 2023. Courtesy ALMACH ART. The Others Art Fair, XIII edizione, Torino

Anche Almach Art Gallery si muove in questa direzione scegliendo di presentare le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters – con cui condivide lo stesso spazio – in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione. Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l’astrattismo a un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l’inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchi in viaggio attraverso architetture organiche che richiamano le Città Invisibili di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d’autore.

Irene Balia, La Crema, 2024. Acrilici su tela. Courtesy AREAB. The Others Art Fair, XIII edizione, Torino

Libertà e coraggio sono un altro tema chiave della XIII edizione. Area/B presenta una serie di progetti che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne. Antonio Bardino ritrae per esempio gli elementi vegetali in modo lussureggiante, come metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo. Nei lavori di Irena Balia ci sono riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento. E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna. Anche il progetto presentato dalla galleria Raw Messina (con pitture di Pax Paloscia, Juliette Wayenberg, Annalaura Tamburrini e Berta Aguilar Pujol), intitolato Youth, è dedicato al sentimento di libertà; mentre l’idea di completezza è stata interpretata da ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981). 

Attraverso lo sguardo dell’arte, The Others proporrà anche quest’anno molteplici letture e riflessioni sul nostro tempo, che saranno amplificate anche grazie all’ampio public program con talk, presentazioni e incontri, che offrirà ai visitatori un’esperienza sempre più partecipata della creatività contemporanea e dei suoi linguaggi. Tra gli appuntamenti di punta, il ricco programma di live performance che nei giorni della fiera proporrà le esibizioni degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava. 

Pax Paloscia, Nick in a Ramones Tee, 2024. Courtesy RAWMESSINA. The Others Art Fair, XIII edizione, Torino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui