09 ottobre 2024

Giornata del contemporaneo 2024: mostre e appuntamenti a cui partecipare da nord a sud

di

Promossa dai musei AMACI, la Giornata del Contemporaneo 2024 sarà ricca di eventi, mostre, laboratori e presentazioni: ecco alcuni appuntamenti da non perdere, tra musei e spazi da scoprire

Tomaso Binga per la Ventesima Giornata del Contemporaneo, Donna in gabbia, 1975–2024

Mostre, progetti, talk, presentazioni, laboratori per tutte le età, visite guidate, approfondimenti tematici. In programma sabato 12 ottobre 2024, la ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo si annuncia ricchissima di appuntamenti. Promossa dalla rete dei musei AMACI, con il sostegno della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC – Ministero della Cultura, come di consueto coinvolgerà istituzioni pubbliche e private, spazi indipendenti e studi d’artista, dal nord al sud della Penisola e anche oltre. Insieme al MAECI – Ministero degli Affari Esteri, nel programma sono inclusi anche musei, fondazioni e gallerie di tutto il mondo. Obiettivo della Giornata è infatti promuovere l’arte contemporanea italiana a livello nazionale e internazionale. E se come immagine guida è stata scelta un’opera degli anni ’70 di Tomaso Binga dal significato ancora attuale, Donna in gabbia, l’occasione è buona per riscoprire o scoprire autori meno conosciuti o luoghi solitamente non accessibili. E dunque, cosa c’è da vedere in questa lunga Giornata del Contemporaneo 2024? Ecco i nostri consigli sugli appuntamenti da non perdere.

Museo Novecento, Firenze

Al Museo Novecento di Firenze, in occasione della Giornata del Contemporaneo, il 12 ottobre 2024 aprirà al pubblico il percorso tattile e polisensoriale realizzato dal Comune di Firenze, Museo Novecento e MUS.E in collaborazione con l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Firenze e l’Università di Firenze – Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale. La visita consentirà di avvicinarsi all’arte del Novecento con un’attenzione specifica ai maestri italiani e riserverà particolare attenzione alle repliche tratte da alcuni capolavori della Raccolta Alberto Della Ragione. Tra gli artisti si annoverano Giorgio Morandi, Arturo Martini e Fortunato Depero. Per tutte le repliche sono stati utilizzati materiali affini agli originali per favorirne una lettura migliore e per una migliore fruizione è possibile accedere ad ulteriori contenuti tramite QR code. La visita proseguirà alla scoperta delle opere di Ottone Rosai, una delle quali è stata riprodotta tattilmente.

Casa Testori, Milano

Casa Testori aderisce all’iniziativa promossa da AMACI, aprendo gratuitamente le porte con tre mostre. Al piano terra si può visitare La prima volta, la mostra a cura di Marta Cereda che raccoglie i lavori di 19 artiste e artisti appartenenti tutti alla generazione Z, nati tra il 1995 e il 2001. Proseguendo al primo piano della casa si può visitare Te-stories, un nuovo allestimento, a cura di Alice Boltri, nato dall’archivio e dalla biblioteca di Associazione Testori che ne raccontano le tante storie, con manoscritti, quadri, fotografie, libri e video. Infine, La tovaglia tutta attorno, la mostra appena allestita a conclusione dell’omonimo progetto di Ilaria Turba per Casa Testori: un lavoro d’arte partecipata e pubblica nel territorio di Novate Milanese, che ha coinvolto due realtà storiche di housing sociale cittadino: La Benefica e Casa Nostra.

Fondazione La Rocca, Pescara

Sabato, 12 ottobre 2024, Fondazione La Rocca apre eccezionalmente in orario serale per celebrare il finissage della mostra di Eugenio Tibaldi, ET2020/24, in corso dal 5 luglio scorso. Per l’occasione, lo spazio espositivo sarà trasformato in una sala cinematografica. Saranno proiettati i video realizzati dall’artista in collaborazione con il fotografo e videomaker Lorenzo Morandi in relazione ai progetti site-specific Architetture dell’isolamento (2021), The Genesis of Marshy (2023) e Informal Inclusion – Tricalle (2024). La serata sarà accompagnata da un talk con la direttrice di Fondazione La Rocca, Francesca Guerisoli, curatrice della mostra, e l’antropologo Ivan Bargna, autore di un saggio nel catalogo della mostra, per approfondire alcune delle tematiche centrali nell’opera di Tibaldi.

FOROF, Roma

FOROF aderisce alla Ventesima Giornata del Contemporaneo con la mostra Nimbus Limbus Omnibus dell’irriverente collettivo viennese Gelitin/Gelatin, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Per la prima volta a Roma i quattro artisti, celebri per le loro opere provocatorie, anticonvenzionali, liberatorie, hanno portato negli spazi di FOROF un progetto espositivo inedito e site-specific, pensato in dialogo con il sito archeologico della Basilica Ulpia. «Dopo il primo ingresso dei Gelitin/Gelatin nell’ipogeo di FOROF è stato chiaro da subito che l’obiettivo fosse di instaurare, sì una relazione con il luogo, ma anche di affermare una forte presenza», ha raccontato Pietromarchi. «Ne è nato un lavoro complesso e affascinante al tempo stesso. Gli artisti hanno creato una scultura performativa che coinvolge fisicamente lo spettatore, che viene guidato attraverso una drammaturgia di crescente intensità e che culmina in questa visione in cui le opere si presentano come apparizioni, ma che assumono, per certi versi, anche un aspetto inquietante».

(Ritratto, GELITIN/GELATIN, Nimbus Limbus Omnibus, FOROF (c) The artists MASSIMODECARLO)

Campus Reti, Busto Arsizio

La Giornata del Contemporaneo dà anche l’occasione di scoprire spazi inconsueti e collezioni di alto profilo: per l’occasione, il 12 ottobre 2024, a Busto Arsizio, apriranno al pubblico le porte dell’ex-cotonificio Venzaghi, sede di Campus Reti (RETI:IM), tra i principali player italiani nel settore dell’IT Consulting. Si tratta di un luogo di lavoro fortemente innovativo che coniuga arte, design, architettura e archeologia industriale. Sarà possibile vedere le principali opere della Collezione d’arte Paneghini, fondata nel 2010 da Bruno Paneghini e dalla moglie Ilenia e composta, a oggi, da oltre 300 opere, tra sculture, dipinti, fotografie e installazioni. Tra gli autori, alcuni dei nomi più noti del panorama artistico nazionale e internazionale del XX Secolo, come Jannis Kounellis, Marina Abramović, Jan Fabre, Nanda Vigo, Grazia Varisco, Emilio Isgrò, Valerio Adami, Vincenzo Agnetti ma anche Bertozzi&Casoni, Dadamaino, Franco Mazzucchelli, Vedovamazzei, Peter Halley, Goldschmied & Chiari, Luigi Ontani. Non manca, inoltre, uno sguardo al futuro e ai giovani artisti emergenti, come il progetto di street art tridimensionale realizzato dal duo Urban Solid.

Museo Madre, Napoli

Il Madre partecipa alla Giornata del Contemporaneo con una serie di appuntamenti dedicati a Bianca Pucciarelli Menna, nota con il nome d’arte di Tomaso Binga, in vista della prossima apertura della prima retrospettiva dedicata a Tomaso Binga, a cura di Eva Fabbris con Daria Kahn. Per tutta la giornata di sabato, il pubblico potrà accedere gratuitamente al museo Madre e assistere ad alcuni eventi dedicati all’artista nata a Salerno, il 20 febbraio 1931.

Alle 10 e alle 15 si svolgeranno due laboratori creativi concepiti dal team educativo del museo in stretta collaborazione con l’artista per i bambini del territorio. Partendo dallo pseudonimo Tomaso Binga e da alcune delle sue performance più famose, gli educatori inviteranno i bambini a immaginare un proprio alter-ego e, successivamente, a esplorare le capacità comunicative del proprio corpo mimando, con lo stesso, le lettere dell’alfabeto. Inoltre, durante il laboratorio i partecipanti verranno introdotti al linguaggio dei segni della lingua italiana.

Alle 18:30, il museo Madre presenterà in anteprima la monografia Euforia dedicata a Tomaso Binga, a cura di Eva Fabbris, Lilou Vidal e Stefania Zuliani. Il progetto, vincitore della 12ma edizione di Italian Council e sostenuto dal Ministero della Cultura, è edito da Lenz e supportato dall’Associazione Amici del Madre. Il volume, suddiviso in tre sezioni, esplora la pratica artistica di Binga: la prima contiene testi di vari autori e una conversazione con Luca Lo Pinto; la seconda offre analisi critiche delle opere, organizzate in sei categorie tematiche; la terza è dedicata alle poesie visive dell’artista, con traduzioni in inglese.

Art Forum Würth Capena, Roma

Sabato 12 ottobre 2024, in occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo, manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, l’Art Forum Würth Capena apre straordinariamente al pubblico dalle 14 alle 17. I visitatori potranno accedere gratuitamente alla mostra, da poco inaugurata, Pathos un Pastos. Christopher Lehmpfuhl nella Collezione Würth. L’esposizione, che riunisce oltre 40 opere dell’artista tedesco Christopher Lehmpfuhl, permette di esplorare alcune delle serie più significative del suo lavoro, dalle scultoree rappresentazioni urbane ai luminosi paesaggi naturali eseguiti in diverse parti del mondo.

Alle ore 15 si terrà il laboratorio creativo gratuito per famiglie Frammenti di cielo, a partire da un tema centrale nell’arte di Lehmpfuhl. Dai paesaggi urbani di Berlino alle nuvole della Marmolada, l’artista cattura ogni variazione di luce dipingendo en plein air. Ispirato al suo approccio, il laboratorio offre ai partecipanti l’opportunità di immergersi in questa pratica, sperimentando l’uso del colore e del collage.

Art Forum Wurth Capena, Lehmpfuhl, veduta mostra, Foto Livia Granati

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Giornata del Contemporaneo 2024, con una apertura gratuita della collezione e delle mostre in corso e con un programma di iniziative. Nel Giardino Manica Lunga, si terrà una performance partecipativa di Mohammad Al Faraj, What it will take to flock the wings of freedom again?. Dalle 16:10 alle 17, al Teatro Castello, proiezione del film di Ufuoma Essi, The Site of Memory, con sonorizzazione dal vivo della partitura di Shamica Ruddock.

Dalle 16 alle 18, un aperitivo speciale in caffetteria, con menù ideato dall’artista Moza Almatrooshi, mentre alle 17 Clarenza Catullo presenta il libro Il Registrar. Professionista dell’arte. Il volume, pubblicato da Nardini Editore, è la prima guida teorico-pratica dedicata alla figura del Registrar, recentemente riconosciuta dal Ministero della Cultura. Partecipano all’incontro Gabriele Vigilante, coautore del libro, Giuseppe Dardanello, Sofia Biondi e Luisa Mensi. Alle 18, al Teatro Castello, si terrà la performance sonora BlackMed di Invernomuto.

Pinacoteca Civica Bruno Molajoli, Fabriano

In occasione della Giornata del Contemporaneo, il 12 ottobre 2024 il Comune di Fabriano presenta Artificio naturale di Paolo Icaro, una scultura ambientale acquisita dalla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli. Il progetto, curato da Marcello Smarrelli e promosso con la Fondazione Ermanno Casoli, è sostenuto dal PAC 2022-2023 del Ministero della Cultura. L’opera, composta da cinque massi scolpiti in pietra, riflette la dialettica tra naturale e artificiale. L’iniziativa include incontri, laboratori per bambini e una pubblicazione.

«La relazione fra naturale e artificiale che anima l’opera si estende così anche al contesto espositivo, come in una mise en abyme: la natura abita, infatti, il giardino che circonda il museo, ospitando diverse specie di piante; l’artificio è invece rappresentato dall’architettura dello storico edificio che ospita la Pinacoteca – l’antico ospedale di Santa Maria del Buon Gesù, che sorge sulla centrale Piazza della Cattedrale di Fabriano – insieme alla nuova costruzione in legno e vetro che s’innesta nel cortile. La sequenza potrebbe continuare anche con l’interno dell’edificio, che custodisce l’‘artificio’ per eccellenza, quello dell’arte», ha spiegato Smarrelli. «Il marmo diventa ‘artificio’, nello scontro-confronto tra materia e materialità. Artificio da non intendersi come illusione o finzione, bensì come ‘trasformazione fatta ad arte’, e quindi naturale, che permette di ascoltare la memoria del materiale», ha aggiunto Icaro.

Paolo Icaro, Artificio Naturale, work in progress

Treccani Arte, Roma

In occasione della Giornata del Contemporaneo, AMACI e Treccani Arte hanno collaborato a un progetto speciale: una collana di stampe fine art in edizione limitata realizzate da artiste e artisti le cui opere sono state scelte come immagine guida nel corso delle edizioni precedenti. Ad aderire al progetto, ideando o scegliendo dal loro repertorio un’immagine: Giorgio Andreotta Calò, Stefano Arienti, Tomaso Binga, Binta Diaw, Emilio Isgrò, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Liliana Moro, Adrian Paci, Giulio Paolini, Alfredo Pirri e Michelangelo Pistoletto.

Ogni immagine sarà disponibile in 20 esemplari, numerati e firmati, in vendita a partire dal 12 ottobre sui canali di Treccani Arte. Tutte le opere del progetto saranno esposte all’interno dello Spazio Treccani Arte, attivo dal 2023 a Roma, accanto ad altre due mostre che inaugureranno il 12 ottobre: Le muse. Opere grafiche, di Luca Pignatelli, e Me as a wolf, while trying to reproduce myself several times, di Giulia Cenci.

MIC Faenza

Il 12 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, verrà inaugurata Stairing, un’installazione site-specific di Guglielmo Maggini. Vincitore del bando Per Chi Crea 2023, Maggini ha realizzato un’opera in ceramica e resina che riveste parte della scalinata d’ingresso, dialogando con il pannello Nero e oro di Burri. L’opera crea un tappeto liquido rosa sui gradini, richiamando memorie e sensazioni. L’installazione sarà visitabile gratuitamente dalle 11 alle 19.

«Ricordo la prima volta che mi sono diretto a Faenza: è stato durante l’alluvione del maggio 2023», ha raccontato Maggini. «Dentro quello scenario drammatico, ben noto alle cronache, conservo un’immagine spaesante: un tappeto rosa di fiori a pelo d’acqua, vastissimo, erano i peschi delle coltivazioni agricole lungo l’autostrada. Alberi sommersi per chilometri. In questa risaia spettrale e assurda riemergevano solo alcuni boccioli, solo le punte delle chiome sfioravano la superfice. Poi sono arrivato al Museo, mi sono levato le scarpe incrostate di fango e scalzo mi sono perso nel resto meraviglioso».

Museo delle Trame Mediterranee, Gibellina

Il Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina riapre al pubblico il 12 ottobre 2024, rinnovando l’allestimento e rendendosi accessibile a tutti. Realizzato grazie a fondi del PNRR, anche il nuovo percorso inclusivo per disabili fisici e cognitivi, che include tavole tattili, video in LIS, rampe e schermi touch. Il museo mantiene il suo focus sulle relazioni culturali tra i popoli mediterranei, e per l’occasione saranno esposti oggetti di scena del progetto multimediale T.S.E. – Come in under the shadow of this red rock, da La terra desolata di T.S. Eliot, rappresentato alle Orestiadi 30 anni fa, da Bob Wilson con musiche di Philippe Glass.

Il Baglio Di Stefano della Fondazione Orestiadi Gibellina che ospita il Museo delle Trame Mediteranee

Raum, Bologna

Ad anticipazione della Giornata del Contemporaneo, Venerdì 11 ottobre 2024, Raum ospita il lancio del nuovo LP NEWTON di Cesare Pietroiusti, presentato da XING e parte della collezione XONG di dischi d’artista. L’edizione limitata di 150 copie su vinile bianco e una speciale collector’s edition di 30 copie saranno spedite come opere di mail art. L’evento include un’installazione sonora multicanale e riflessioni dell’artista sulla difficoltà di descrivere microeventi quotidiani. NEWTON esplora il tema delle cadute accidentali, registrando oggetti che cadono come metafora della soggezione alla gravità, trasformando l’ordinario in un’esperienza artistica sonora.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui