10 ottobre 2024

exibart on paper 125: un invito al viaggio, da ArtVerona a Gwangju

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È uscito l’ultimo on paper di exibart, il 125: un invito al viaggio attraverso tutti i linguaggi dell’arte, dagli Zerbini di Fabio Mauri alla Biennale di Gwangju. Intanto, ci vediamo ad ArtVerona

exibart 125 on paper fa cifra tonda e vi invita a entrare tra le sue 100 pagine, calcolate a partire dalla copertina, che riporta un all over di uno degli zerbini di Fabio Mauri. Precisamente, L’universo, come l’infinito, lo vediamo a pezzi, opera del 2009, parte di una serie iniziata nel 1995 e che, realizzata a più riprese e presentata in gallerie e musei, viene proposta per la prima volta in maniera completa alla 19ma edizione di ArtVerona, in programma dall’11 al 13 ottobre 2024, nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere. «Fabio diceva di non stupirsi dell’invenzione dell’unicorno, ma di stupirsi dell’invenzione del cavallo, dell’invenzione che coincide con la realtà stessa, con il riuscire a determinare le cose come fossero definite per la prima volta, o per un’ennesima prima volta, al di fuori di ogni coniugazione ideologica», ci ha raccontato Ivan Barlafante, artista e Direttore dello Studio Mauri, nell’intervista di Elsa Barbieri che trovate a pagina 56.

A proposito di universo, partiamo dal viaggio. «Ne esiste una definizione univoca?», chiede Giulia Ronchi nel suo editoriale, introducendo il tema portante di exibart 125. Che passa dalla fotografia iraniana a Manifesta di Barcellona – con una intervista di Carolina Ciuti alla mediatrice creativa Filipa Oliveira – proseguendo con un giro del mondo in quattro biennali, da Gwangju a Lione, nei report di Lorenza Pignatti e Livia De Leoni. Ma il viaggio è fatto anche di stanze: Abitare il desiderio: gli spazi che raccontano di noi attraverso uno sguardo alternativo è il titolo evocativo dell’articolo di Marco Petroni. Invece, una certa linea di confine sembra aver segnato ormai anche il mercato dell’arte, come evidenziato nell’editoriale di Cesare Biasini Selvaggi: «Anche nell’ecosistema dell’arte si certifica ormai una separazione netta tra “sistema dell’arte reale” e “sistema dell’arte finanziario».

Con Marta Ferrara e Chiara Reale approfondiamo Art Days Napoli Campania, la manifestazione curata da Letizia Mari, Valeria Bevilacqua, Martina Campese e Raffaella Ferraro, che per sette giorni coinvolgerà l’intera regione con un programma coordinato e diffuso di mostre, appuntamenti, premi e tavole rotonde. Per non perdere l’orientamento potete dare un’occhiata alla coloratissima mappe di Untitled Association, che trovate da pagina 73.

Prosegue il fomat Carta Bianca, con l’incontro tra Antonio Barbieri e Antonello Ghezzi (Nadia Antonello + Paolo Ghezzi), che incrociano i propri mondi sulle nostre pagine, confrontandosi su convergenze e divergenze, ossessioni e idee, esperienze e pratiche artistiche. Con Erica Roccella facciamo un tuffo nel mercato, con un focus sul Surrealismo e le sue incurabili manie, alla prova dell’asta. Giulia Alonzo ci aggiorna sulla prossima stagione teatrale, da Milano a Napoli, passando per Roma, Bologna, Torino, Genova, con le anticipazioni sugli spettacoli più promettenti. Per tutte e notizie sul mondo della moda, rimandiamo a Fashion Moments di Federico Poletti. Si chiude con un viaggio verso i cieli più profondi, attraverso le vite orientate dalle stelle dei protagonisti di questo numero di exibastro, scelti da Luciana Berti.

Noi invece ci ritroviamo un po’ più vicino, al nostro stand ad ArtVerona. Ci vediamo lì! Intanto, per abbonarsi e per ricevere la versione digitale dei nostri on paper, potete cliccare qui.

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