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Il ServitoRE
Nell’ambito della Terza Edizione del progetto “Insieme Siamo Arte” realizzato dal Circuito ATCL e Città Metropolitana di Roma Capitale.
Riadattamento dell’Escurial di Michel de Ghelderode, parte della Trilogia sulla LIbertà®, scritta e diretta da Igor Geat.
Comunicato stampa
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Nell'ambito della Terza Edizione del progetto "Insieme Siamo Arte" realizzato dal Circuito ATCL e Città Metropolitana di Roma Capitale.
Riadattamento dell'Escurial di Michel de Ghelderode, parte della Trilogia sulla LIbertà®, scritta e diretta da Igor Geat. “Il ServitoRe” è un’opera che ci parla di Libertà e di quanto la sua conquista sia auspicabile da ogni essere umano, la libertà dal padrone, la libertà dal potere, la libertà di respirare.
Il potere spesso si manifestata nelle sue forme deviate: il caporalato, il reclutamento facile degli ultimi da parte delle mafie, la schiavitù, il ricatto del lavoro, ecc.
Hegel sosteneva che sarà lo schiavo, con un atto di auto coscienza, a liberarsi dal potere coercitivo attuato dal Padrone.
Una dialettica, quella tra il Servo e il Padrone, che ha ancora molto da dirci e che nello spettacolo de il “ServitoRE” viene raccontata da due personaggi senza tempo con un linguaggio autentico, irriverente e inaspettatamente divertente.
“Il ServitoRE” trasfigura la realtà contemporanea, che spesso supera la finzione, in un meccanismo teatrale senza tempo che si avvita a spirale nel gioco delle parti rievocando la dialettica Hegeliana del servo-padrone.
Nell’opera incontriamo un realismo poetico, a tratti spietato, in cui spesso la tragedia sfuma nella commedia e si ride di un ridere buffonesco così come buffoneschi sono i personaggi che scopriamo sulla scena: un Re e il suo fedele Buffone, e un mellifluo ed equivoco prete.
In scena troviamo un Re e il suo fedele Buffone, il Servo, latitanti e segregati nel sottosuolo, due balordi nascosti in un sotterraneo, “il mondo di sotto”, che giocano a rifuggire e al tempo stesso a dominare “il mondo di sopra” che in verità è sotto il loro controllo.
Il Re è impossibilitato ad uscire dalla sua tana dal momento che, in seguito al tentativo di uccidere la sua Regina e dopo aver commesso le più truculente nefandezze, si è finto morto e ha fatto celebrare, anzitempo, il suo fastoso funerale. Il Servo invece, più libero del suo padrone, fa da tramite col mondo di sopra eseguendo gli ordini del Re e al tempo stesso nascondendo al suo Re molte verità.
I due, tra detto e non detto, diventano una sorta di coppia di fatto che condivide coattamente la vita di tutti i giorni e per non annoiarsi non posso che cedere ad un sublime gioco, il più antico fra tutti i giochi: il gioco delle parti, il gioco dei ruoli, in attesa di una auspicata evasione.
Claudio Spadaro (nome d’obbligo), nel ruolo del RE, rende in maniera eccezionale, con una recitazione a senza orpelli, l’autenticità della finzione teatrale che vuole spingersi verso ricerca della verità, fosse anche la più scomoda, per una coerenza spietata e crudele che in questo caso è quella dell’attore e del personaggio, entrambi infatti, difendendo il proprio ruolo non possono essere, per contratto, diversi da quello che debbono essere.
Cristian Masella, nel ruolo del Servitore, gioca abilmente tra commedia e tragedia con una recitazione appassionata, intima e agile allo stesso tempo, proprio come un giullare, un circense che ben conosce la “crudeltà”; quella del suo mestiere, il Buffone di Corte al soldo del suo padrone, ma anche del suo stesso pubblico che gode a vederlo in equilibrio sulla fune per farsi salva la vita.
Andrea Fanfoni nel ruolo del prete, personaggio chiave per comprendere l'atmosfera cupa e misteriosa dell'opera dell’Escurial. Complesso e ambiguo, riecheggia l’atmosfera macabra della penna di De Ghelderode suscitando paura e fascino allo stesso tempo. La sua presenza contribuisce a creare un'atmosfera di tensione e inquietudine, che coinvolge lo spettatore e lo invita a riflettere sui temi universali del potere, della colpa e della morte.
Una co-produzione CAMI (Centro Artistico Multimediale Internazionale) e OFF Company (giovane compagnia nata nell'ambito del progetto OFF ROME Tour).
Riadattamento dell'Escurial di Michel de Ghelderode, parte della Trilogia sulla LIbertà®, scritta e diretta da Igor Geat. “Il ServitoRe” è un’opera che ci parla di Libertà e di quanto la sua conquista sia auspicabile da ogni essere umano, la libertà dal padrone, la libertà dal potere, la libertà di respirare.
Il potere spesso si manifestata nelle sue forme deviate: il caporalato, il reclutamento facile degli ultimi da parte delle mafie, la schiavitù, il ricatto del lavoro, ecc.
Hegel sosteneva che sarà lo schiavo, con un atto di auto coscienza, a liberarsi dal potere coercitivo attuato dal Padrone.
Una dialettica, quella tra il Servo e il Padrone, che ha ancora molto da dirci e che nello spettacolo de il “ServitoRE” viene raccontata da due personaggi senza tempo con un linguaggio autentico, irriverente e inaspettatamente divertente.
“Il ServitoRE” trasfigura la realtà contemporanea, che spesso supera la finzione, in un meccanismo teatrale senza tempo che si avvita a spirale nel gioco delle parti rievocando la dialettica Hegeliana del servo-padrone.
Nell’opera incontriamo un realismo poetico, a tratti spietato, in cui spesso la tragedia sfuma nella commedia e si ride di un ridere buffonesco così come buffoneschi sono i personaggi che scopriamo sulla scena: un Re e il suo fedele Buffone, e un mellifluo ed equivoco prete.
In scena troviamo un Re e il suo fedele Buffone, il Servo, latitanti e segregati nel sottosuolo, due balordi nascosti in un sotterraneo, “il mondo di sotto”, che giocano a rifuggire e al tempo stesso a dominare “il mondo di sopra” che in verità è sotto il loro controllo.
Il Re è impossibilitato ad uscire dalla sua tana dal momento che, in seguito al tentativo di uccidere la sua Regina e dopo aver commesso le più truculente nefandezze, si è finto morto e ha fatto celebrare, anzitempo, il suo fastoso funerale. Il Servo invece, più libero del suo padrone, fa da tramite col mondo di sopra eseguendo gli ordini del Re e al tempo stesso nascondendo al suo Re molte verità.
I due, tra detto e non detto, diventano una sorta di coppia di fatto che condivide coattamente la vita di tutti i giorni e per non annoiarsi non posso che cedere ad un sublime gioco, il più antico fra tutti i giochi: il gioco delle parti, il gioco dei ruoli, in attesa di una auspicata evasione.
Claudio Spadaro (nome d’obbligo), nel ruolo del RE, rende in maniera eccezionale, con una recitazione a senza orpelli, l’autenticità della finzione teatrale che vuole spingersi verso ricerca della verità, fosse anche la più scomoda, per una coerenza spietata e crudele che in questo caso è quella dell’attore e del personaggio, entrambi infatti, difendendo il proprio ruolo non possono essere, per contratto, diversi da quello che debbono essere.
Cristian Masella, nel ruolo del Servitore, gioca abilmente tra commedia e tragedia con una recitazione appassionata, intima e agile allo stesso tempo, proprio come un giullare, un circense che ben conosce la “crudeltà”; quella del suo mestiere, il Buffone di Corte al soldo del suo padrone, ma anche del suo stesso pubblico che gode a vederlo in equilibrio sulla fune per farsi salva la vita.
Andrea Fanfoni nel ruolo del prete, personaggio chiave per comprendere l'atmosfera cupa e misteriosa dell'opera dell’Escurial. Complesso e ambiguo, riecheggia l’atmosfera macabra della penna di De Ghelderode suscitando paura e fascino allo stesso tempo. La sua presenza contribuisce a creare un'atmosfera di tensione e inquietudine, che coinvolge lo spettatore e lo invita a riflettere sui temi universali del potere, della colpa e della morte.
Una co-produzione CAMI (Centro Artistico Multimediale Internazionale) e OFF Company (giovane compagnia nata nell'ambito del progetto OFF ROME Tour).
15
novembre 2024
Il ServitoRE
Dal 15 al 17 novembre 2024
teatro
Location
Villa Lazzaroni
Roma, Via Appia Nuova, 522, (RM)
Roma, Via Appia Nuova, 522, (RM)
Biglietti
Intero: €22,00
Ridotti (over 65 e under 26): €12,00
Speciale gruppi: €16,00
Convenzioni: €16,00
Cortesia (diversamente abili e stampa): €2,00
Orario di apertura
Venerdì 15 novembre ore 21:00
Sabato 16 novembre ore 21:00
Domenica 17 novembre ore 17:30
Sito web
Autore
Produzione organizzazione