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così disse mio padre prima di cena
Così disse mio padre prima di cena
In un alba propizia, quando la pandemia era di là da venire, un brutto sogno e nulla più, un poeta visivo sulle tracce del meraviglioso, s’imbatte in una serie di negativi fotografici risalenti al Neorealismo.
Gli scatti fermano sul mondo contadino di Acerra
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Così disse mio padre prima di cena
In un alba propizia, quando la pandemia era di là da venire, un brutto sogno e nulla più, un poeta visivo sulle tracce del meraviglioso, s'imbatte in una serie di negativi fotografici risalenti al Neorealismo.
Gli scatti fermano su pellicola il mondo contadino di Acerra, immortalato nel suo tramonto prima della dolce vita, colto nei riti e nelle azioni di un'umanità ormai scomparsa, cancellata
dal boom economico e dal vandalico passaggio della speculazione edilizia. Antonio Raucci viviseziona questi frammenti di archeologia contemporanea, trasformandoli in enunciati poetici e visivi, in una mostra che restituisce alla cittadinanza un tesoro di conoscenze e saperi destinati all'oblio.
Così disse mio padre prima di cena è ad Acerra dal 25 ottobre al 28 novembre. Luoghi dell'evento saranno la Casa del Popolo, il Castello dei Conti, il Teatro Rostocco. Ingresso gratuito. L'iniziativa rientra nei progetti speciali FUS 2024: "Dal Teatro nello Spazio a Spazi per
il Teatro", ed è promossa dall'ente organizzatore Aps Recitar(t)e. L'artista incontrerà il pubblico in una performance che ricostruisce nei dettagli l'emozione della scoperta e la volontà di condividerla. Un viaggio intrigante che guiderà lo spettatore in una camera oscura del secolo scorso dove, raggiunto da suggestioni sonore e vocali, potrà ancora una volta interrogarsi sulla Storia e il suo senso complessivo.
In un alba propizia, quando la pandemia era di là da venire, un brutto sogno e nulla più, un poeta visivo sulle tracce del meraviglioso, s'imbatte in una serie di negativi fotografici risalenti al Neorealismo.
Gli scatti fermano su pellicola il mondo contadino di Acerra, immortalato nel suo tramonto prima della dolce vita, colto nei riti e nelle azioni di un'umanità ormai scomparsa, cancellata
dal boom economico e dal vandalico passaggio della speculazione edilizia. Antonio Raucci viviseziona questi frammenti di archeologia contemporanea, trasformandoli in enunciati poetici e visivi, in una mostra che restituisce alla cittadinanza un tesoro di conoscenze e saperi destinati all'oblio.
Così disse mio padre prima di cena è ad Acerra dal 25 ottobre al 28 novembre. Luoghi dell'evento saranno la Casa del Popolo, il Castello dei Conti, il Teatro Rostocco. Ingresso gratuito. L'iniziativa rientra nei progetti speciali FUS 2024: "Dal Teatro nello Spazio a Spazi per
il Teatro", ed è promossa dall'ente organizzatore Aps Recitar(t)e. L'artista incontrerà il pubblico in una performance che ricostruisce nei dettagli l'emozione della scoperta e la volontà di condividerla. Un viaggio intrigante che guiderà lo spettatore in una camera oscura del secolo scorso dove, raggiunto da suggestioni sonore e vocali, potrà ancora una volta interrogarsi sulla Storia e il suo senso complessivo.
25
ottobre 2024
così disse mio padre prima di cena
Dal 25 ottobre al 28 novembre 2024
arte contemporanea
Location
CASTELLO BARONALE
Acerra, Piazza Castello, (Napoli)
Acerra, Piazza Castello, (Napoli)
Orario di apertura
18,30- 20,30
Vernissage
25 Ottobre 2024, 18,30
Autore