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FLOW. Shifting Memories
La mostra esplora l’acqua come simbolo di memoria e trasformazione. Tra sonorità fluide e indefinitezza materica, “FLOW. Shifting Memories” indaga il confine tra presenza e assenza, evocando un continuo scorrere tra ciò che è stato e ciò che sarà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra di Daniele Di Girolamo e Claire Frachebourg
FLOW. Shifting Memories
a cura di SONRO e LEMME
in collaborazione con Osservatorio Futura
Spazio Contrada, Murazzi sul Po, Arcata 23, Torino
30 ottobre - 30 novembre 2024
Opening: mercoledì 30 ottobre, ore 18.00
31 ottobre - 2 novembre | ore 11-13 e ore 17-20
Special event: domenica 3 novembre | dalle ore 10 colazione e performance Lime ore 11
In occasione della Torino Art Week, mercoledì 30 ottobre, presso lo Spazio Contrada ai Murazzi, apre al pubblico FLOW. Shifting Memories, una mostra di Daniele Di Girolamo e Claire Frachebourg, a cura del collettivo torinese SONRO e di LEMME, spazio svizzero dedicato all’arte contemporanea, in collaborazione con Osservatorio Futura
La mostra, realizzata grazie al sostegno di EDHEA, HES-SO Valais-Wallis e il Servizio della cultura del Canton vallese, presenta due installazioni sonore di Daniele Di Girolamo e Claire Frachebourg, che si accordano sull’immagine fluida e in divenire dell’acqua, sulla sua capacità di contenere in sé l’assenza di forma e l’indeterminatezza tra essere e nulla, tra ciò che c’era prima e ciò che viene dopo: muoversi, trasformarsi, tornare a essere, scorrere continuamente.
Daniele di Girolamo, sensibile indagatore della materia, fonde il linguaggio visivo a quello sonoro per attivare una processualità che si basa sull’osservazione dei meccanismi di fenomeni naturali e antropici. Con You Look Like Rain, il suono persistente ma quasi impercettibile della pioggia permea l’ambiente della mostra: quattro cilindri sospesi al soffitto, riempiti con piccole schegge di vetro e pietra, ruotano e producono un suono fine e granulare, simile al ticchettio della pioggia. I frammenti sono stati raccolti dall’artista nel 2019 a Hong Kong durante le proteste che hanno visto scendere in strada milioni di persone e il cui motto era “be water” che allude alla capacità dell’acqua di essere pervasiva e di adattarsi rapidamente alle circostanze. Di Girolamo interpreta alla lettera queste parole: i frammenti che ruotano si fanno acqua, rievocando la loro origine, la memoria che custodiscono.
La memoria della materia è anche al centro dell’opera di Claire Frachebourg, Le rêve de la pierre, dove lo sfregamento ripetitivo e circolare tra due pietre, levigate dall’erosione dell’acqua del Rodano, entra in risonanza e si diffonde nell’ambiente circostante: la pietra sospesa è il ricordo dell'azione e contemporaneamente il sogno di ripeterla all'infinito. La materia è testimone di una ciclicità che porta in sé le tracce di erosione, sedimentazione e trasformazione, una biografia stratigrafica che si fluidifica nel tempo. Il gioco di frequenze emesso dalle pietre diventa un canto che accompagna la nostra coscienza in uno stato onirico, dove si possono esplorare posizioni di ascolto amplificate che trasformano ed estendono la realtà.
Special Event: domenica 3 novembre | ore 10.00 - colazione | ore 11.00 - performance sonora Lime di Daniele Di Girolamo
Lime è un viaggio sonoro ininterrotto tra musica ambient e sperimentale. I campionamenti includono suoni della natura, registrazioni sul campo delle proteste di Hong Kong del 2019, collaborazioni con musicistə e artistə nate durante una residenza a Parigi, registrazioni dell'energia idroelettrica canadese e molti altri suoni raccolti durante i viaggi dell’artista. Alcuni sono presentati nella loro forma grezza, mentre altri sono pesantemente manipolati, offrendo un ascolto fluido e privo di narrazioni vincolanti.
Daniele Di Girolamo è nato a Pescara nel 1995. Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e la Malmö Art Academy. Il suo è un approccio multidisciplinare che comprende sculture cinetiche e sonore spesso risultanti in installazioni ambientali.
Utilizza anche video e sound performance. Trae ispirazione da fenomeni naturali e fisici che riflettono le connessioni emotive con la memoria, la fede, il bisogno di incontro e di intimità.
Tra le esposizioni più recenti: Misure di una Distanza, spazio Supernova, Roma (2024); Cose bellissime che si dissolvono (un incontro), Palazzo Collicola, Spoleto (2024); Beautiful Things Fading Away, KHM2, Malmö (2023); Dopodomani, Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, Roma (2023); Portfolio, Fondazione La Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi (2022); Correct Ways to Misunderstand, Traffic Gallery, Bergamo (2022).
Nella sua pratica, Daniele Di Girolamo si rivela attento indagatore della materia, mostrando una chiara sensibilità scultorea fondata sull’ibridazione dei linguaggi visivo e sonoro, e una processualità che si imposta sull’osservazione dei meccanismi alla base dei fenomeni naturali e di natura antropica.
Claire Frachebourg è un'artista multidisciplinare valaisana nata nel 1988, diplomata nel 2012 al TIP (scuola di performance a Friburgo in Brisgovia), poi nel 2021 all'EDHEA (Scuola di design e Alta scuola d’arte del Vallese). I suoi ambiti di ricerca toccano l'immaginario che genera i cambiamenti di scale fisiche e temporali. Si connette alle fessure, ai vuoti, agli spazi che generano nuove relazioni e modi di essere al mondo attraverso installazioni sonore. Claire Frachebourg cerca così di essere in ascolto dei potenziali di incontri nascosti, delle voci impercettibili che ci circondano.
SONRO – Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi – è un collettivo formato da artistə, curatorə e storicə dell’arte che approfondisce e divulga le pratiche legate al suono quale materia delle arti visive. Nel 2022 ha ideato un podcast che raccoglie interviste con artistə che sperimentano con il suono, che ha visto la partecipazione di Nina Carini, Alessandro Sciaraffa, Eva Macali, Luca Pancrazzi, Michele Spanghero (i primi quattro episodi sono stati sostenuti/prodotti da SienaInContemporanea).
Nel 2023 ha curato l’evento Palinsesto, una serata di performance sonore e musica elettronica presso la Capitan Bragadin, nel cuore della laguna veneziana in collaborazione con la Galleria 10&zerouno. Ha partecipato alla mostra Listening Post alla Fondazione Bevilaqua La Masa di Venezia, a cura di Stefano Coletto, durante la Biennale di Architettura. Nel 2024 ha curato la mostra Materia Sonora all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, inaugurata durante la fiera Arco e un sonic act inedito, Games after Lunch dell’artista Daniela Cattivelli, presentato alla Fondazione Garuzzo.
Attualmente fanno parte del collettivo: Sara D’Alessandro Manozzo, storica dell’arte e curatrice, Ilaria Peretti, editor e curatrice, Marzio Zorio, sound artist e fondatore di SONRO.
www.sonro.it
Lemme è uno spazio di esposizione di arte contemporanea a Sion (VS). Allo stesso modo, Lemme è una scultura dell’artista Pierre Vadi (nato nel 1966 a Sion, vive e lavora a Ginevra), concepita nell'ambito di un progetto di arte pubblica per Gli Arsenali. Lemme si trova nel parco del centro culturale degli Arsenali, che ospita tra l'altro la Mediateca del Valais-Sion. Dal 2019 al 2021, Vadi è stato curatore di dodici esposizioni in questa architettura in miniatura. A partire dal 2022 e per due anni, Josiane Imhasly ha realizzato nove esposizioni e un programma di performance. Nel 2024, Christophe Constantin ha ripreso la curatela, creando un ponte con l’Italia.
Lemme si trova nello spazio pubblico ed è accessibile liberamente in qualsiasi momento.
https://www.lemme.site/
Spazio Contrada, Murazzi sul Po, Arcata 23, Torino
Orari apertura:
31 ottobre - 2 novembre | ore 11-13 e ore 17-20
Altri giorni su appuntamento, scrivere a info.sonro@gmail.com
Ingresso gratuito
Ufficio stampa | Carola Serminato | T +39 349 1299250 | E carola.serminato@gmail.com
FLOW. Shifting Memories
a cura di SONRO e LEMME
in collaborazione con Osservatorio Futura
Spazio Contrada, Murazzi sul Po, Arcata 23, Torino
30 ottobre - 30 novembre 2024
Opening: mercoledì 30 ottobre, ore 18.00
31 ottobre - 2 novembre | ore 11-13 e ore 17-20
Special event: domenica 3 novembre | dalle ore 10 colazione e performance Lime ore 11
In occasione della Torino Art Week, mercoledì 30 ottobre, presso lo Spazio Contrada ai Murazzi, apre al pubblico FLOW. Shifting Memories, una mostra di Daniele Di Girolamo e Claire Frachebourg, a cura del collettivo torinese SONRO e di LEMME, spazio svizzero dedicato all’arte contemporanea, in collaborazione con Osservatorio Futura
La mostra, realizzata grazie al sostegno di EDHEA, HES-SO Valais-Wallis e il Servizio della cultura del Canton vallese, presenta due installazioni sonore di Daniele Di Girolamo e Claire Frachebourg, che si accordano sull’immagine fluida e in divenire dell’acqua, sulla sua capacità di contenere in sé l’assenza di forma e l’indeterminatezza tra essere e nulla, tra ciò che c’era prima e ciò che viene dopo: muoversi, trasformarsi, tornare a essere, scorrere continuamente.
Daniele di Girolamo, sensibile indagatore della materia, fonde il linguaggio visivo a quello sonoro per attivare una processualità che si basa sull’osservazione dei meccanismi di fenomeni naturali e antropici. Con You Look Like Rain, il suono persistente ma quasi impercettibile della pioggia permea l’ambiente della mostra: quattro cilindri sospesi al soffitto, riempiti con piccole schegge di vetro e pietra, ruotano e producono un suono fine e granulare, simile al ticchettio della pioggia. I frammenti sono stati raccolti dall’artista nel 2019 a Hong Kong durante le proteste che hanno visto scendere in strada milioni di persone e il cui motto era “be water” che allude alla capacità dell’acqua di essere pervasiva e di adattarsi rapidamente alle circostanze. Di Girolamo interpreta alla lettera queste parole: i frammenti che ruotano si fanno acqua, rievocando la loro origine, la memoria che custodiscono.
La memoria della materia è anche al centro dell’opera di Claire Frachebourg, Le rêve de la pierre, dove lo sfregamento ripetitivo e circolare tra due pietre, levigate dall’erosione dell’acqua del Rodano, entra in risonanza e si diffonde nell’ambiente circostante: la pietra sospesa è il ricordo dell'azione e contemporaneamente il sogno di ripeterla all'infinito. La materia è testimone di una ciclicità che porta in sé le tracce di erosione, sedimentazione e trasformazione, una biografia stratigrafica che si fluidifica nel tempo. Il gioco di frequenze emesso dalle pietre diventa un canto che accompagna la nostra coscienza in uno stato onirico, dove si possono esplorare posizioni di ascolto amplificate che trasformano ed estendono la realtà.
Special Event: domenica 3 novembre | ore 10.00 - colazione | ore 11.00 - performance sonora Lime di Daniele Di Girolamo
Lime è un viaggio sonoro ininterrotto tra musica ambient e sperimentale. I campionamenti includono suoni della natura, registrazioni sul campo delle proteste di Hong Kong del 2019, collaborazioni con musicistə e artistə nate durante una residenza a Parigi, registrazioni dell'energia idroelettrica canadese e molti altri suoni raccolti durante i viaggi dell’artista. Alcuni sono presentati nella loro forma grezza, mentre altri sono pesantemente manipolati, offrendo un ascolto fluido e privo di narrazioni vincolanti.
Daniele Di Girolamo è nato a Pescara nel 1995. Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e la Malmö Art Academy. Il suo è un approccio multidisciplinare che comprende sculture cinetiche e sonore spesso risultanti in installazioni ambientali.
Utilizza anche video e sound performance. Trae ispirazione da fenomeni naturali e fisici che riflettono le connessioni emotive con la memoria, la fede, il bisogno di incontro e di intimità.
Tra le esposizioni più recenti: Misure di una Distanza, spazio Supernova, Roma (2024); Cose bellissime che si dissolvono (un incontro), Palazzo Collicola, Spoleto (2024); Beautiful Things Fading Away, KHM2, Malmö (2023); Dopodomani, Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, Roma (2023); Portfolio, Fondazione La Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi (2022); Correct Ways to Misunderstand, Traffic Gallery, Bergamo (2022).
Nella sua pratica, Daniele Di Girolamo si rivela attento indagatore della materia, mostrando una chiara sensibilità scultorea fondata sull’ibridazione dei linguaggi visivo e sonoro, e una processualità che si imposta sull’osservazione dei meccanismi alla base dei fenomeni naturali e di natura antropica.
Claire Frachebourg è un'artista multidisciplinare valaisana nata nel 1988, diplomata nel 2012 al TIP (scuola di performance a Friburgo in Brisgovia), poi nel 2021 all'EDHEA (Scuola di design e Alta scuola d’arte del Vallese). I suoi ambiti di ricerca toccano l'immaginario che genera i cambiamenti di scale fisiche e temporali. Si connette alle fessure, ai vuoti, agli spazi che generano nuove relazioni e modi di essere al mondo attraverso installazioni sonore. Claire Frachebourg cerca così di essere in ascolto dei potenziali di incontri nascosti, delle voci impercettibili che ci circondano.
SONRO – Suono Ogni Notte nel Rovescio dei miei Occhi – è un collettivo formato da artistə, curatorə e storicə dell’arte che approfondisce e divulga le pratiche legate al suono quale materia delle arti visive. Nel 2022 ha ideato un podcast che raccoglie interviste con artistə che sperimentano con il suono, che ha visto la partecipazione di Nina Carini, Alessandro Sciaraffa, Eva Macali, Luca Pancrazzi, Michele Spanghero (i primi quattro episodi sono stati sostenuti/prodotti da SienaInContemporanea).
Nel 2023 ha curato l’evento Palinsesto, una serata di performance sonore e musica elettronica presso la Capitan Bragadin, nel cuore della laguna veneziana in collaborazione con la Galleria 10&zerouno. Ha partecipato alla mostra Listening Post alla Fondazione Bevilaqua La Masa di Venezia, a cura di Stefano Coletto, durante la Biennale di Architettura. Nel 2024 ha curato la mostra Materia Sonora all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, inaugurata durante la fiera Arco e un sonic act inedito, Games after Lunch dell’artista Daniela Cattivelli, presentato alla Fondazione Garuzzo.
Attualmente fanno parte del collettivo: Sara D’Alessandro Manozzo, storica dell’arte e curatrice, Ilaria Peretti, editor e curatrice, Marzio Zorio, sound artist e fondatore di SONRO.
www.sonro.it
Lemme è uno spazio di esposizione di arte contemporanea a Sion (VS). Allo stesso modo, Lemme è una scultura dell’artista Pierre Vadi (nato nel 1966 a Sion, vive e lavora a Ginevra), concepita nell'ambito di un progetto di arte pubblica per Gli Arsenali. Lemme si trova nel parco del centro culturale degli Arsenali, che ospita tra l'altro la Mediateca del Valais-Sion. Dal 2019 al 2021, Vadi è stato curatore di dodici esposizioni in questa architettura in miniatura. A partire dal 2022 e per due anni, Josiane Imhasly ha realizzato nove esposizioni e un programma di performance. Nel 2024, Christophe Constantin ha ripreso la curatela, creando un ponte con l’Italia.
Lemme si trova nello spazio pubblico ed è accessibile liberamente in qualsiasi momento.
https://www.lemme.site/
Spazio Contrada, Murazzi sul Po, Arcata 23, Torino
Orari apertura:
31 ottobre - 2 novembre | ore 11-13 e ore 17-20
Altri giorni su appuntamento, scrivere a info.sonro@gmail.com
Ingresso gratuito
Ufficio stampa | Carola Serminato | T +39 349 1299250 | E carola.serminato@gmail.com
30
ottobre 2024
FLOW. Shifting Memories
Dal 30 ottobre al 30 novembre 2024
arte contemporanea
Location
MURAZZI DEL PO
Torino, Corso Cairoli, (Torino)
Torino, Corso Cairoli, (Torino)
Orario di apertura
31 ottobre - 2 novembre | ore 11-13 e ore 17-20
Altri giorni su appuntamento, scrivere a info.sonro@gmail.com
Ingresso gratuito
Vernissage
30 Ottobre 2024, ore 18.00
Ufficio stampa
Carola Serminato | T +39 349 1299250 | E carola.serminato@gmail.com
Autore
Curatore