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Gaia De Megni – Leitmotiv
Leitmotiv è la prima grande mostra personale di Gaia De Megni, curata da Francesca Guerisoli, che sarà inaugurata in Fondazione La Rocca venerdì 15 novembre 2024 alle 18. De Megni utilizza scultura, video e performance per esplorare il cinema come strumento di costruzione delle identità sociali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Comunicato stampa
Fondazione La Rocca
presenta
Gaia De Megni
Leitmotiv
A cura di Francesca Guerisoli
sabato 16 novembre 2024 – venerdì 24 gennaio 2025
Inaugurazione
Venerdì 15 novembre 2024, ore 18
La Fondazione La Rocca è lieta di presentare Leitmotiv, la prima grande mostra personale di
Gaia De Megni, a cura di Francesca Guerisoli, che si terrà dal 16 novembre 2024 al 24 gennaio
2025 nella sala centrale della fondazione.
La pratica di Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993), giovane artista già protagonista di
importanti mostre internazionali e premi, esplora il cinema come strumento di costruzione delle
identità sociali. Attraverso un linguaggio che intreccia scultura, video e performance, De Megni
rielabora il mito in chiave contemporanea, ponendo l'accento sulla potenza comunicativa delle
immagini e decostruendo le narrazioni per svelarne aspetti latenti.
Leitmotiv comprende sette installazioni mixed media inedite, create per questa mostra. Le opere
ruotano attorno a un tema centrale: il territorio d'origine dell'artista, una nota località turistica
ligure sospesa tra autenticità e narrazione stereotipata. Con un approccio autobiografico, De
Megni riflette sulla decostruzione di codici culturali e storici, sfidando l'idea occidentale di storia e
memoria come temporalità lineari.
Il luogo di nascita diventa così una mappa mutevole, un paesaggio in continua trasformazione dove
realtà e finzione si intrecciano. L’artista utilizza oggetti e materiali eterogenei come costumi di
carta, marionette per il teatro delle ombre, disegni su seta e rudimentali macchine di
proiezione, che danno vita a una narrazione effimera e frammentaria.
Gli strumenti utilizzati, legati al mondo del cinema e del teatro, diventano dispositivi per attivare il
racconto, suggerendo però la possibilità di un fallimento narrativo. In questo contesto, De Megni
propone un metodo per esplorare il "non visibile", un territorio che contempla l'errore e sfida le
dinamiche dell'ipervisibilità contemporanea.
Leitmotiv si presenta quindi come una colonna sonora muta, evocata tramite sottotitoli in
audiodescrizione che suggeriscono suoni, voci e rumori.
Biografia
Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993 – vive tra Roma e Milano) si è diplomata alla NABA di
Milano e ha frequentato il Master MAP_PA in Arti performative, organizzato da Palaexpo e dall'Accademia
di Belle Arti di Roma.
Il suo lavoro, che spazia tra scultura, video e performance, analizza le possibilità di un’immagine attraverso
la frantumazione dell’immaginario occidentale e delle sue rappresentazioni, guardando prevalentemente alle
immagini in movimento (archivio cinematografico e digitale) per ritrovare matrici individuali e collettive.
Costante è il suo interesse nel trovare un equilibrio tra monumento e movimento, tra solido e liquido.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Tra le personali: Odeon, Sotto Project Room,
Galleria Renata Fabbri (Milano, 2023); AFELIO, performance a cura di Xing (Bologna, 2023); Il Mito
dell’Eroe, a cura di Hypermaremma (Maremma, 2021); S. Carlo (tutoring di Adrian Paci) presso la Chiesa di
San Carlo al Lazzaretto (Milano, 2019).
Tra le collettive: Fumi della Fornace, a cura di Associazione Congerie (Valle Cascia, 2024); THEATER OF
DIS-OPERATIONS (Atto I. A Disarmament), a cura di Sa.turn, Galleria ArtNoble (Milano, 2024); Biennale
di Malta 2024 (Valletta, 2024); Pini Art Prize, Fondazione Adolfo Pini (Milano, 2023); Ekrani i Artit 2022
(Shkodër, 2022); Blackout, a cura di Ana Dević, Pierre Bal-Blanc, Marco Scotini, Carol Yinghua Lu e Liu
Ding (Artribune, 2021); Studio Visit - 30 artists for 30 days, a cura di Adrian Paci presso Fondazione Pini
(Milano, 2020); The Wild State presso Kunstuniversität Linz, Ars Electronica Festival 2020 (Linz, 2020); È
il Corpo che decide, a cura di Marcello Maloberti e Fondazione Furla, presso il Museo del Novecento
(Milano, 2019).
Ha vinto il Premio Città di Monza di Biennale Monza – Giovani (2017), il premio Academy di DUCATO
Prize (2019), il Premio Lydia (2019), il Pini Art Prize della Fondazione Pini (2023) ed è stata selezionata tra
i nove finalisti del Talent Prize 2021 e del Premio Michetti 2024.
Ingresso libero.
Fondazione La Rocca
presenta
Gaia De Megni
Leitmotiv
A cura di Francesca Guerisoli
sabato 16 novembre 2024 – venerdì 24 gennaio 2025
Inaugurazione
Venerdì 15 novembre 2024, ore 18
La Fondazione La Rocca è lieta di presentare Leitmotiv, la prima grande mostra personale di
Gaia De Megni, a cura di Francesca Guerisoli, che si terrà dal 16 novembre 2024 al 24 gennaio
2025 nella sala centrale della fondazione.
La pratica di Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993), giovane artista già protagonista di
importanti mostre internazionali e premi, esplora il cinema come strumento di costruzione delle
identità sociali. Attraverso un linguaggio che intreccia scultura, video e performance, De Megni
rielabora il mito in chiave contemporanea, ponendo l'accento sulla potenza comunicativa delle
immagini e decostruendo le narrazioni per svelarne aspetti latenti.
Leitmotiv comprende sette installazioni mixed media inedite, create per questa mostra. Le opere
ruotano attorno a un tema centrale: il territorio d'origine dell'artista, una nota località turistica
ligure sospesa tra autenticità e narrazione stereotipata. Con un approccio autobiografico, De
Megni riflette sulla decostruzione di codici culturali e storici, sfidando l'idea occidentale di storia e
memoria come temporalità lineari.
Il luogo di nascita diventa così una mappa mutevole, un paesaggio in continua trasformazione dove
realtà e finzione si intrecciano. L’artista utilizza oggetti e materiali eterogenei come costumi di
carta, marionette per il teatro delle ombre, disegni su seta e rudimentali macchine di
proiezione, che danno vita a una narrazione effimera e frammentaria.
Gli strumenti utilizzati, legati al mondo del cinema e del teatro, diventano dispositivi per attivare il
racconto, suggerendo però la possibilità di un fallimento narrativo. In questo contesto, De Megni
propone un metodo per esplorare il "non visibile", un territorio che contempla l'errore e sfida le
dinamiche dell'ipervisibilità contemporanea.
Leitmotiv si presenta quindi come una colonna sonora muta, evocata tramite sottotitoli in
audiodescrizione che suggeriscono suoni, voci e rumori.
Biografia
Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993 – vive tra Roma e Milano) si è diplomata alla NABA di
Milano e ha frequentato il Master MAP_PA in Arti performative, organizzato da Palaexpo e dall'Accademia
di Belle Arti di Roma.
Il suo lavoro, che spazia tra scultura, video e performance, analizza le possibilità di un’immagine attraverso
la frantumazione dell’immaginario occidentale e delle sue rappresentazioni, guardando prevalentemente alle
immagini in movimento (archivio cinematografico e digitale) per ritrovare matrici individuali e collettive.
Costante è il suo interesse nel trovare un equilibrio tra monumento e movimento, tra solido e liquido.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. Tra le personali: Odeon, Sotto Project Room,
Galleria Renata Fabbri (Milano, 2023); AFELIO, performance a cura di Xing (Bologna, 2023); Il Mito
dell’Eroe, a cura di Hypermaremma (Maremma, 2021); S. Carlo (tutoring di Adrian Paci) presso la Chiesa di
San Carlo al Lazzaretto (Milano, 2019).
Tra le collettive: Fumi della Fornace, a cura di Associazione Congerie (Valle Cascia, 2024); THEATER OF
DIS-OPERATIONS (Atto I. A Disarmament), a cura di Sa.turn, Galleria ArtNoble (Milano, 2024); Biennale
di Malta 2024 (Valletta, 2024); Pini Art Prize, Fondazione Adolfo Pini (Milano, 2023); Ekrani i Artit 2022
(Shkodër, 2022); Blackout, a cura di Ana Dević, Pierre Bal-Blanc, Marco Scotini, Carol Yinghua Lu e Liu
Ding (Artribune, 2021); Studio Visit - 30 artists for 30 days, a cura di Adrian Paci presso Fondazione Pini
(Milano, 2020); The Wild State presso Kunstuniversität Linz, Ars Electronica Festival 2020 (Linz, 2020); È
il Corpo che decide, a cura di Marcello Maloberti e Fondazione Furla, presso il Museo del Novecento
(Milano, 2019).
Ha vinto il Premio Città di Monza di Biennale Monza – Giovani (2017), il premio Academy di DUCATO
Prize (2019), il Premio Lydia (2019), il Pini Art Prize della Fondazione Pini (2023) ed è stata selezionata tra
i nove finalisti del Talent Prize 2021 e del Premio Michetti 2024.
Ingresso libero.
15
novembre 2024
Gaia De Megni – Leitmotiv
Dal 15 novembre 2024 al 24 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
Fondazione La Rocca
Pescara, Via R. Paolucci, 71, (PE)
Pescara, Via R. Paolucci, 71, (PE)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
15 Novembre 2024, ore 18
Sito web
Autore
Curatore