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A Palazzo Esposizioni Roma, fino al 16 febbraio, L’ultimo meraviglioso minuto di Pietro Ruffo, a cura di Sébastien Delot, la prima grande mostra personale che un’istituzione dedica all’artista nella sua città.
“Se riduciamo i 13,8 miliardi di anni dell’universo a un periodo di dodici mesi, i dinosauri compaiono verso Natale – inaudito! – mentre i primi Homo sapiens arrivano solo pochi minuti prima dei fuochi d’artificio di Capodanno […] Nell’ultimo straordinario minuto dell’anno cosmico si verifica forse l’accelerazione più fenomenale dai tempi dell’inflazione dello spazio seguita al Big Bang, una detonazione culturale inarrestabile […] Scrittura e poesia, matematica e filosofia, anatomia e biologia, astronomia, fisica, geologia, industria, informatica, voli spaziali”.
Pietro Ruffo indaga il complesso rapporto tra essere umano e pianeta e il termine Antropocene con uno sguardo inedito e un punto di vista coraggioso, invitando lo spettatore a considerare il potenziale ‘meraviglioso’ della nostra presenza sulla Terra.
Un lungo e articolato viaggio nello spazio e nel tempo, che termina con un grande omaggio alla città di Roma, con opere che l’artista ha realizzato appositamente per la mostra di Palazzo Esposizioni.
Il processo creativo dell’artista nasce dalla sua ricerca, da una ricca libreria e riferimenti bibliografici che fisicamente Ruffo segna attraverso note, schizzi ed appunti tra le pagine.
Lavorando attraverso una contrazione e dilatazione del tempo cosmico, l’esposizione parte da 55 milioni di anni fa con la grande installazione Le monde avant la création de l’homme e prosegue articolando lo spazio espositivo tra le tracce del passato e le testimonianze del presente.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Sébastien Delot, con contributi del curatore, di Guido Rebecchini, di Rebecca Wragg Sykes e di Sofia Di Gravio, edito da Drago.
Informazioni
Palazzo Esposizioni Roma
Via Nazionale, 194
palazzoesposizioniroma.it
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