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Nicola Maria Martio – Meridianno della malinconia
Un’ampia mostra a Palazzo Lucarini Contemporary dedicata alle opere recenti del maestro porta nuovamente al centro del dibattito la “questione” della pittura
Comunicato stampa
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Sabato 19 ottobre alle 12:00 inaugurerà a Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi), Nicola Maria Martino. Meridiano della malinconia, mostra personale di uno dei maestri della pittura italiana, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori.
Nicola Maria Martino (Lesina, 1946) è senza dubbio uno dei più coerenti pittori del panorama italiano. Da lungo tempo, infatti, porta avanti la sua particolare ricerca - riservata e tenace - sulle radici stesse dell’espressione pittorica.
Intellettuale raffinato, cosmopolita e signorile, Martino è uomo di vasti orizzonti geografici e letterari. Preferibil-mente rivolto al Sud-Est mediterraneo, il suo è un immaginario decisamente mitico. Non c’è solo la narrazione epica delle stirpi e della tradizione eroica classica, ma anche quella - più umbratile e sofferta - dell’esperienza personale. Senza mai concessioni al compiacimento autobiografico, le sue sono spesso opere rigenerative di eventi, luoghi, emozioni vissute. Ma c’è pure l’ironia sorniona a far da correttivo alla malinconia, e lo sberleffo proto-avanguardista a stemperare le tematiche crepuscolari, anche quelle dall’apparenza più fané.
I suoi quadri, dalla tonalità apollinea e squillante, hanno la sorprendete capacità di mettere in equilibrio figura e astrazione, racconto e percezione sensoriale assoluta. Il magistero del colore e la disinvolta armonia delle sue composizioni, tuttavia, sono il frutto di una pratica riflessiva oltre che di virtuosismo manifatturiero. Martino, con estrema lucidità, continua infatti a interrogare il medium pittorico e la sua stessa collocazione nell’attuale momento storico. Non solo il funzionamento interno, la grammatica del segno colorato, ma anche la sua funzione culturale nella complessità odierna. Non esiste una risposta né, tanto meno, una posizione universale. Nicola Maria Martino rinnega ogni approccio dogmatico e ideologico. Dipingere, per lui, non è solo un atto tecnico, ma una condizione esistenziale; è una modalità interpretativa del proprio posto nel mondo.
All'interno della cappella del Palazzo Lucarini Contemporary, sarà visibile anche un'installazione sonora concepita dagli artisti Alberto Massari e Angelo Petronella. Un dispositivo elettroacustico appositamente progettato, capace di generare diverse tipologie di suono anche grazie all’intervento diretto dei visitatori.
Nicola Maria Martino (Lesina, 1946) è senza dubbio uno dei più coerenti pittori del panorama italiano. Da lungo tempo, infatti, porta avanti la sua particolare ricerca - riservata e tenace - sulle radici stesse dell’espressione pittorica.
Intellettuale raffinato, cosmopolita e signorile, Martino è uomo di vasti orizzonti geografici e letterari. Preferibil-mente rivolto al Sud-Est mediterraneo, il suo è un immaginario decisamente mitico. Non c’è solo la narrazione epica delle stirpi e della tradizione eroica classica, ma anche quella - più umbratile e sofferta - dell’esperienza personale. Senza mai concessioni al compiacimento autobiografico, le sue sono spesso opere rigenerative di eventi, luoghi, emozioni vissute. Ma c’è pure l’ironia sorniona a far da correttivo alla malinconia, e lo sberleffo proto-avanguardista a stemperare le tematiche crepuscolari, anche quelle dall’apparenza più fané.
I suoi quadri, dalla tonalità apollinea e squillante, hanno la sorprendete capacità di mettere in equilibrio figura e astrazione, racconto e percezione sensoriale assoluta. Il magistero del colore e la disinvolta armonia delle sue composizioni, tuttavia, sono il frutto di una pratica riflessiva oltre che di virtuosismo manifatturiero. Martino, con estrema lucidità, continua infatti a interrogare il medium pittorico e la sua stessa collocazione nell’attuale momento storico. Non solo il funzionamento interno, la grammatica del segno colorato, ma anche la sua funzione culturale nella complessità odierna. Non esiste una risposta né, tanto meno, una posizione universale. Nicola Maria Martino rinnega ogni approccio dogmatico e ideologico. Dipingere, per lui, non è solo un atto tecnico, ma una condizione esistenziale; è una modalità interpretativa del proprio posto nel mondo.
All'interno della cappella del Palazzo Lucarini Contemporary, sarà visibile anche un'installazione sonora concepita dagli artisti Alberto Massari e Angelo Petronella. Un dispositivo elettroacustico appositamente progettato, capace di generare diverse tipologie di suono anche grazie all’intervento diretto dei visitatori.
19
ottobre 2024
Nicola Maria Martio – Meridianno della malinconia
Dal 19 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
arte contemporanea
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
dal venerdì alla domenica dalle 15.30-18;30
Vernissage
19 Ottobre 2024, 12:00
Sito web
Ufficio stampa
Palazzo Lucarini Press
Autore
Curatore
Progetto grafico
Patrocini