06 novembre 2024

L’artista Wael Shawky è stato nominato direttore delle residenze Fire Station per Qatar Museums

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L'artista Wael Shawky è il nuovo direttore artistico della Fire Station di Doha, spazio di residenze di Qatar Museums per sostenere e formare giovani artisti del Medio Oriente

L’importante artista egiziano Wael Shawky, molto noto anche in Italia, è stato nominato come primo direttore artistico del programma di residenze artistiche di Creative Hub Fire Station promosso da Qatar Museums, l’ente che sovrintende i principali musei del Paese. Nel suo nuovo ruolo, Shawky supervisionerà l’organizzazione del programma che, fino a oggi, ha supportato il lavoro di quasi un centinaio di artisti emergenti del Qatar e della sua regione.

Istituito nel 2015 e situato in una caserma dei pompieri riconvertita dall’architetto qatariota Ibrahim Mohamed Jaidah, il programma di residenze della Fire Station è stato pensato per promuovere la scena artistica e la comunità creativa del Paese, consentendo ai giovani autori di coltivare il proprio talento attraverso supporto alla produzione, consulenza curatoriale e tutoraggio di esperti. Negli ultimi sei anni, il programma ha accolto 92 artisti provenienti da varie zone della regione e ha ampliato la sua durata, originariamente di nove mesi, per includere un periodo di tre mesi presso la prestigiosa Cité Internationale des Art di Parigi e presso lo Studio 209 di New York NY.

«Nella mia idea, non c’è separazione tra il perseguire la mia pratica artistica e la promozione della prossima generazione di artisti arabi», ha dichiarato Shawky, che prevede di trasformare la Fire Station in una piattaforma per programmi educativi a partire da settembre 2025. «Viviamo in un momento che richiede urgentemente creatività. Ecco perché ho fondato MASS Alexandria, la mia scuola d’arte indipendente e senza scopo di lucro in Egitto, ed è per questo che sono stato così entusiasta della Fire Station Artist in Residence, seguendo il suo lavoro fin dai primi giorni e constatando il suo notevole impatto sulla artisti e il loro pubblico», ha continuato l’artista, che ha rappresentato l’Egitto alla Biennale d’Arte di Venezia del 2024, con un progetto apprezzatissimo dalla critica e dal pubblico.

Wael Shawky

Nato ad Alessandria d’Egitto, nel 1971, Wael Shawky attualmente lavora tra l’Egitto e Filadelfia. La sua ricerca è ampiamente conosciuta e spazia tra film, performance e installazioni, con un focus sulla capacità narrativa e interpretativa dell’arte. Ha esposto in mostre personali presso istituzioni come la Tate Modern e la Serpentine Gallery di Londra, la Kunsthaus Bregenz in Germania, il MoMA PS1 di New York e il Castello di Rivoli, in Italia.

Oltre alla 60ma Biennale d’Arte di Venezia, dove ha presentato Drama 1882 un’opera video incentrata sulla storia della rivoluzione nazionalista degli Urabi in Egitto contro il dominio imperiale, Wael Shawky ha partecipato a importanti mostre internazionali tra cui la 14ma Biennale di Istanbul (2015), l’11a Biennale di Sharjah (2013), Documenta 13 (2012), la nona Biennale di Gwangju (2012) e SITE Santa Fe (2008).

Nel 2010 ha fondato MASS Alexandria, uno spazio di 440 metri quadrati nel seminterrato di un edificio residenziale nel quartiere di East Alexandrian a Miami, per offrire un’opportunità di studio e apprendimento agli artisti egiziani.

Wael Shawky, Drama 1882, Padiglione Egitto, Biennale d’Arte di Venezia, 2024

«Wael Shawky è ampiamente ammirato come uno degli artisti più interessanti sulla scena internazionale odierna, nonché uno studioso ed educatore con un profondo impegno nel coltivare la generazione più giovane», ha dichiarato Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, Presidentessa dei Musei del Qatar, nonché sorella dell’attuale emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani. «Nella nuova posizione di Direttore Artistico, si baserà sul successo già consolidato di Fire Station: Artist in Residence e contribuirà a portare l’istituzione a uno step successivo, contribuendo fortemente al lavoro di Qatar Museums nella promozione del talento e nello sviluppo delle industrie creative qui e in tutta la nostra regione».

Diretta dal fotografo Khalifa Al Obaidly, la Fire Station comprende ampi spazi studio, un teatro, un ristorante caffetteria molto frequentato, una libreria, un negozio di forniture d’arte e spazi espositivi per mostre di artisti locali e internazionali. Nella sua sede, all’interno dell’ampia Garage Gallery, ha anche ospitato mostre di livello mondiale organizzate da Qatar Museums, di artisti come Pipilotti Rist, Virgil Abloh, KAWS – quest’ultima a cura di Germano CelantKazimir Malevich, Ai Weiwei.

 

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