La rivoluzione dell’arte operata tra fine Ottocento e inizio Novecento è contemporaneamente sintomo e conseguenza della ricerca di un nuovo senso dell’io e della costruzione di una nuova concezione del mondo, le cui prime avvisaglie possono essere rintracciate nell’arte di Goya, primo vero artista dalla sensibilità moderna per la sua capacità di indagare e scandagliare l’animo umano. La mostra intende ripercorrere il viaggio di profonda revisione del sé e della rappresentazione dell’uomo e della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, passando attraverso le poco conosciute grafiche degli Impressionisti, che anche attraverso il linguaggio del bianco e nero hanno tentato di rendere la mutevolezza della luce, sino ad arrivare all’Espressionismo, al Surrealismo, a Picasso e al suo segno così comunicativo nella pura essenzialità delle forme.

In mostra, a fianco di oltre cento opere degli artisti più importanti del ‘900, saranno esposte anche diverse pubblicazioni grazie alle quali si diffusero più rapidamente le nuove stampe: veri e propri libri d’artista, come quelli realizzati da Matisse, a testimoniare come le avanguardie utilizzarono la comunicazione di massa per affermarsi nell’immaginario collettivo.

Un’esposizione che attraverso l’analisi delle opere di alcuni tra gli artisti più importanti degli ultimi due secoli ripercorre fondamentali tappe della storia dell’umanità, che hanno trasformato la concezione del mestiere dell’artista e le finalità dell’arte stessa, portandola da una dimensione accademica ad una più intima e personale, che fa sì che ancora oggi queste opere appaiano ai nostri occhi così contemporanee e vicine alla nostra sensibilità.

Collateralmente alla mostra, si svolgeranno due eventi di approfondimento:

1. La cultura del Novecento: 5 appuntamenti per approfondire il contesto artistico, storico e sociale delle avanguardie
2. Visite guidate alla mostra: La rivoluzione del segno