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Linda Grittini – Le vertigini del mondo
L’oggetto intenzionale dell’opera di questa interessante artista è il reale ormai straniato, con esso e in esso ella ritrova il suo mondo con segni e vertigini.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Biagio Battaglia, Andy Ceausu, Vito Chiarello, Alessandro Di Vicino Gaudio, Sergio Gimelli, Linda Grittini.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Da poco Linda Grittini ha vinto il Premium International Florence Seven Stars 2024 per la Grafica con questa motivazione: “Per la spiccata capacità di travasare nell’arte, una vivace una cultura, attenta e creativa espressività, con magistrale linguaggio. Fogli preziosi i suoi in cui travasa il mondo con simboli e storia esistenziale, campionando e focalizzando visivamente capitoli importanti dell’arte contemporanea. Brilla con forza e maestria, delicatezza e tecniche espressive, il racconto grafico di Linda Grittini, che nel suo studio ormai conosciuto nel mondo intero, scrive con segni e macchie la storia del presente, facendo transitare l’accademia nella modernità”. E’ stato questo non solo il suo capitolo di lavoro, altri hanno trovato accensione singolare perché innervati con la storia artistica internazionale. Prezioso il capitolo delle ricette con le quali Linda Grittini rende omaggio ad intellettuali ed artisti di chiara fama, l’ha fatto con Keith Allen Haring pittore e writer statunitense fino alla poetessa Alda Merini, cimentandosi tra ricette, piatti e food. Recente il capitolo degli “universi” che da una parte rimanda all’action painting che porta alle opere astratte, guardando a Willem de Kooning, Franz Kline e Mark Rothko, per esprimere la visione del mondo con pennellate veloci e gestuali; dall’altro, per quella vertigine che ruota dal centro del dipinto e che muove per accensione creativa e mentale, rimandando al nome di Emilio Vedova.; nel suo caso si legge uno schermo interiore, più personale, più emotivo, più fantastico, più ossessivo, E' come se l'io dell'artista si riversasse completamente sopra il quadro, è il dipinto stesso che comanda, come il fuoco in un rito sciamanico. Anche il suo modo di fare action painting non mostra né esprime una realtà oggettiva o soggettiva, ma libera una tensione che in grande quantità si è accumulata nell’artista. È azione non ideata e non progettata nei modi di esecuzione e negli effetti finali. Ella esprime il malessere
dell'artista in una società del benessere dove tutto è progettato; è una reazione violenta dell’artista-intellettuale contro l’artista-tecnico. Ecco cosa diceva il grande J. Pollock: quando sono "dentro" i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di "presa di coscienza" mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti o di rovinare l'immagine, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire. È solo quando mi capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso e scadente”. Nel capitolo degli “universi” le opere hanno in sé una condizione strabica, folle, mostrano una condizione naturale, allucinatoria, post-iconica, esse si mostrano esattamente come un’immagine mentale rispetto all’oggetto. L’oggetto intenzionale dell’opera è il reale ormai straniato, con esso e in esso Linda Grittini ritrova il suo mondo con segni e vertigini”.
Biografia dell’Artista
Linda Grittini nasce in un ambiente che sembra proprio essere il suo elemento. Fin da piccola infatti, frequenta il laboratorio paterno, all’epoca Stamperia d’arte L’incisione di Corbetta, e decide che tutto ciò le piace molto. Non ha alcun dubbio di voler imparare al più presto ad incidere lastre, disegnare su pietre, spremere colori dai telai serigrafici. Inizia così la sua avventura e si diploma in Pittura all’Accademia di Brera di Milano, di cui è originaria. Diventa poi assistente di laboratorio nella stamperia d’arte di famiglia imparando e partecipando a realizzare stampe di artisti storici e provenienti da tutto il Mondo. Naturalmente attratta dal magnetismo empirico della calcografia, potenzia le esperienze frequentando molti corsi di incisione con docenti e studenti internazionali. Passando dalla classica acquaforte esplora tecniche più innovative e sperimentali per manipolare la materia, come la luce del sole. Durante il percorso elabora e sviluppa, insieme al padre, una personale pratica artistica, definita Cracker Art, che permette di sviluppare le immagini dei clienti personalizzandole in modo eclettico, fresco e contemporaneo, con una nota glamour. Accidentalmente, un giorno scopre la tecnica detta fluid-paint e le si apre un mondo. La battaglia chimica in cui i colori si fondono e si scontrano contendendosi il proprio spazio è un’attrazione fatale per lei. Comincia così una collezione di opere ed oggetti caratterizzati da macchie di colore fluido. Le esperienze variegate le consentono di esprimersi spaziando dal disegno a mano libera, alla grafica digitale servendosi poi della serigrafia per creare ricette illustrate, che diventeranno edizioni a tiratura limitata, mobili o accessori originali. Perché -osserva- “La vita è un complesso di nervi e di fibre e di cellule lentamente formate, ove il pensiero si cela e la passione sogna i suoi sogni.” (O.W.) Nel 2024 a Firenze vince il Premium International Florence Seven Stars per la Grafica. Nel luglio 2024 tiene a Milano la mostra dal titolo “Arte e Cucina e Cucina ad Arte. Omaggio ad Alda Merini” che rientra in un progetto artistico internazionale, “CAPOLINEA FRISA’“. Nel novembre 2024 è l’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, a campionare una mostra personale dal titolo “Le vertigini del mondo” al Plus Florence di Firenze nel Progetto “Scenari”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Da poco Linda Grittini ha vinto il Premium International Florence Seven Stars 2024 per la Grafica con questa motivazione: “Per la spiccata capacità di travasare nell’arte, una vivace una cultura, attenta e creativa espressività, con magistrale linguaggio. Fogli preziosi i suoi in cui travasa il mondo con simboli e storia esistenziale, campionando e focalizzando visivamente capitoli importanti dell’arte contemporanea. Brilla con forza e maestria, delicatezza e tecniche espressive, il racconto grafico di Linda Grittini, che nel suo studio ormai conosciuto nel mondo intero, scrive con segni e macchie la storia del presente, facendo transitare l’accademia nella modernità”. E’ stato questo non solo il suo capitolo di lavoro, altri hanno trovato accensione singolare perché innervati con la storia artistica internazionale. Prezioso il capitolo delle ricette con le quali Linda Grittini rende omaggio ad intellettuali ed artisti di chiara fama, l’ha fatto con Keith Allen Haring pittore e writer statunitense fino alla poetessa Alda Merini, cimentandosi tra ricette, piatti e food. Recente il capitolo degli “universi” che da una parte rimanda all’action painting che porta alle opere astratte, guardando a Willem de Kooning, Franz Kline e Mark Rothko, per esprimere la visione del mondo con pennellate veloci e gestuali; dall’altro, per quella vertigine che ruota dal centro del dipinto e che muove per accensione creativa e mentale, rimandando al nome di Emilio Vedova.; nel suo caso si legge uno schermo interiore, più personale, più emotivo, più fantastico, più ossessivo, E' come se l'io dell'artista si riversasse completamente sopra il quadro, è il dipinto stesso che comanda, come il fuoco in un rito sciamanico. Anche il suo modo di fare action painting non mostra né esprime una realtà oggettiva o soggettiva, ma libera una tensione che in grande quantità si è accumulata nell’artista. È azione non ideata e non progettata nei modi di esecuzione e negli effetti finali. Ella esprime il malessere
dell'artista in una società del benessere dove tutto è progettato; è una reazione violenta dell’artista-intellettuale contro l’artista-tecnico. Ecco cosa diceva il grande J. Pollock: quando sono "dentro" i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di "presa di coscienza" mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti o di rovinare l'immagine, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire. È solo quando mi capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso e scadente”. Nel capitolo degli “universi” le opere hanno in sé una condizione strabica, folle, mostrano una condizione naturale, allucinatoria, post-iconica, esse si mostrano esattamente come un’immagine mentale rispetto all’oggetto. L’oggetto intenzionale dell’opera è il reale ormai straniato, con esso e in esso Linda Grittini ritrova il suo mondo con segni e vertigini”.
Biografia dell’Artista
Linda Grittini nasce in un ambiente che sembra proprio essere il suo elemento. Fin da piccola infatti, frequenta il laboratorio paterno, all’epoca Stamperia d’arte L’incisione di Corbetta, e decide che tutto ciò le piace molto. Non ha alcun dubbio di voler imparare al più presto ad incidere lastre, disegnare su pietre, spremere colori dai telai serigrafici. Inizia così la sua avventura e si diploma in Pittura all’Accademia di Brera di Milano, di cui è originaria. Diventa poi assistente di laboratorio nella stamperia d’arte di famiglia imparando e partecipando a realizzare stampe di artisti storici e provenienti da tutto il Mondo. Naturalmente attratta dal magnetismo empirico della calcografia, potenzia le esperienze frequentando molti corsi di incisione con docenti e studenti internazionali. Passando dalla classica acquaforte esplora tecniche più innovative e sperimentali per manipolare la materia, come la luce del sole. Durante il percorso elabora e sviluppa, insieme al padre, una personale pratica artistica, definita Cracker Art, che permette di sviluppare le immagini dei clienti personalizzandole in modo eclettico, fresco e contemporaneo, con una nota glamour. Accidentalmente, un giorno scopre la tecnica detta fluid-paint e le si apre un mondo. La battaglia chimica in cui i colori si fondono e si scontrano contendendosi il proprio spazio è un’attrazione fatale per lei. Comincia così una collezione di opere ed oggetti caratterizzati da macchie di colore fluido. Le esperienze variegate le consentono di esprimersi spaziando dal disegno a mano libera, alla grafica digitale servendosi poi della serigrafia per creare ricette illustrate, che diventeranno edizioni a tiratura limitata, mobili o accessori originali. Perché -osserva- “La vita è un complesso di nervi e di fibre e di cellule lentamente formate, ove il pensiero si cela e la passione sogna i suoi sogni.” (O.W.) Nel 2024 a Firenze vince il Premium International Florence Seven Stars per la Grafica. Nel luglio 2024 tiene a Milano la mostra dal titolo “Arte e Cucina e Cucina ad Arte. Omaggio ad Alda Merini” che rientra in un progetto artistico internazionale, “CAPOLINEA FRISA’“. Nel novembre 2024 è l’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, a campionare una mostra personale dal titolo “Le vertigini del mondo” al Plus Florence di Firenze nel Progetto “Scenari”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
23
novembre 2024
Linda Grittini – Le vertigini del mondo
Dal 23 novembre 2024 al 10 aprile 2025
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
23 Novembre 2024, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini