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Social oltre i muri: 500 artisti creano la monumentale opera collettiva Roses for Carrara
Progetti e iniziative
Nato da un’idea condivisa sui social, questo mosaico murale, situato nel cuore della città in Via del Cavatore, è un’opera collettiva e corale che ha preso forma in tre anni di lavoro, coinvolgendo oltre 500 artisti provenienti da ogni parte del mondo: ogni artista ha contribuito con la realizzazione di una rosa unica e diversa che va a comporre un giardino ideale. L’ambizioso progetto, nato dalla visione creativa degli artisti Suzanne Spahi ed Enzo Tinarelli, è stato reso possibile grazie al supporto dell’Associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara Onlus e della Fondazione Marmo Ente Filantropico ETS, nata nel 2017 grazie all’impegno di un gruppo di imprenditori del settore lapideo per lo sviluppo dell’area di Carrara e il benessere della sua comunità.
Il mosaico, realizzato sulla facciata esterna della Cassa Edile di Massa-Carrara, ha trasformato un semplice muro urbano in una vibrante tela collettiva che unisce visivamente e simbolicamente culture diverse. È un’opera che diventa catarsi, in grado di resistere alla parte più meschina dell’essere umano, trasformando bruttezza e dolore in bellezza condivisa. La storia ci insegna che, abbattuto un muro, ne sorge sempre un altro, più grande e più lungo, perché, come cantava Fossati nel 1983, il problema è che abbiamo “nella testa un maledetto muro”.
Così, Roses for Carrara non è solo una decorazione: è un intervento significativo di rigenerazione urbana, capace di trasformare uno spazio pubblico in un luogo di riflessione e condivisione artistica. Qui, ciascun artista offre il proprio genio creativo senza arroganza, con una visione di comunità, per dare vita a qualcosa di nuovo e diverso. L’opera sarà ufficialmente inaugurata sabato 30 novembre 2024, alle ore 11, presso Palazzo Cucchiari.
Roses for Carrara: l’origine del progetto
Il progetto ha preso vita nel gennaio 2021, nato da un’idea della mosaicista canadese Suzanne Spahi, residente a Carrara, e del professor Enzo Tinarelli dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ispirati dalle suggestive vedute delle montagne carraresi durante le loro passeggiate quotidiane, i due artisti hanno sognato un’opera capace di riunire artisti di ogni provenienza, in una celebrazione della bellezza e della solidarietà. L’idea, condivisa inizialmente sui social, ha rapidamente raccolto consensi e adesioni, trasformandosi in un simbolo di rigenerazione urbana e di connessione artistica globale. Per posare le 530 rose, il team ha affrontato non poche sfide. Alcuni mosaici richiedevano adattamenti tecnici e lunghe ore di lavoro.
Spahi ha raccontato con emozione le fasi finali dell’installazione: “Abbiamo ricevuto molte rose complesse, che hanno richiesto aggiustamenti e modifiche. Alcune purtroppo non è stato possibile montarle. Stiamo lavorando duramente da 37 giorni consecutivi, ed è incredibile quanto sia stimolante vedere il progetto prendere forma definitiva.” Il tutto guidato e documentato da una pagina su facebook, vero motore del progetto.
Gli artisti coinvolti
530 artisti da Francia, Germania, Stati Uniti, Azerbaigian e molti altri Paesi hanno aderito con entusiasmo, inviando mosaici di rose realizzati in stili e materiali diversi. Tra questi spiccano nomi come Regine Gourdel, Thierry Prieom, Helga Dangel, Patrick Ronzat, Charlotte Bartkowiak, Maria Rosaria De Angelis, Kyoko Yamamoto, Loredana Vatteroni Staddeland e Gunel Rzayeva. Numerosi anche gli ex studenti dell’Accademia, sostenitori, amici degli ideatori e semplici appassionati che hanno inviato la loro rosa e hanno deciso di partecipare di persona, mossi dal desiderio di offrire il proprio sostegno a Carrara.
L’ultima rosa
A completare il mosaico, il 9 novembre è stata posata l’ultima rosa, simbolo di speranza e armonia, scolpita in marmo bianco da Luciano Massari, ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Questo omaggio alla città e alla sua antica tradizione artistica suggella un’opera corale, dedicata alla comunità e alla sua rinascita estetica e culturale. L’ultima rosa nelle intenzioni dell’autore rappresenta, infatti, un invito a comprendere appieno il carattere collettivo del progetto, per il quale diversi artisti hanno scelto di reinterpretare il tema della rosa, adattando e persino trasformando i propri codici estetici.
Così il Professor Massari ha commentato il suo contributo a “Roses for Carrara”: “Il progetto è affascinante e ambizioso, soprattutto per il suo carattere partecipativo. Per questo motivo, non mi sono sottratto nemmeno alla sfida di rappresentare una rosa reale, pur essendo distante dal mio percorso artistico, solitamente caratterizzato da un approccio che unisce intimismo e astrazione. Credo fermamente che ognuno di noi debba fare la propria parte!”
Cosa rimarrà di Roses for Carrara
Ogni rosa è stata catalogata con cura e dotata di un chip di tracciabilità, installato da Claudio Morelli di Apuana SB, che permette ai visitatori di accedere online alle informazioni relative a ciascun artista, il luogo di creazione e la storia della singola rosa.