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Fondazione Maria Cristina Carlini: a Milano, un nuovo spazio per la scultura
Progetti e iniziative
di redazione
Con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la scultura contemporanea, La Fondazione Maria Cristina Carlini apre le porte a Milano, sotto la direzione scientifica del critico e storico dell’arte Flaminio Gualdoni. Situata in via Savona 97, a Milano, in un quartiere denso di storia industriale e oggi fulcro di attività culturali, la Fondazione si propone come un luogo di incontro, studio e conservazione dedicato alla valorizzazione della lunga carriera artistica di Maria Cristina Carlini. L’inaugurazione dello sede della Fondazione Maria Cristina Carlini si terrà il 22 gennaio 2025, dalle ore 18.
Fondazione Carlini: a Milano, un archivio che guarda al futuro
La Fondazione custodisce un archivio in continuo aggiornamento, che documenta oltre 50 anni di attività della scultrice. Cataloghi, documentari e testimonianze video offrono agli studiosi e ai visitatori uno sguardo approfondito sulla poetica dell’artista, in cui si intrecciano natura, memoria e sperimentazione materica.
La sede, concepita come un luogo multifunzionale, ospita le opere dell’artista sia all’interno che nel giardino esterno, integrandole in un contesto che favorisce il dialogo tra pubblico e arte. Il programma della Fondazione include mostre temporanee, conferenze ed eventi culturali, pensati per stimolare il confronto e ampliare la comprensione della scultura contemporanea. Infatti, la nuova sede della Fondazione Maria Cristina Carlini punta a diventare un laboratorio culturale aperto al dialogo con le istituzioni e gli artisti emergenti. Attraverso le sue iniziative, la Fondazione inviterà a riflettere sull’importanza della scultura come linguaggio vivo e potente.
«La Fondazione Maria Cristina Carlini, ora, veste le sue opere del discorso necessario per comprenderle appieno», ha dichiarato Gualdoni. «È un luogo fisico, collocato assai opportunamente vicino all’officina in cui l’artista concepisce e opera, in cui sono ordinatamente conservati tutti i documenti relativi al lavoro, resi consultabili al pubblico di studiosi, appassionati, semplici curiosi, a fianco della bibliografia più generale relativa alla cultura del suo tempo e ai rapporti che con il proprio tempo Carlini ha intrattenuto. Ed è un luogo digitale in cui la mole ormai vastissima delle sue sculture è documentata partitamente, frutto di un lavoro puntuale e certosino di identificazione, ricostruzione, inquadramento di ogni singolo passaggio».
Maria Cristina Carlini, dalle origini alla scena internazionale
Nata a Varese il 13 dicembre 1942, Maria Cristina Carlini vive e lavora a Milano, in un grande studio situato nei pressi della sede della Fondazione e che, nel 2023, in occasione della 19ma Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, ha aperto eccezionalmente al pubblico. Inizia il suo percorso artistico negli anni Settanta a Palo Alto, in California, dove si avvicina alla ceramica e alla corrente artistica del New Ceramics. Successivamente, amplia il suo linguaggio espressivo utilizzando materiali come grès, ferro, acciaio corten e legno di recupero, utilizzati per esplorare tematiche che spaziano dall’identità individuale alla memoria collettiva, con un costante richiamo agli elementi naturali. Le sculture di Carlini, in particolare quelle monumentali, dialogano con lo spazio circostante, creando un equilibrio sottile tra leggerezza e potenza.
Le sue opere, spesso di grandi dimensioni, sono presenti in Europa, America e Asia, e nel 2014 è stata la prima artista contemporanea a esporre nella Città Proibita di Pechino. A Milano, nei pressi della Fondazione, in Piazza Berlinguer, è possibile ammirare Obelisco, una scultura monumentale in corten e legno di recupero, donata dall’artista alla città nel 2024. L’opera era stata presentata durante la Milano Design Week 2016 presso Superstudio Più.