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La banana più costosa al mondo non poteva che essere quella di Maurizio Cattelan: la sua famosissima e già iconica Comedian, presentata per la prima volta dalla galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach 2019, è stata battuta da Sotheby’s New York nella serata del 20 novembre, per 6,2 milioni di dollari, commissioni comprese, superando di gran lunga la stima pre-asta di 1-1,5 milioni di dollari. La vendita ha visto la partecipazione di sette offerenti ma ad aggiudicarsi la banana attaccata alla parete con il nastro adesivo argentato è stato da Justin Sun, imprenditore cinese e fondatore della piattaforma di criptovalute Tron. L’asta è durata di circa 10 minuti, con offerte provenienti online, per telefono e in sala.
Qualcuno lo ricorderà per la storica asta dell’NFT Everydays: the First 5000 Days di Beeple, venduta da Christie’s per l’astronomica cifra di 69,3 milioni di dollari. In quell’occasione, l’opera venne acquistata da Metakovan, co-fondatore del fondo NFT Metapurse, soffiandola a Sun per un click di differenza. In un’asta di Sotheby’s Londra, l’ambizioso imprenditore riuscì ad acquistare, invece, due icone dell’arte del XX secolo: Femme nue couchée au collier (1932) di Pablo Picasso e Three Self Portraits (1986) di Andy Warhol, per un costo complessivo di ben 22 milioni di dollari: 20 per il dipinto del maestro spagnolo e 2 per il trittico dell’icona della Pop Art.
«Sono entusiasta di annunciare che ho acquisito con successo l’opera iconica di Maurizio Cattelan Comedian. Non si tratta di una semplice opera d’arte ma di un fenomeno culturale che unisce i mondi dell’arte, dei meme e della comunità delle criptovalute», ha dichiarato Justin Sun in un comunicato. «Credo che quest’opera ispirerà ulteriori riflessioni e discussioni in futuro e diventerà parte della storia. Sono onorato di essere l’orgoglioso proprietario di quest’opera iconica e mi auguro che possa suscitare ulteriore ispirazione e impatto per gli appassionati d’arte di tutto il mondo. Inoltre, nei prossimi giorni», ha continuato Sun che, a 30 anni, è stato anche eletto Primo Ministro di Liberland, una micronazione al confine tra la Croazia e la Serbia, autoproclamata dal politico e attivista ceco Vít Jedlička.
Insomma, il gusto per la provocazione non manca al ricco imprenditore che, infatti, ha annunciato la prossima mossa: «Mangerò personalmente la banana come parte di questa esperienza artistica unica, onorando il suo posto sia nella storia dell’arte che nella cultura popolare». Tuttavia, Sun non è stato il primo a mangiare la banana: ci aveva già pensato il compianto artista David Datuna durante la presentazione ad Art Basel, quando l’opera di Maurizio Cattelan, visitatissima allo stand e virale sul web, fu venduta per la prima volta a 120mila dollari. La banana originale, acquistata in un supermercato locale per pochi centesimi, fu sostituita più volte durante l’esposizione, evidenziando la natura effimera e concettuale del lavoro.
Una delle edizioni dell’opera è stata donata al Solomon R. Guggenheim Museum di New York da un collezionista anonimo. L’esemplare venduto da Sotheby’s fa parte di un’edizione di tre copie più due prove d’artista. Prima della vendita record, “Comedian” è stata esposta in diverse città del mondo, tra cui Dubai, Taipei, Londra, Parigi, Tokyo e Hong Kong, attirando migliaia di visitatori e continuando a stimolare accese discussioni sul ruolo dell’arte nella società contemporanea.
«Per me Comedian non era uno scherzo, ma un commento sincero e una riflessione su ciò che apprezziamo. Nelle fiere d’arte regnano la velocità e il business, quindi l’ho vista così: se dovevo essere presente a una fiera, potevo vendere una banana come gli altri vendono i loro quadri. Potevo giocare all’interno del sistema, ma con le mie regole», spiegava Cattelan nel 2019. L’artista originario di Padova, classe 1960, era tornato giusto pochi mesi fa, a maggio, a esporre in galleria, dopo più di 20 anni, proprio a New York, “esordendo” da Larry Gagosian con una mostra che, tanto per cambiare, aveva fatto discutere.
«Comedian di Cattelan riguarda le condizioni che caratterizzano la nostra comprensione di ciò che rende qualcosa arte – e una di queste condizioni è il valore», ha commentato David Galperin, Sotheby’s Head of Contemporary Art, Americas. «Quindi, quando abbiamo preso in vendita quest’opera, una delle grandi questioni che abbiamo dovuto affrontare è stata quella di come valutarla. Per me la domanda è più specifica: come valutare quella che, almeno per me, è una delle idee più brillanti della storia dell’arte concettuale. E quale posto migliore per porre questa domanda se non la nostra sala di vendita? La risposta è stata un clamoroso 6,2 milioni di dollari».