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SPAZIO TOTALE: Parte II. L’arte nella sua forma più pura – da Piero Manzoni a Heinz Mack
Cortesi Gallery presenta a Milano una nuova tappa della mostra SPAZIO TOTALE, esplorando le avanguardie europee del secondo Novecento. L’esposizione amplia il focus oltre il monocromo bianco di Lugano, ruotando attorno alle esperienze artistiche di Azimuth in dialogo con il più ampio movimento ZERO.
Comunicato stampa
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Dopo il successo della mostra SPAZIO TOTALE presso lo spazio di Lugano, Cortesi Gallery è lieta di presentare un nuovo capitolo di questo percorso che attraversa le principali avanguardie artistiche della seconda metà del Novecento in Europa. La mostra, allestita per questa occasione a Milano, celebra l’arte come forma di consapevolezza e come indagine profonda di concetti, spingendosi oltre il rigore del monocromo bianco che caratterizzava l’esposizione luganese.
L’obiettivo di questa seconda tappa è quello di affiancare agli artisti precedentemente esposti, una nuova selezione di opere, che ruotano attorno alle esperienze artistiche di Azimuth in dialogo con il più ampio movimento ZERO.
Azimuth, fondata nel 1959 come rivista d’avanguardia da Piero Manzoni ed Enrico Castellani e successivamente sviluppata nell’omonima galleria d’arte – Azimut -, offrì alla scena creativa milanese un punto di ritrovo per riflettere sulla possibilità di un’arte sperimentale, intesa tanto sul piano tecnico-materiale quanto su quello estetico-concettuale. Intorno a queste due figure di spicco, di cui in mostra sono esposti importanti lavori, si riunirono un nutrito gruppo di artisti e di critici che condividevano lo stesso spirito di rivoluzione. Tra gli italiani vale la pena citare Vincenzo Agnetti presente in mostra con due opere concettuali degli anni 70 e tra i protagonisti internazionali ricordiamo Heinz Mack, fondatore del gruppo ZERO, che fin dall’inizio del suo percorso artistico trova stretta corrispondenza con le idee avanguardistiche della cerchia milanese.
La mostra porta in scena una generazione di artisti che mirano a liberare la pittura dalla narrazione e dalla figurazione, spesso esplorando materiali non convenzionali presi in prestito dal mondo industriale. In questo contesto, Heinz Mack predilige l’alluminio, Günther Uecker i chiodi e Gianni Colombo il polistirolo. È inoltre interessante notare come anche la scultura non rimanga indifferente alle scelte di materiali nuovi e avanguardistici, e così che troviamo Arnaldo Pomodoro a misurarsi con il fiberglass e Pietro Consagra con il ferro dipinto. Questo impulso espressivo si accompagna quindi all’esigenza di riconnettere l’arte alla realtà, attraverso scelte espressive autentiche e diversificate.
Differenziandosi dal primo capitolo di SPAZIO TOTALE, questo nuovo appuntamento approfondisce alcuni elementi comuni che, pur condivisi, si manifestano in forme uniche e distintive in ognuna delle personalità coinvolte. Da qui l’adozione di strutture ortogonali come fattore anti-compositivo, la dinamica della vibrazione e del movimento come espansione spaziale dell’energia, e una luminosità imprescindibile, intesa come forza creativa in continua evoluzione.
SPAZIO TOTALE: Parte II va oltre il semplice censimento di artisti che hanno trovato nella purezza del monocromo la loro massima espressione, mettendo in luce un pensiero condiviso da un’intera generazione di artisti: non limitare le forme di espressione alla pura ed immediata rappresentazione, ma concentrarsi sui fenomeni che rendono possibile questa rappresentazione spesso intesa come assenza e pura analisi di concetti.
L’obiettivo di questa seconda tappa è quello di affiancare agli artisti precedentemente esposti, una nuova selezione di opere, che ruotano attorno alle esperienze artistiche di Azimuth in dialogo con il più ampio movimento ZERO.
Azimuth, fondata nel 1959 come rivista d’avanguardia da Piero Manzoni ed Enrico Castellani e successivamente sviluppata nell’omonima galleria d’arte – Azimut -, offrì alla scena creativa milanese un punto di ritrovo per riflettere sulla possibilità di un’arte sperimentale, intesa tanto sul piano tecnico-materiale quanto su quello estetico-concettuale. Intorno a queste due figure di spicco, di cui in mostra sono esposti importanti lavori, si riunirono un nutrito gruppo di artisti e di critici che condividevano lo stesso spirito di rivoluzione. Tra gli italiani vale la pena citare Vincenzo Agnetti presente in mostra con due opere concettuali degli anni 70 e tra i protagonisti internazionali ricordiamo Heinz Mack, fondatore del gruppo ZERO, che fin dall’inizio del suo percorso artistico trova stretta corrispondenza con le idee avanguardistiche della cerchia milanese.
La mostra porta in scena una generazione di artisti che mirano a liberare la pittura dalla narrazione e dalla figurazione, spesso esplorando materiali non convenzionali presi in prestito dal mondo industriale. In questo contesto, Heinz Mack predilige l’alluminio, Günther Uecker i chiodi e Gianni Colombo il polistirolo. È inoltre interessante notare come anche la scultura non rimanga indifferente alle scelte di materiali nuovi e avanguardistici, e così che troviamo Arnaldo Pomodoro a misurarsi con il fiberglass e Pietro Consagra con il ferro dipinto. Questo impulso espressivo si accompagna quindi all’esigenza di riconnettere l’arte alla realtà, attraverso scelte espressive autentiche e diversificate.
Differenziandosi dal primo capitolo di SPAZIO TOTALE, questo nuovo appuntamento approfondisce alcuni elementi comuni che, pur condivisi, si manifestano in forme uniche e distintive in ognuna delle personalità coinvolte. Da qui l’adozione di strutture ortogonali come fattore anti-compositivo, la dinamica della vibrazione e del movimento come espansione spaziale dell’energia, e una luminosità imprescindibile, intesa come forza creativa in continua evoluzione.
SPAZIO TOTALE: Parte II va oltre il semplice censimento di artisti che hanno trovato nella purezza del monocromo la loro massima espressione, mettendo in luce un pensiero condiviso da un’intera generazione di artisti: non limitare le forme di espressione alla pura ed immediata rappresentazione, ma concentrarsi sui fenomeni che rendono possibile questa rappresentazione spesso intesa come assenza e pura analisi di concetti.
28
novembre 2024
SPAZIO TOTALE: Parte II. L’arte nella sua forma più pura – da Piero Manzoni a Heinz Mack
Dal 28 novembre 2024 al 31 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
CORTESI GALLERY
Milano, Corso Di Porta Nuova, 46/b, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Nuova, 46/b, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì, 10:00 - 18:00
Vernissage
28 Novembre 2024, 18:00 - 20:30
Sito web
Autore