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Pitmarels – This Not
Ideatore di una tecnica inedita denominata Sticking Detach, Pitmarels pone materiali ordinari come gli adesivi ispirati al marchio Chiquita, in strumenti di approfondimento concettuale e rappresentazione estetica. This Not è un punto di svolta nella ricerca dell’artista e nella sua evoluzione.
Comunicato stampa
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THIS NOT
Mostra personale di Pitmarels
A cura di Alisia Viola
14 dicembre – 7 gennaio 2025
Galleria L2ARTE
Viale Libertà 2/B - Pavia
Pavia, dicembre 2024 – Dal 14 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025 arriva a Pavia alla Galleria L2ARTE in Viale Libertà 2/B la mostra This Not. La personale di Pitmarels, a cura di Alisia Viola, rappresenta un punto di svolta nella ricerca dell’artista, una mostra che svela con profondità ogni aspetto della sua poetica, rivelandone l’evoluzione concettuale e stilistica.
Pitmarels, ideatore di una tecnica inedita denominata Sticking Detach, pone gli adesivi al centro del suo linguaggio espressivo. Attraverso questa pratica, materiali ordinari e di uso quotidiano vengono trasformati in strumenti di approfondimento concettuale e rappresentazione estetica. Gli adesivi, ispirati a quelli del marchio Chiquita, acquisiscono un nuovo significato, passando dal mondo del consumo a una dimensione artistica densa di contenuti simbolici.
“Ho trasformato gli adesivi, attribuendo loro un’identità nuova, quasi opposta alla loro funzione originaria,” spiega Pitmarels. “Attraverso un intervento che sovverte il significato stesso dell’oggetto, li ho ridefiniti, elevandoli a elementi centrali del mio linguaggio artistico. Lo sticker diventa il mio pennello, il mio colore, la mia tela.”
Lo sticker non rappresenta unicamente il medium dell’artista, ma il motore stesso dell’opera. Migliaia di adesivi invadono la tela come tessere di un mosaico contemporaneo, conservando al contempo un valore autonomo e una propria capacità narrativa. In questa dimensione l’adesivo diventa un simbolo, un frammento che contribuisce a costruire l’identità dell’opera, mostrandosi allo spettatore come una sinfonia visiva, in cui il particolare dialoga continuamente con la coralità dell’insieme. Ogni adesivo racconta un aspetto specifico o aggiunge narrazioni inedite, creando un dialogo stratificato sempre diverso in base a chi osserva l’opera.
Il processo di applicazione, interamente manuale, richiama un lavoro di precisione quasi artigianale, evocando i grandi maestri del passato. Tuttavia, Pitmarels rivisita questa tradizione con uno sguardo contemporaneo, adattando il gesto alla società attuale e donando al suo linguaggio una singolarità che riflette le dinamiche del nostro tempo. Le migliaia di adesivi che popolano le sue opere non solo sfidano le convenzioni estetiche, ma rivelano anche nuove prospettive, trasformando ogni immagine in un luogo di riflessione sulla percezione, sull’identità e sul valore dell’apparenza.
Per la prima volta, Pitmarels costruisce un corpus di opere incentrato su un unico soggetto, la Venere di Botticelli, declinato attraverso variazioni di cromie, texture e riferimenti, in un’operazione che estremizza il concetto fondante del suo lavoro: la falsa apparenza.
La ricerca di Pitmarels trae ispirazione da momenti di osservazione quotidiana, in cui il banale si trasforma in un’opportunità di indagine e riflessione critica. "Un giorno, al supermercato, assistetti a una scena apparentemente banale ma densa di significato: una signora, notando il celebre bollino Chiquita applicato su una pera, manifestò un senso di disorientamento, quasi di sconcerto. Inizialmente, non attribuii particolare importanza all'episodio, ma successivamente mi trovai a riflettere su quanto accaduto. Quella reazione rivelava una verità profonda: la falsa apparenza permea ogni aspetto della nostra esistenza. In qualche modo, tutti noi, consapevolmente o meno, siamo al contempo soggetti ed espositori di questo concetto, che si intreccia in maniera inscindibile alla nostra quotidianità e al tessuto stesso delle nostre vite", afferma Pitmarels.
Il titolo dell’esposizione, This Not, che si traduce in Questo non è, è una provocazione consapevole e raffinata. Esso pone un primo quesito allo spettatore e al tempo stesso anticipa il tema centrale della mostra: ciò che appare non è mai ciò che realmente è.
La mostra si articola su tre livelli tematici principali: la falsa apparenza, la perdita di identità e il rapporto tra passato e presente. L’artista, partendo dalla creazione degli adesivi che costituiscono il fulcro della sua pratica, costruisce un linguaggio che unisce frammento e totalità. Ogni opera appare come un microcosmo, un racconto visivo che si colloca tra l’omaggio e la reinvenzione, tra il dialogo con la storia dell’arte e una riflessione critica sul presente.
Pitmarels, ispirandosi al passato ma innovando con la propria tecnica distintiva, riesce a creare un ponte solido tra le epoche. Le opere della collezione, pur richiamando l’estetica della ripetizione, decostruiscono questa stessa idea con un’attenzione estrema ai dettagli, che emergono solo a uno sguardo ravvicinato e attento. In questo senso, This Not diventa un campo di sperimentazione, in cui la falsa apparenza si traduce in un gioco sottile tra visibile e invisibile, tra ciò che sembra ripetitivo e ciò che invece è irripetibile.
“Ogni adesivo che compone ciascuna opera è il risultato di un processo creativo meticoloso e altamente strutturato, che attraversa diverse fasi: dalla progettazione digitale alla stampa, dall’asciugatura all’intaglio, fino alla posa manuale di ciascun elemento sulla superficie della tela. Questo percorso operativo, condotto con una dedizione quasi liturgica e un’attenzione maniacale al dettaglio, richiede tempi dilatati, talvolta mesi, esprimendo la complessità intellettuale e concettuale che anima la visione artistica dell’autore. Gli adesivi, dunque, non sono esclusivamente un frammento materiale, ma un contributo indispensabile alla costruzione di un linguaggio che fonde maestria tecnica e profondità estetica”, spiega la curatrice Alisia Viola.
All’interno di questo progetto espositivo, si dischiude l'intera ricerca di Pitmarels, un viaggio nella sua poetica più intima e complessa che, per la prima volta, si rivela in modo completo al pubblico. Un percorso che trascende la mera rappresentazione artistica, trasformandosi in un’esperienza immersiva, capace di disorientare e stupire al contempo.
Pitmarels sfida lo spettatore con un’esperienza che oscilla tra spaesamento visivo e profonda riflessione intellettuale. Le opere intrecciando frammenti della sua identità artistica, costruendo un dialogo intenso tra forma e contenuto, tra tecnica e significato. Questo approccio, volutamente strutturato per destabilizzare le certezze percettive, conduce chi osserva a superare la superficie per addentrarsi in una narrazione stratificata.
This Not offre una riflessione critica sul concetto stesso di arte, trasformando l’intero corpus espositivo in un manifesto di provocazione e di innovazione. Una mostra che non invita semplicemente a guardare, ma a scoprire, interrogarsi e, infine, lasciarsi trascinare nella complessità del suo universo creativo.
Ogni opera non è ciò che sembra al primo sguardo: ciò che appare ripetitivo rivela unicità, ciò che si percepisce uniforme nasconde un caleidoscopio di dettagli. La collezione accompagna così chi osserva a un confronto diretto con la realtà stratificata dell’opera e, per estensione, del mondo.
INFORMAZIONI MOSTRA
THIS NOT
Mostra personale di Pitmarels
A cura di Alisia Viola
14 dicembre 2024 – 7 gennaio 2025
Galleria L2ARTE
Viale Libertà 2/B – Pavia
Opening: sabato 14 dicembre ore 18.00
Orari: da mercoledì a sabato 11 - 19 / domenica 15.30 – 19
Ingresso gratuito
Mostra personale di Pitmarels
A cura di Alisia Viola
14 dicembre – 7 gennaio 2025
Galleria L2ARTE
Viale Libertà 2/B - Pavia
Pavia, dicembre 2024 – Dal 14 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025 arriva a Pavia alla Galleria L2ARTE in Viale Libertà 2/B la mostra This Not. La personale di Pitmarels, a cura di Alisia Viola, rappresenta un punto di svolta nella ricerca dell’artista, una mostra che svela con profondità ogni aspetto della sua poetica, rivelandone l’evoluzione concettuale e stilistica.
Pitmarels, ideatore di una tecnica inedita denominata Sticking Detach, pone gli adesivi al centro del suo linguaggio espressivo. Attraverso questa pratica, materiali ordinari e di uso quotidiano vengono trasformati in strumenti di approfondimento concettuale e rappresentazione estetica. Gli adesivi, ispirati a quelli del marchio Chiquita, acquisiscono un nuovo significato, passando dal mondo del consumo a una dimensione artistica densa di contenuti simbolici.
“Ho trasformato gli adesivi, attribuendo loro un’identità nuova, quasi opposta alla loro funzione originaria,” spiega Pitmarels. “Attraverso un intervento che sovverte il significato stesso dell’oggetto, li ho ridefiniti, elevandoli a elementi centrali del mio linguaggio artistico. Lo sticker diventa il mio pennello, il mio colore, la mia tela.”
Lo sticker non rappresenta unicamente il medium dell’artista, ma il motore stesso dell’opera. Migliaia di adesivi invadono la tela come tessere di un mosaico contemporaneo, conservando al contempo un valore autonomo e una propria capacità narrativa. In questa dimensione l’adesivo diventa un simbolo, un frammento che contribuisce a costruire l’identità dell’opera, mostrandosi allo spettatore come una sinfonia visiva, in cui il particolare dialoga continuamente con la coralità dell’insieme. Ogni adesivo racconta un aspetto specifico o aggiunge narrazioni inedite, creando un dialogo stratificato sempre diverso in base a chi osserva l’opera.
Il processo di applicazione, interamente manuale, richiama un lavoro di precisione quasi artigianale, evocando i grandi maestri del passato. Tuttavia, Pitmarels rivisita questa tradizione con uno sguardo contemporaneo, adattando il gesto alla società attuale e donando al suo linguaggio una singolarità che riflette le dinamiche del nostro tempo. Le migliaia di adesivi che popolano le sue opere non solo sfidano le convenzioni estetiche, ma rivelano anche nuove prospettive, trasformando ogni immagine in un luogo di riflessione sulla percezione, sull’identità e sul valore dell’apparenza.
Per la prima volta, Pitmarels costruisce un corpus di opere incentrato su un unico soggetto, la Venere di Botticelli, declinato attraverso variazioni di cromie, texture e riferimenti, in un’operazione che estremizza il concetto fondante del suo lavoro: la falsa apparenza.
La ricerca di Pitmarels trae ispirazione da momenti di osservazione quotidiana, in cui il banale si trasforma in un’opportunità di indagine e riflessione critica. "Un giorno, al supermercato, assistetti a una scena apparentemente banale ma densa di significato: una signora, notando il celebre bollino Chiquita applicato su una pera, manifestò un senso di disorientamento, quasi di sconcerto. Inizialmente, non attribuii particolare importanza all'episodio, ma successivamente mi trovai a riflettere su quanto accaduto. Quella reazione rivelava una verità profonda: la falsa apparenza permea ogni aspetto della nostra esistenza. In qualche modo, tutti noi, consapevolmente o meno, siamo al contempo soggetti ed espositori di questo concetto, che si intreccia in maniera inscindibile alla nostra quotidianità e al tessuto stesso delle nostre vite", afferma Pitmarels.
Il titolo dell’esposizione, This Not, che si traduce in Questo non è, è una provocazione consapevole e raffinata. Esso pone un primo quesito allo spettatore e al tempo stesso anticipa il tema centrale della mostra: ciò che appare non è mai ciò che realmente è.
La mostra si articola su tre livelli tematici principali: la falsa apparenza, la perdita di identità e il rapporto tra passato e presente. L’artista, partendo dalla creazione degli adesivi che costituiscono il fulcro della sua pratica, costruisce un linguaggio che unisce frammento e totalità. Ogni opera appare come un microcosmo, un racconto visivo che si colloca tra l’omaggio e la reinvenzione, tra il dialogo con la storia dell’arte e una riflessione critica sul presente.
Pitmarels, ispirandosi al passato ma innovando con la propria tecnica distintiva, riesce a creare un ponte solido tra le epoche. Le opere della collezione, pur richiamando l’estetica della ripetizione, decostruiscono questa stessa idea con un’attenzione estrema ai dettagli, che emergono solo a uno sguardo ravvicinato e attento. In questo senso, This Not diventa un campo di sperimentazione, in cui la falsa apparenza si traduce in un gioco sottile tra visibile e invisibile, tra ciò che sembra ripetitivo e ciò che invece è irripetibile.
“Ogni adesivo che compone ciascuna opera è il risultato di un processo creativo meticoloso e altamente strutturato, che attraversa diverse fasi: dalla progettazione digitale alla stampa, dall’asciugatura all’intaglio, fino alla posa manuale di ciascun elemento sulla superficie della tela. Questo percorso operativo, condotto con una dedizione quasi liturgica e un’attenzione maniacale al dettaglio, richiede tempi dilatati, talvolta mesi, esprimendo la complessità intellettuale e concettuale che anima la visione artistica dell’autore. Gli adesivi, dunque, non sono esclusivamente un frammento materiale, ma un contributo indispensabile alla costruzione di un linguaggio che fonde maestria tecnica e profondità estetica”, spiega la curatrice Alisia Viola.
All’interno di questo progetto espositivo, si dischiude l'intera ricerca di Pitmarels, un viaggio nella sua poetica più intima e complessa che, per la prima volta, si rivela in modo completo al pubblico. Un percorso che trascende la mera rappresentazione artistica, trasformandosi in un’esperienza immersiva, capace di disorientare e stupire al contempo.
Pitmarels sfida lo spettatore con un’esperienza che oscilla tra spaesamento visivo e profonda riflessione intellettuale. Le opere intrecciando frammenti della sua identità artistica, costruendo un dialogo intenso tra forma e contenuto, tra tecnica e significato. Questo approccio, volutamente strutturato per destabilizzare le certezze percettive, conduce chi osserva a superare la superficie per addentrarsi in una narrazione stratificata.
This Not offre una riflessione critica sul concetto stesso di arte, trasformando l’intero corpus espositivo in un manifesto di provocazione e di innovazione. Una mostra che non invita semplicemente a guardare, ma a scoprire, interrogarsi e, infine, lasciarsi trascinare nella complessità del suo universo creativo.
Ogni opera non è ciò che sembra al primo sguardo: ciò che appare ripetitivo rivela unicità, ciò che si percepisce uniforme nasconde un caleidoscopio di dettagli. La collezione accompagna così chi osserva a un confronto diretto con la realtà stratificata dell’opera e, per estensione, del mondo.
INFORMAZIONI MOSTRA
THIS NOT
Mostra personale di Pitmarels
A cura di Alisia Viola
14 dicembre 2024 – 7 gennaio 2025
Galleria L2ARTE
Viale Libertà 2/B – Pavia
Opening: sabato 14 dicembre ore 18.00
Orari: da mercoledì a sabato 11 - 19 / domenica 15.30 – 19
Ingresso gratuito
14
dicembre 2024
Pitmarels – This Not
Dal 14 dicembre 2024 al 07 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
Galleria L2ARTE
Pavia, Viale della Libertà, 2b, (PV)
Pavia, Viale della Libertà, 2b, (PV)
Orario di apertura
Da mercoledì a sabato 11 - 19 / domenica 15.30 – 19
Vernissage
14 Dicembre 2024, Vernissage ore 18
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Ufficio stampa
L2ARTE
Autore
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Autore testo critico
Allestimento