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ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024 | 12TH EDITION
ITSLIQUID Group è lieta di annunciare l’inaugurazione della 12° edizione di ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024, una mostra internazionale di fotografia, pittura, video arte, installazione/scultura e performance art. La mostra aprirà al pubblico il 6 dicembre presso la Medina Art Gallery di Roma.
Comunicato stampa
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ITSLIQUID Group è lieta di annunciare l’inaugurazione della 12° edizione di ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024, una mostra internazionale di fotografia, pittura, video arte, installazione/scultura e performance art. La mostra aprirà al pubblico il 6 dicembre presso la Medina Art Gallery di Roma e durerà fino al 19 dicembre 2024.
ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024 analizza la relazione tra corpo e spazio e l’ibridazione tra identità e contesti culturali/fisici/sociali/urbani nella contemporaneità, attraverso due sezioni principali: MIXING IDENTITIES e FUTURE LANDSCAPES.
MIXING IDENTITIES analizza le parti nascoste delle nostre identità, attraverso un'esperienza immersiva all'interno dell'affascinante universo dei complessi labirinti della nostra coscienza. Il corpo umano è un sistema mutevole che ci collega ad altri corpi e spazi per percepire la realtà circostante; un forte sistema di comunicazione con un proprio linguaggio e infiniti modi di espressione.
Il concept di FUTURE LANDSCAPES è astratto, infinito e concettuale, associato a un senso di libertà e di infinita estensione. Sperimentati principalmente con la mente, gli spazi ridefiniscono i loro limiti e confini, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee pure. Questa sezione si concentra sul concetto di confini e strutture tra corpo, mente e anima, l'identità umana e la città, lo spazio e il terreno.
In questa occasione, siamo lieti di presentare “Oculus”, la mostra personale dell’artista americano Frank Mann, curata da Luca Curci. La ricerca di Mann è perfettamente in sintonia con entrambi i sottotemi della mostra: da un lato, essa approfondisce la connessione tra l’atto del vedere e la natura delle identità di chi guarda; dall’altro, punta a un’esplorazione immersiva della visione e della percezione di paesaggi sia esterni che interiori. Attraverso una raccolta di sei dipinti che indagano la poesia della visione umana, Frank Mann colma il divario tra il linguaggio visivo astratto e l’esperienza viscerale dell’osservazione. Mann esternalizza le complessità della visione umana in forme tangibili, costringendo gli osservatori a riesaminare la percezione del mondo e il ruolo critico della vista nel plasmare la nostra comprensione del mondo.
Tra gli artisti che contribuiscono in modo significativo alla mostra, Peter Backhaus si distingue con un'opera che è davvero un'esplosione di colori. Le sue ampie pennellate, per lo più di colori saturi, ricoprono interamente la superficie dell'opera, trasmettendo un senso di movimento, dinamicità e flusso senza fine. Analogo seppure singolarmente introspettivo è l'approccio scelto dall'artista taiwanese Huang Man-Chun: la sua opera pittorica si dispiega come puramente espressiva e derivante dall'interazione tra la superficie dipinta di bianco e le forti pennellate larghe: queste sono utilizzate per superare l'horror vacui che ogni artista teme al momento di trovarsi di fronte a una superficie vuota, la tela.
Completamente diversa è l’atmosfera che emana dall'opera dell'artista britannico Craig Hepburn: Hepburn trae spunto dall'immaginario delle scale da percorrere in salita e la sua visione surrealista dell'arte lo porta a costruire un palcoscenico sospeso nel tempo da cui si apre una porta inesistente; essa conduce verso una destinazione misteriosa: sogno, realtà, un immaginario universo alternativo? Solo l'occhio interiore dell'osservatore può anticiparlo. Invece, un universo pieno di fiori e toni pastello è quello scelto da un'artista multidisciplinare, la spagnola Elvi Minato. La sua pratica comprende poesia, performance, fotografia, video installazione, arte su carta e Butoh. Il mix sorprendente di media arriva con Minato a trascendere il piano fisico, trasportando il pubblico verso un regno onirico.
Infine, l'opera di Daria Startseva è intrisa di grazia e di un tocco squisitamente femminile. Ancora una volta l'immaginario e la tradizione da cui l'artista ha tratto ispirazione sono i fiori e sembra che questa volta il soggetto, abbozzato sinteticamente, lasci spazio ai colori per trarne vantaggio: figurativo e astratto allo stesso tempo, l'opera si distingue come perfettamente in grado di commuovere chiunque la guardi, innescando emozioni intense e delicate.
La mostra sarà arricchita da una selezione curata di video presso la Medina Art Gallery.
Inaugurazione:
6 Dicembre 2024 | 18:00
Medina Art Gallery | Roma, Italia
Via Angelo Poliziano 32-34-36, 4-6, via Merulana 220
Orari di apertura | Lunedì - Domenica . 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
Entrata libera
ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024 analizza la relazione tra corpo e spazio e l’ibridazione tra identità e contesti culturali/fisici/sociali/urbani nella contemporaneità, attraverso due sezioni principali: MIXING IDENTITIES e FUTURE LANDSCAPES.
MIXING IDENTITIES analizza le parti nascoste delle nostre identità, attraverso un'esperienza immersiva all'interno dell'affascinante universo dei complessi labirinti della nostra coscienza. Il corpo umano è un sistema mutevole che ci collega ad altri corpi e spazi per percepire la realtà circostante; un forte sistema di comunicazione con un proprio linguaggio e infiniti modi di espressione.
Il concept di FUTURE LANDSCAPES è astratto, infinito e concettuale, associato a un senso di libertà e di infinita estensione. Sperimentati principalmente con la mente, gli spazi ridefiniscono i loro limiti e confini, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee pure. Questa sezione si concentra sul concetto di confini e strutture tra corpo, mente e anima, l'identità umana e la città, lo spazio e il terreno.
In questa occasione, siamo lieti di presentare “Oculus”, la mostra personale dell’artista americano Frank Mann, curata da Luca Curci. La ricerca di Mann è perfettamente in sintonia con entrambi i sottotemi della mostra: da un lato, essa approfondisce la connessione tra l’atto del vedere e la natura delle identità di chi guarda; dall’altro, punta a un’esplorazione immersiva della visione e della percezione di paesaggi sia esterni che interiori. Attraverso una raccolta di sei dipinti che indagano la poesia della visione umana, Frank Mann colma il divario tra il linguaggio visivo astratto e l’esperienza viscerale dell’osservazione. Mann esternalizza le complessità della visione umana in forme tangibili, costringendo gli osservatori a riesaminare la percezione del mondo e il ruolo critico della vista nel plasmare la nostra comprensione del mondo.
Tra gli artisti che contribuiscono in modo significativo alla mostra, Peter Backhaus si distingue con un'opera che è davvero un'esplosione di colori. Le sue ampie pennellate, per lo più di colori saturi, ricoprono interamente la superficie dell'opera, trasmettendo un senso di movimento, dinamicità e flusso senza fine. Analogo seppure singolarmente introspettivo è l'approccio scelto dall'artista taiwanese Huang Man-Chun: la sua opera pittorica si dispiega come puramente espressiva e derivante dall'interazione tra la superficie dipinta di bianco e le forti pennellate larghe: queste sono utilizzate per superare l'horror vacui che ogni artista teme al momento di trovarsi di fronte a una superficie vuota, la tela.
Completamente diversa è l’atmosfera che emana dall'opera dell'artista britannico Craig Hepburn: Hepburn trae spunto dall'immaginario delle scale da percorrere in salita e la sua visione surrealista dell'arte lo porta a costruire un palcoscenico sospeso nel tempo da cui si apre una porta inesistente; essa conduce verso una destinazione misteriosa: sogno, realtà, un immaginario universo alternativo? Solo l'occhio interiore dell'osservatore può anticiparlo. Invece, un universo pieno di fiori e toni pastello è quello scelto da un'artista multidisciplinare, la spagnola Elvi Minato. La sua pratica comprende poesia, performance, fotografia, video installazione, arte su carta e Butoh. Il mix sorprendente di media arriva con Minato a trascendere il piano fisico, trasportando il pubblico verso un regno onirico.
Infine, l'opera di Daria Startseva è intrisa di grazia e di un tocco squisitamente femminile. Ancora una volta l'immaginario e la tradizione da cui l'artista ha tratto ispirazione sono i fiori e sembra che questa volta il soggetto, abbozzato sinteticamente, lasci spazio ai colori per trarne vantaggio: figurativo e astratto allo stesso tempo, l'opera si distingue come perfettamente in grado di commuovere chiunque la guardi, innescando emozioni intense e delicate.
La mostra sarà arricchita da una selezione curata di video presso la Medina Art Gallery.
Inaugurazione:
6 Dicembre 2024 | 18:00
Medina Art Gallery | Roma, Italia
Via Angelo Poliziano 32-34-36, 4-6, via Merulana 220
Orari di apertura | Lunedì - Domenica . 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
Entrata libera
06
dicembre 2024
ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2024 | 12TH EDITION
Dal 06 al 19 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
Medina Art Gallery
Roma, Via Angelo Poliziano, 32, (RM)
Roma, Via Angelo Poliziano, 32, (RM)
Orario di apertura
da Lunedì a Domenica ore 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
Sito web
Ufficio stampa
ITSLIQUID
Autore
Curatore