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Dal Don Giovanni di Mozart alla Madama Butterfly di Puccini, dal Don Carlos di Schiller a L’anima buona di Seuzan di Bertolt Brecht. Tutto il mondo del palcoscenico, tra opera, balletto e teatro, ma anche del grande schermo, con i lavori per Cinecittà e la 20th Century Fox, prende vita attraverso le scenografie e i costumi della mitica Sibylle Geiger, celebrata in Una vita per l’arte. Costumi e bozzetti, mostra a cura di Alessandro Schiavetti in apertura l’8 dicembre 2024 e visitabile fino al 2 febbraio 2025 negli spazi rinnovati del CEC – Centro Espositivo Comunale del Comune di Cecina, fiore all’occhiello per esposizioni ed eventi culturali di tutta la Costa Etrusca.
Sibylle Geiger: una vita per l’arte
A dare impulso all’esposizione, il marito di Sibylle Geiger, Rocco Piermattei, come raccontato da Raphael Suter, Direttore della Kulturstiftung Basel H. Geiger di Basilea, ente fondato proprio da Sibylle Geiger poco prima della morte e che continua a portare avanti gli ideali di diffusione dell’arte e della cultura di Sibylle: «Sibylle Piermattei-Geiger era una persona estremamente modesta. Non voleva essere al centro dell’attenzione e, sebbene abbia dedicato tutta la sua vita all’arte, non si è mai considerata un’artista. Considerava i suoi costumi come opere d’artigianato create per spettacoli cinematografici, teatrali, di balletto e d’opera».
«Nel novembre 2019 è stata presentata in una galleria di Basilea una piccola mostra dei costumi di Sibylle Piermattei-Geiger, che ha ricevuto una risposta inaspettatamente positiva. Rocco Piermattei avrebbe voluto una mostra anche a Cecina dopo la morte della moglie, ma la pandemia e altre circostanze hanno ritardato il progetto», ha continuato Suter. «Con l’aiuto di Alessandro Schiavetti e del suo team, la mostra di Sibylle Piermattei-Geiger sarà finalmente realizzata nella sua amata città adottiva. La Kulturstiftung Basel H. Geiger è lieta che il desiderio di lunga data di Rocco Piermattei si avveri e cioè che Sibylle Piermattei-Geiger, mecenate e sostenitrice delle arti, venga nuovamente onorata in questo modo».
Il percorso della mostra a Cecina
In esposizione, oltre 80 opere, tra bozzetti e disegni dedicati a costumi e a scenografie realizzati dalla costumista e scenografa svizzera – che è stata anche mecenate e filantropa – durante la sua lunga attività. Quattro le sezioni in cui è scandito il percorso, a compendiarne la carriera: Scenografia, Opera, Teatro e Balletto, e Cinema).
Nell’area dedicata alla Scenografia sono esposti i bozzetti per Plauto, Lope de Vega, e il Don Giovanni di Mozart, mentre nella sezione riservata all’Opera si potranno ammirare i bozzetti realizzati per Opernball di Richard Heuberger, per la Madame Butterfly di Giacomo Puccini o per il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. La parte dedicata al Balletto, invece, racconta l’esperienza unica di Sibylle Geiger in Tournée con la grande coreografa e ballerina statunitense Katherine Dunham, per arrivare ai bozzetti realizzati per Medea di Samuel Barber.
Nella sezione Teatro sono presentati i bozzetti di scena per i costumi dello spettacolo di Bertolt Brecht L’anima buona di Seuzan, il Don Carlos di Friedrich Schiller e La Casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca. Infine, l’ultima area, quella del Cinema, ricorda il periodo di Sibylle Geiger a Roma per il suo lavoro con Cinecittà e per la 20th Century Fox: in mostra i bozzetti realizzati per svariati film, come I giorni della Violenza di Alfonso Brescia, e altri lavori dedicati ai costumi cinematografici di moda a metà Novecento.
«Con grande emozione ho accettato la proposta di curare la mostra Una vita per l’arte dedicata alla figura di Sibylle Geiger, donna straordinaria con la quale ho lavorato per oltre sette anni come direttore della fondazione intitolata a suo nonno», ha raccontato Alessandro Schiavetti, con cui Sibylle Geiger ha collaborato per anni. «Sibylle è stata una donna che ha attraversato il secolo scorso tra grandi teatri, cinema, balletto e opera, disegnando bozzetti di scena per costumi e scenografie che l’hanno portata a incontrare e a frequentare grandi artisti e personaggi di spicco del mondo della cultura. Parlare con lei e ascoltarla in lunghi pomeriggi di lavoro è stata un’esperienza che porterò per sempre nel mio cuore. Se penso a Jean Tinguely e a Niki de Saint-Phalle, a Cèsar, ad Alberto Giacometti, a Ludwig Kirchner, o a Catherine Dunham, Giorgio Albertazzi, Giorgio Strehler, e ancora a Alfonso Brescia, Giuliano Gemma, Peter Lee Lawrence, ecc., mi rendo conto di quanto la vita di questa donna abbia modo di raccontarci un mondo per l’arte e nell’arte ineguagliabile».
La biografia di Sibylle Geiger
Sibylle Geiger nasce ad Hannover nel 1930, in una famiglia sensibile al mondo dell’arte. Da piccola frequenta teatri e lezioni di piano, ma il suo amore per l’arte la spinge a innamorarsi della scenografia e dei costumi teatrali, che studia appena si trasferisce giovanissima da Basilea a Parigi.
Osserva i movimenti dei professionisti della danza e frequenta gli atelier di svariati artisti, conoscendo personalmente César, Alberto Giacometti, Niki de Saint-Phalle, Jean Tinguely ed Ernst Ludwig Kirchner. Lavora per i teatri di Stoccarda e Lucerna, prima di trasferirsi a Roma, dove entra in contatto con personalità come Vittorio Gassman, Yves Montand, e con la ballerina e coreografa Katherine Dunham, con la quale inizia una collaborazione per lei memorabile.
Mantiene una lunga amicizia con Giorgio Strehler, che per lei equivale a un autentico modello. A Roma, lavora nel mondo del cinema con registi e attori come Giuliano Gemma, Peter Lee Lawrence, Alfonso Brescia e per un anno con la 20th Century Fox. A Roma inoltre, conosce l’Ingegner Rocco Piermattei, che poi sposa nel 2000. Insieme fondano nel 2009 a Cecina la Fondazione Culturale Hermann Geiger, importante ente culturale volto alla diffusione della cultura e della pace e che ha come obiettivo quello di indurre a riflettere l’uomo sulla società che lo circonda grazie a mostre, eventi e attività sociali.
L’età, spinge Sibylle Piermattei-Geiger ad abbandonare l’attività dopo dieci anni, e a ripartire da Basilea, luogo a lei caro e dove fonda la KBH.G. Scompare nel luglio del 2020 a causa di una malattia.