06 dicembre 2024

Firenze, il Corridoio di Vasari riapre al pubblico dopo otto anni di lavori

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Dopo otto anni di restauri, riapre al pubblico il Corridoio aereo che collega Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti passando per gli Uffizi, offrendo una panoramica unica di Firenze

Corridoio di Vasari dall'alto, Firenze, 2024

A partire dal 21 dicembre 2024, uno dei percorsi più emblematici di Firenze tornerà finalmente accessibile al pubblico: il Corridoio Vasariano degli Uffizi. Questo storico “tunnel aereo” sopra il cuore della città, progettato da Giorgio Vasari nel 1565 su incarico del duca Cosimo I de’ Medici, riapre dopo otto anni di lavori di restauro e adeguamento alle normative di sicurezza, iniziati sotto la direzione di Eike Schmidt e conclusi con il neodirettore Simone Verde, dopo aver affrontato vari ritardi e difficoltà, complice il periodo di pandemia.

«Mantenendo un impegno preso con i cittadini l’indomani dell’insediamento, il Corridoio Vasariano riapre entro la fine del 2024 al pubblico», ha dichiarato Verde. «Per il Complesso degli Uffizi si tratta di un momento di strategica importanza che permette di ricucire, anche nella sua fruibilità, l’unitarietà della sua storia monumentale e collezionistica. Questa apertura, infatti, va di pari passo con l’opera sistematica di riqualificazione e di ricomposizione museale in corso e che vede concentrate allo stesso livello cure sia sul complesso vasariano degli Uffizi che su Boboli e Palazzo Pitti», ha continuato il direttore, che ha parlato anche dell’operazione di disallestimento della gru del piazzale del complesso vasariano: «Verrà giù – ha detto – spero e credo entro il prossimo anno. Stiamo lavorando alacremente per mantenere, dopo l’apertura del Corridoio Vasariano, il secondo grande impegno con questa città: l’impegno di tirare giù questa maledettissima gru».

Il direttore degli Uffizi Simone Verde nel Corridoio Vasariano

Un viaggio nel tempo: il Corridoio di Vasari, la sua storia e il restauro

Il Corridoio Vasariano si inserisce in una tradizione architettonica di passaggi coperti che hanno caratterizzato il Rinascimento, ispirandosi sia al Passetto di Borgo a Roma, che collegava Castel Sant’Angelo al Vaticano, sia al corridore di Bramante nei Palazzi Apostolici. Simili soluzioni si ritrovano anche a Parigi, dove la Grande Galerie del Louvre, realizzata nello stesso anno del Corridoio fiorentino, univa spazialmente – ma anche metaforicamente – gli spazi politici istituzionali alla dimora dei sovrani, attraverso un passaggio coperto che serviva anche da luogo di allestimento delle collezioni reali, proteggendo la monarchia da attentati e colpi di stato.

Lungo circa 750 metri, il Corridoio Vasariano fu concepito come passaggio sicuro per collegare Palazzo Pitti, residenza dei granduchi, con Palazzo Vecchio, sede del governo mediceo. Costruito in soli nove mesi, dal 12 marzo 1565 al 17 dicembre dello stesso anno, per celebrare il matrimonio tra Francesco I de’ Medici e Giovanna d’Austria, rappresentava un’innovazione urbanistica e un simbolo di potere. Percorrendolo oggi, si rivive l’esperienza dei granduchi, che attraversavano in segretezza e sicurezza le strade di Firenze, con scorci mozzafiato sull’Arno e sul Ponte Vecchio, sulle case e sui monumenti.

Dopo l’ultimo intervento negli anni Novanta, il progetto di recupero del Corridoio, avviato nel 2022 con un investimento di circa 10 milioni di euro – oltre a una donazione di un milione di dollari da parte dell’imprenditore statunitense Skip Avansino – si è concluso nelle scorse settimane. Coordinato dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con la Soprintendenza, il restauro ha consolidato la struttura dal punto di vista antisismico e recuperato gli interni, tra cui intonaci, pavimentazioni in cotto e incannicciati.

La riapertura introduce anche elementi moderni: illuminazione a LED a basso consumo, accessibilità garantita da rampe e ascensori, videosorveglianza e cinque nuove uscite di sicurezza strategicamente collocate, tra cui una in Oltrarno, accanto a via de’ Bardi, e una nel Giardino di Boboli, presso il Cortile delle Cacce.

L’esperienza della visita

Il Corridoio sarà visitabile con un biglietto integrato al costo di 43 euro, che include l’ingresso agli Uffizi. Le visite, organizzate in piccoli gruppi di massimo 25 persone, partiranno dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, attraverseranno il Ponte Vecchio e termineranno nei pressi della Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli. La prenotazione è obbligatoria e sarà possibile effettuarla a partire dal 10 dicembre.

1 commento

  1. Un viaggio affascinante attraverso il Corridoio Vasariano, simbolo di potere e innovazione del Rinascimento. Il recente restauro lo restituisce al pubblico in tutta la sua magnificenza, con dettagli storici, vedute mozzafiato e un’esperienza arricchita da soluzioni moderne. Un gioiello imperdibile di Firenze!

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