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Genesis
Le opere di Salvatore Alessi non sono soltanto immagini, ma funzionano come vere e proprie storie raccontate, contenitori mobili il cui contenuto è ricerca, indagine, cognizione sugli avvenimenti umani.
Comunicato stampa
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Genesis, la nuova mostra di Salvatore Alessi
Dal 12 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025
presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico
Verrà inaugurata il 12 dicembre alle ore 18,00 presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico la nuova mostra di Salvatore Alessi, dal titolo “Genesis”.
La mostra è realizzata con il contributo di Icas, Coim e Danesi. Si ringrazia Artea Gallery Milano.
“Salvatore Alessi è un artista siciliano che ha ottenuto recensioni di rilievo in merito a diverse sue esposizioni anche all’estero. – racconta Umberto Cabini di Icas che sponsorizza la mostra – Si ispira alla cultura rinascimentale con i suoi sfondi oro, con luci che ricordano anche le opere di Caravaggio. Si tratta di un’arte molto curiosa dai colori forti e accesi, con effetti che possono stupire il pubblico. Sarà un’ottima opportunità per la città di Crema, ne sono certo, dopo la sua ultima esposizione a Milano.”
Le immagini della pittura di Salvatore Alessi rimandano a un modo di vivere attento e pensante pronto ad afferrare il senso delle cose, il loro esser parte della vita, della storia e della memoria che, anche inconsapevolmente, ci portiamo dentro.
Attraverso la sua particolare capacità di lavorare sulle immagini facendole passare attraverso il prisma della pittura, l’artista riscopre il valore dell’arte di conferire un senso profondo alla contemporaneità.
“Mi ha colpito la sua visione classicistica del passato tradotta in chiave moderna. – continua Cabini – Questo aspetto cattura parecchio l’attenzione, così come la sua nuova serie dedicata alle ambientazioni in metropolitana e alle case in trasparenza. Nelle opere dedicate alle donne, pare invece che voglia inviare un messaggio sociale, con colori intensi che esprimono la fragilità del periodo che stiamo vivendo e la sensibilità verso il tema dell’immigrazione e degli sbarchi che queste donne affrontano quotidianamente.”.
Le opere di Salvatore Alessi non sono soltanto immagini, ma funzionano come vere e proprie storie raccontate, contenitori mobili il cui contenuto è ricerca, indagine, cognizione sugli avvenimenti umani.
Le storie della pittura di Alessi escono così dalla cronaca del loro tempo per acquisire una dimensione più ampia, non sono semplice narrazione di fatti, ma mostrano connessioni reciproche, coscienza critica degli avvenimenti, relazioni tra eventi specifici della nostra società e processi di lunga durata.
Le opere di Salvatore Alessi sono visioni contemporanee che pescano in quello straordinario e mitico serbatoio d’emozioni che è l’arte del passato.
Salvatore Alessi lavora intorno al tema dell’icona, anche riprendendo i fondi oro della tradizione bizantina, senese e di Gentile da Fabriano. Qui però l’icona parla la lingua d’oggi, si apre alla vita della strada, ai drammi della contemporaneità, in ritratti che comunicano dignità, autocoscienza e resilienza.
Le opere di Alessi sono quindi storie evocate o sognate ad occhi aperti, mai semplicemente riprodotte o rappresentate; in esse la vita reale fa da sfondo al gioco del loro autore che non rivendica un solo ruolo ma estende il suo diritto a muoversi in molti di essi, spostandosi attraverso, compenetrandosi ai solidi, facendo interagire la propria biografia e la propria vicenda culturale con i fantasmi transculturali e archetipici della collettività.
Queste opere posseggono una qualità emotiva profonda che è capace di liberarsi dalle strettoie della cronaca, si tratti di una veduta, di un interno o di una casa, per tenere il passo col teatro del sogno e della metamorfosi, talvolta associandosi alla vertigine dell’incubo. Pur muovendo spesso da architetture reali, la pittura riesce in questo modo a trasfigurare la realtà per conferire alle immagini un’atmosfera sospesa e onirica che contiene dentro di sé una pluralità di riferimenti alti e bassi.
Ogni opera “narrata” diviene una visione unica e particolare, le storie di Salvatore Alessi rimangono aperte, non si chiudono nel passato e in un singolo racconto, ma divengono contenitori che possono ospitare nuove storie, nuove emozioni, nuove proiezioni.
È anche per questo che nella pittura dell’artista i punti di fuga sono sdoppiati, triplicati e moltiplicati, le linee si compenetrano come fanno nei solidi geometrici delle case, lo spazio fisico diviene spazio mentale, in una nuova mappatura psicologica dove i riferimenti non appaiono più convergenti, ma sempre felicemente alla deriva, pronti a spiazzare ogni certezza o consuetudine acquisita.
I luoghi diventano così paesaggi mentali, metafore e protesi della corporeità, acceleratori di energie, super-connettori di esperienze, topografia immaginaria e reale al tempo stesso dei possibili crocevia dell’esistenza di chi abita il mondo contemporaneo, ma non dimentica il proprio passato, la propria origine e le storie da cui proviene.
GENESIS di Salvatore Alessi
Dal 12 DICEMBRE 2024 AL 12 GENNAIO 2025
Inaugurazione 12 dicembre ore 18.00
giornate di apertura:
dicembre: 14, 15, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30
gennaio: 2, 3, 4, 5, 11, 12
orari:
sabato dalle 15 alle 18.30
domenica dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18.30
da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18.30
Ingresso libero
www.teatrosandomenico.com info@teatrosandomenico.com T. 0373.85418 Instagram Facebook
Dal 12 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025
presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico
Verrà inaugurata il 12 dicembre alle ore 18,00 presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico la nuova mostra di Salvatore Alessi, dal titolo “Genesis”.
La mostra è realizzata con il contributo di Icas, Coim e Danesi. Si ringrazia Artea Gallery Milano.
“Salvatore Alessi è un artista siciliano che ha ottenuto recensioni di rilievo in merito a diverse sue esposizioni anche all’estero. – racconta Umberto Cabini di Icas che sponsorizza la mostra – Si ispira alla cultura rinascimentale con i suoi sfondi oro, con luci che ricordano anche le opere di Caravaggio. Si tratta di un’arte molto curiosa dai colori forti e accesi, con effetti che possono stupire il pubblico. Sarà un’ottima opportunità per la città di Crema, ne sono certo, dopo la sua ultima esposizione a Milano.”
Le immagini della pittura di Salvatore Alessi rimandano a un modo di vivere attento e pensante pronto ad afferrare il senso delle cose, il loro esser parte della vita, della storia e della memoria che, anche inconsapevolmente, ci portiamo dentro.
Attraverso la sua particolare capacità di lavorare sulle immagini facendole passare attraverso il prisma della pittura, l’artista riscopre il valore dell’arte di conferire un senso profondo alla contemporaneità.
“Mi ha colpito la sua visione classicistica del passato tradotta in chiave moderna. – continua Cabini – Questo aspetto cattura parecchio l’attenzione, così come la sua nuova serie dedicata alle ambientazioni in metropolitana e alle case in trasparenza. Nelle opere dedicate alle donne, pare invece che voglia inviare un messaggio sociale, con colori intensi che esprimono la fragilità del periodo che stiamo vivendo e la sensibilità verso il tema dell’immigrazione e degli sbarchi che queste donne affrontano quotidianamente.”.
Le opere di Salvatore Alessi non sono soltanto immagini, ma funzionano come vere e proprie storie raccontate, contenitori mobili il cui contenuto è ricerca, indagine, cognizione sugli avvenimenti umani.
Le storie della pittura di Alessi escono così dalla cronaca del loro tempo per acquisire una dimensione più ampia, non sono semplice narrazione di fatti, ma mostrano connessioni reciproche, coscienza critica degli avvenimenti, relazioni tra eventi specifici della nostra società e processi di lunga durata.
Le opere di Salvatore Alessi sono visioni contemporanee che pescano in quello straordinario e mitico serbatoio d’emozioni che è l’arte del passato.
Salvatore Alessi lavora intorno al tema dell’icona, anche riprendendo i fondi oro della tradizione bizantina, senese e di Gentile da Fabriano. Qui però l’icona parla la lingua d’oggi, si apre alla vita della strada, ai drammi della contemporaneità, in ritratti che comunicano dignità, autocoscienza e resilienza.
Le opere di Alessi sono quindi storie evocate o sognate ad occhi aperti, mai semplicemente riprodotte o rappresentate; in esse la vita reale fa da sfondo al gioco del loro autore che non rivendica un solo ruolo ma estende il suo diritto a muoversi in molti di essi, spostandosi attraverso, compenetrandosi ai solidi, facendo interagire la propria biografia e la propria vicenda culturale con i fantasmi transculturali e archetipici della collettività.
Queste opere posseggono una qualità emotiva profonda che è capace di liberarsi dalle strettoie della cronaca, si tratti di una veduta, di un interno o di una casa, per tenere il passo col teatro del sogno e della metamorfosi, talvolta associandosi alla vertigine dell’incubo. Pur muovendo spesso da architetture reali, la pittura riesce in questo modo a trasfigurare la realtà per conferire alle immagini un’atmosfera sospesa e onirica che contiene dentro di sé una pluralità di riferimenti alti e bassi.
Ogni opera “narrata” diviene una visione unica e particolare, le storie di Salvatore Alessi rimangono aperte, non si chiudono nel passato e in un singolo racconto, ma divengono contenitori che possono ospitare nuove storie, nuove emozioni, nuove proiezioni.
È anche per questo che nella pittura dell’artista i punti di fuga sono sdoppiati, triplicati e moltiplicati, le linee si compenetrano come fanno nei solidi geometrici delle case, lo spazio fisico diviene spazio mentale, in una nuova mappatura psicologica dove i riferimenti non appaiono più convergenti, ma sempre felicemente alla deriva, pronti a spiazzare ogni certezza o consuetudine acquisita.
I luoghi diventano così paesaggi mentali, metafore e protesi della corporeità, acceleratori di energie, super-connettori di esperienze, topografia immaginaria e reale al tempo stesso dei possibili crocevia dell’esistenza di chi abita il mondo contemporaneo, ma non dimentica il proprio passato, la propria origine e le storie da cui proviene.
GENESIS di Salvatore Alessi
Dal 12 DICEMBRE 2024 AL 12 GENNAIO 2025
Inaugurazione 12 dicembre ore 18.00
giornate di apertura:
dicembre: 14, 15, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30
gennaio: 2, 3, 4, 5, 11, 12
orari:
sabato dalle 15 alle 18.30
domenica dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18.30
da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18.30
Ingresso libero
www.teatrosandomenico.com info@teatrosandomenico.com T. 0373.85418 Instagram Facebook
12
dicembre 2024
Genesis
Dal 12 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025
personale
Location
Galleria Arteatro Fondazione San Domenico Crema
Crema, Via Verdelli, 6, (CR)
Crema, Via Verdelli, 6, (CR)
Orario di apertura
giornate di apertura:
dicembre: 14-15, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30
gennaio: 2, 3, 4, 5, 11, 12
orari:
sabato dalle 15 alle 18.30
domenica dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18.30
da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18.30
Vernissage
12 Dicembre 2024, 18,00
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