25 dicembre 2024

Riapre il Corridoio Vasariano: ecco com’è la passeggiata segreta tra i palazzi di Firenze

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Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere accessibile al pubblico, recuperando la sua originaria essenzialità

Il Corridoio vasariano restaurato, Gallerie degli Uffizi, Firenze

A 450 anni dalla morte di Cosimo I de’ Medici (21 aprile 1574) e Giorgio Vasari (27 giugno 1574), Firenze si concede un grande regalo. Il Corridoio Vasariano, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti, torna visitabile nelle sue vesti originarie: affascinante nella sua essenzialità, senza più quadri alle pareti, come lo era al tempo dei Granduchi.

Il Corridoio vasariano visto dall’esterno

La storia del Corridoio Vasariano

Nel lontano 1565 il Duca Cosimo I de’ Medici, in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria, commissionò a Giorgio Vasari il progetto che avrebbe consentito ai Granduchi di mettersi in salvo: un lungo “tunnel aereo” che, dalla dimora privata della famiglia a Palazzo Pitti, si snodava fino alla sede del governo di Palazzo Vecchio. In soli cinque mesi il cantiere venne portato a termine: ben 760 metri che collegano, ancora oggi, il corridoio di Ponente degli Uffizi (si accede dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, al primo piano) con la Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli.

Il Corridoio vasariano restaurato, Gallerie degli Uffizi, Firenze

Le novità in occasione della riapertura del percorso

Il nuovo allestimento è un vero e proprio salto indietro nel tempo; una passeggiata “segreta” tra i palazzi di Firenze, con vista sul fiume e sul centro storico: ora accerchiando la Torre de’ Mannelli, ora affacciandosi sull’interno dell’antica Chiesa di Santa Felicita fino ad arrivare a Palazzo Pitti e Boboli. Il Corridoio ospitava, fino a poco tempo fa, dipinti facenti parte della collezione degli Uffizi: in particolare, dal 1973 al 2016, si trovava proprio qui parte della collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi, mai terminata e iniziata nel Seicento dal cardinale Leopoldo de’ Medici, figlio del Granduca Cosimo II, per ospitare i più grandi volti della sua epoca. Il nuovo allestimento, esteticamente fedele all’idea originale della famiglia Medici, adegua le strutture vigenti in materia di sicurezza, accessibilità e climatizzazione con particolare riguardo verso il risparmio energetico e il ripristino delle strutture e degli spazi storici. Accompagnato da brani di musica classica in sottofondo, il visitatore ha nuovamente l’opportunità di osservare gli scorci della città dalle 73 finestre disseminate lungo il percorso, proprio come era solito fare il Granduca Cosimo nella seconda metà del Cinquecento.

Una vista dal Corridoio vasariano

Gli autoritratti degli Uffizi: dove sono adesso e altre curiosità

Fino a poco tempo fa il Corridoio Vasariano era un lungo passaggio costellato di piccoli e grandi autoritratti, visitabili nell’ambito di ristrette e saltuarie visite consentite dallo spazio, privo di climatizzazione e di un’illuminazione adeguata. Non solo volti, ma storie di persone di ogni luogo, aneddoti, misteri e curiosità del tempo che il Cardinale Leopoldo de’ Medici iniziò a collezionare nel Seicento. Da allora, la raccolta non ha mai smesso di ampliarsi ospitando, ancora oggi, ritratti di personaggi contemporanei e vantando così il suo primato come “raccolta più antica e importante al mondo”. Oltre 2.000 tra dipinti, sculture e disegni che, tolte dal Corridoio Vasariano, si possono incontrare adesso visitando il consueto percorso museale degli Uffizi, al primo piano (poco prima rispetto all’ingresso per il Corridoio Vasariano). I capolavori, alcuni dei quali prelevati dai depositi del museo, seguono il principio della rotazione espositiva e si raccontano in questa sede dal 2023: su pareti di colore rosa acceso, allusione alla veste del Cardinal Leopoldo, la cui statua – realizzata dallo scultore barocco Giovanni Battista Foggini – accoglie i visitatori di ogni luogo nella prima stanza. Seguono per altro un ordine cronologico, dal più antico ritratto quattrocentesco dei pittori Gaddo, Agnolo e Taddeo Gaddi fino a opere contemporanee, come l’autoritratto su specchio di Michelangelo Pistoletto.

Il Corridoio vasariano restaurato, Gallerie degli Uffizi, Firenze

Come si accede al Corridoio Vasariano

Si accede al Corridoio Vasariano acquistando il biglietto della Galleria degli Uffizi con un supplemento speciale (al prezzo complessivo di 43 euro), che permette di entrare agli Uffizi con due ore di anticipo per visitare il museo. La prenotazione è obbligatoria: dal martedì alla domenica, dalle ore 10.15 alle 16.35. Chi avesse già il biglietto di Gallerie degli Uffizi può aggiungere in un secondo momento il Corridoio Vasariano, con 20 euro in più e qualora ci fosse disponibilità negli slot di accesso al Corridoio previsti per il giorno della visita in Galleria (in un orario successivo a quello indicato per l’ingresso in museo).

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