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Dentro l’asta. La Balloon Monkey di Jeff Koons
Mercato
Nell’autunno 2024, la scultura Balloon Monkey (Blue) di Jeff Koons, del 1955 è stata messa all’incanto da Christie’s Londra, dove è andata venduta per poco meno di € 10 milioni (£ 7,6 milioni). Il prezzo finale è rientrato nelle stime di £ 6,5-10 milioni (pur senza eccellere), ma il risultato non ha raggiunto neanche lontanamente i record straordinari dell’artista. Nonostante la notorietà dei Ballons, infatti, il prezzo di vendita non ha saputo replicare le performance stellari che l’artista aveva registrato in passato, a partire ovviamente dal record di Rabbit (1986), un’altra scultura in acciaio inox che, nel maggio del 2019, era stata venduta all’asta da Christie’s a New York per oltre $ 90 milioni, stabilendo un record assoluto per l’artista. L’opera, acquistata da Robert Mnuchin, padre di Steven Mnuchin, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, aveva suscitato un grande entusiasmo, confermando Koons come uno degli artisti viventi più quotati al mondo.
Balloon Monkey (Blue) è nota per l’estetica giocosa e colorata, sfiora i temi della ricerca del piacere, della sessualità e dell’innocenza che caratterizzano la stretta parentela degli umani con i primati e hanno da sempre affascinato l’artista. Attraverso l’impiego di una superficie riflettente, lo spettatore non si sente intimidito dall’opera, vedendosi invece riflesso su di essa come sua parte integrante ed essenziale. C’è di più: il Balloon messa in vendita da Christie’s è stata esposta in precedenza alla Newport Street Gallery nel 2016 e a Palazzo Strozzi, a Firenze, nel 2021-2022.
Si tratta insomma di un’opera iconica, ma il 2024 è stato un anno diverso, il mercato dell’arte ha registrato grandi segnali di affaticamento. A novembre, un’altra celebre scultura di Koons, Woman in Tub (1988), era stata messa all’asta da Sotheby’s con una stima compresa tra i $ 10 milioni e i $ 15 milioni. Un’opera provocatoria, appartenente alla serie Banality, che mette in discussione il voyeurismo, l’oggettivazione e il consumismo attraverso l’immagine di una donna seminuda in una vasca da bagno. Un lavoro significativo e noto dell’artista, che tuttavia non ha trovato acquirente, finendo invenduto.