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Gennaio è spesso tempo di bilanci e, per quanto riguarda il Museo M9 di Mestre, essi hanno restituito un’immagine senza dubbio positiva. Con un importante incremento dei visitatori —che hanno toccato quota 62.000 presenze— e mostre di grande rilievo come Banksy. Painting Walls e BURTYNSKY: Extraction/Abstraction, il museo ha infatti contribuito in maniera attiva all’internazionalizzazione e alla valorizzazione del territorio veneziano.
Questi risultati traspaiono anche nelle parole della Direttrice Serena Bertolucci, che spiega come il suo sia stato un lavoro imperniato sull’attivazione e sul coinvolgimento del tessuto cittadino: «Quando sono arrivata in questo meraviglioso Museo, un anno fa, avevo promesso il mio massimo impegno per rendere M9 un luogo di cultura inclusivo e partecipato, un ruolo necessario per un’istituzione culturale che racconta la storia di tutti. A un anno di distanza possiamo dire di avere imboccato la strada giusta, alla luce dei risultati che non si esauriscono nei numeri, ma si esprimono anche nella forza dei legami che insieme stiamo creando».
Anche il 2025 si preannuncia come un anno ricco di attività interessanti, con al centro due grandi mostre: ARTE SALVATA. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre, che sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 31 agosto e Identitalia – The Iconic Italian Brands dal 19 settembre 2025 al 15 febbraio 2026.
ARTE SALVATA, curata da Marianne Mathieu e Geraldine Lefebve, è sviluppata nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e vede il Museo d’Arte Moderna André Malraux (MuMa) di Le Havre prestare per la prima volta una parte della sua collazioni, permettendo così a 52 capolavori di artisti quali Renoir, Monet, Sisley, Gauguin e Braque di viaggiare in Italia. Si tratta, in particolare, di opere che sono soppravvissute agli intensi bombardamenti che hanno raso al suolo la città di Le Havre e che costituiscono perciò non solo tesori artistici, ma anche importanti testimonianze storiche. In questo contesto, i dipinti diventano simbolo di resilienza e dimostrazione di quanto sia importante la protezione del nostro patrimonio.
Una sezione dell’esposizione sarà inoltre dedicata ad un approfandimento che presenta fotografie e documenti riguardanti il bombardamento di Mestre del 28 marzo 1944 e i successivi sviluppi della città.
La seconda mostra proposta dall’istituzione, Identitalia, curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo e promossa dal Ministero del Ministero del Made in Italy e Unioncamere, si concentrerà invece su loghi storici, eccellenze del design italiano, immagini pubblicitarie e prodotti che vanno a costituire il patrimonio industriale del nostro paese. Attraverso l’esposizione del proprio materiale d’archivio, le aziende protagoniste si offriranno così al pubblico in una veste nuova.
A questi due progetti espositivi, si aggiunge poi tutta una serie di attività educative nelle classi e all’interno del museo, giornate di studio e la collaborazione con oltre 200 associazioni del territorio per la messa a punto di iniziative di tipo performativo e non, a dimostrazione di come, almeno nel caso dell’M9, il museo dia diventato un’entità che si spinge ben oltre i suoi confini fisici.