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BFF Bank apre un nuovo spazio espositivo a Milano: si parte con Enrico Baj
Progetti e iniziative
di redazione
Il rapporto tra il sistema finanziario e la produzione artistica si rafforza con l’apertura della BFF Gallery a Milano, uno spazio espositivo nato all’interno della sede centrale di BFF Bank. La nuova sede, che inaugurerà il 3 aprile 2025 con una mostra dedicata a Enrico Baj, si inserisce in un modello ormai consolidato, che vede le banche andare oltre gli aspetti collezionistici, per agire come soggetti promotori, capaci di incidere pubblicamente sulle dinamiche del circuito culturale e del sistema dell’arte.
Visitabile fino al 17 ottobre 2025, l’esposizione inaugurale presenta la serie di 40 acqueforti realizzate da Enrico Baj nel 1987 su ispirazione del celebre poema di John Milton che, nei suoi oltre 10mila versi sciolti, racconta le origini dell’Umanità dalla creazione di Adamo alla cacciata dall’Eden. L’opera del poeta anglosassone è stata fonte di ispirazione per artisti di ogni epoca che vi hanno trovato risposte e chiavi di lettura per la propria esistenza e il proprio tempo. La mostra vuole presentare, attraverso gli immaginari contemplativi di Enrico Baj, alcuni temi centrali del poema offrendo al visitatore un’occasione di riflessione sulla condizione umana.
Dalla collezione privata alla valorizzazione pubblica
La BFF Gallery nasce dalla volontà di rendere accessibile la collezione di arte contemporanea italiana accumulata dalla banca dagli anni Ottanta, comprendente circa 250 opere di autori come Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Alberto Burri, Lucio Del Pezzo, Lucio Fontana, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, GiòPomodoro, Mario Schifano, Emilio Tadini, tra gli altri. Se la collezione di BFF Bank si concentra su nomi già affermati, il futuro dello spazio espositivo potrebbe determinare nuove strategie di sostegno alla scena emergente.
In ogni caso, attraverso questa iniziativa, BFF Bank consolida il proprio ruolo di attore culturale, affiancandosi ad altre istituzioni finanziarie che hanno scelto di valorizzare il patrimonio artistico accumulato nel tempo, come nel caso delle sedi espositive di Gallerie di Italia di Intesa Sanpaolo, del progetto BG Art Talent di Banca Generali o del sostegno a istituzioni museali di UniCredit o del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia di Banca Ifis.
L’apertura della BFF Gallery si inserisce nel più ampio programma Art Factor, lanciato nel 2019 per il censimento, la digitalizzazione e la promozione della collezione di BFF Bank, con mostre itineranti e pubblicazioni realizzate con il sostegno di enti ministeriali. Questo modello, che prevede il passaggio dalla collezione privata alla fruizione pubblica, risponde a una logica di responsabilità istituzionale ma anche alla necessità di rafforzare il valore culturale della banca stessa.
L’investimento culturale delle banche: strategie e ricadute
La scelta di una banca di investire in arte contemporanea non è mai un’operazione neutra. Se da un lato si configura come un contributo alla produzione culturale e alla sua diffusione, dall’altro si colloca in un quadro più ampio di strategie di posizionamento e valorizzazione dell’identità aziendale.
In un contesto in cui il sostegno pubblico all’arte si fa sempre più frammentario, le istituzioni finanziarie acquisiscono un ruolo crescente nel finanziamento della filiera produttiva del sistema artistico, con una capacità di intervento che incide sulle traiettorie del mercato e sulle opportunità espositive degli artisti. L’apertura di spazi museali da parte delle banche rappresenta un’estensione della loro funzione economica, intervenendo in un settore che richiede ingenti investimenti e una gestione strutturata.
«BFF Gallery è nata non solo dalla necessità di trovare una sistemazione per la collezione della Banca, ma soprattutto dal desiderio di creare, all’interno di Casa BFF, un luogo che favorisse la connessione tra le persone e la trasmissione di conoscenze», ha dichiarato Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato di BFF Banking Group. «Abbiamo deciso di farlo attraverso un museo, consapevoli che l’arte può essere uno strumento unico di dialogo con gli altri e di stimolo alla creatività e alla crescita, sia per le aziende che per la società. Ci auguriamo che possa essere davvero un luogo accessibile e per tutti, per la promozione della cultura e dell’arte italiana e per la condivisione con tutta la comunità dei valori del nostro Gruppo».