03 maggio 2005

Metti un Rocco alla Cultura

 
Al Collegio Romano è arrivato un filosofo. Dopo i quattro anni di regno del politologo Giuliano Urbani, Rocco Buttiglione approda al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. E in attesa delle sue prime mosse noi gli diamo il nostro benvenuto. Così…

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È bello il nome Rocco. È un nome figo, di quelli che si usavano una volta. Ha in sé la ruvidezza ed il fascino della brevità. Forse i teenager che gozzovigliano di tivù all day long conoscono solo Rocco del Grande Fratello. O al massimo sanno chi è Rocco Tanica, tastierista di Elio e le Storie Tese. Ma alle maliziose e ai maliziosi (ed invidiosi) appassionati di altre storie tese è venuto di sicuro in mente Siffredi, il superdotato re del cinema spingi-spingi. Eppure c’è un Rocco per tutti. Gli affezionati del calcio penseranno infatti a Nereo Rocco, cui il glorioso stadio di Trieste è intitolato. E sicuramente i fricchettoni cinquantenni si ricordano di Porci con le ali, e le considerazioni della protagonista nelle prime pagine del libro sul fascistissimo Codice Rocco ma anche sul capolavoro neorealista di Luchino Visconti Rocco e i sui fratelli. Ma non siamo qui per parlare di anni Settanta, comunismo, sacchi a pelo e rivoluzione sessuale.
Se forse vi è sfuggito, infervorati dalle furibonde dispute politiche attorno al 25 aprile e alla Resistenza e al Primo Maggio, o se non ve ne siete accorti perché stavate ancora pregando per il nuovo Papa, si chiama Rocco anche il neo ministro dei Beni e delle Attività Culturali. Si è proprio lui, il filosofo Rocco Buttiglione, crociato ciellino dalle ampie vedute, a sedere nella poltrona occupata nei quattro anni precedenti dal politologo Giuliano Urbani, che se ne ritorna –forse manco dispiaciuto- a scrivere libri; magari in attesa di un incarico che lo porti al settimo piano di Via Mazzini, con panorama su una certa scultura equina di Francesco Messina. Ma torniamo a Rocco. Già illustre docente universitario di Scienza della Politica, ricordiamo le favolose sue dichiarazioni in sede UE sul ruolo della donna e sui diritti degli omosessuali che gli valsero la trombatura alla Commissione Europea (come sorprendentemente ricordato il 26 di aprile anche nelle news di Culturalweb, sito del ministero proprio da lui presieduto), episodio celebrato con una formidabile prima pagina dai soliti cattivoni del Manifesto.
Conterraneo di Massimo D’Alema, apprendiamo dalla stessa fonte che è nato il 6 giugno 1948 e che sono ben quattro le lingue parlate, una per ogni figlia (di sicuro le abilità linguistiche sono il prodromo dei grandi successi di statista). Confidiamo in lui per il rilancio delle attività culturali e per l’arte in particolare, Cenerentola tra le Cenerentole. O Cenerantole, a dirla fino in fondo. Di cuore il nostro in bocca al lupo a Rocco per una vita di successi. E ora che habemus ministrum, sappia che per noi Rocco never dies!

daniele capra

[exibart]


8 Commenti

  1. Speriamo in leggi più sagge nei confronti dei Beni Culturali nonchè una revisione delle leggi sul condono edilizio sugli edifici in zone protette o del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, entrato in vigore il 1 maggio 2004, a detta dell’ex-ministro uscente, per loro “tutela”!!!!

  2. Commentare l’incommentabile non è cosa facile.
    Si potrebbe dire:dalla padella alla brace!
    Abbastanza scontato però,vero?
    Giuliano Perezzani Sanguinetto city

  3. bravo daniele, gustosissimo pp per rocco. cosa aggiungere? sentirlo discorrere di filosofia è da far accaponare la pelle, speriamo ne sappia qlc in + di gestione dei beni culturali

  4. mi chiedo se gli studi di fisionomia fatti da leonrado possono oggi servire a qualcosa.
    la prima volta che ho visto la faccia di bottiglione ho immediatamente pensato ad un animale goffo e stupido ” un orango lobotomizzato”.
    uomo cosi’ insignificante nn ne ho conosciuti mai…da piccolo sicuramente tutti lo sfottevano…lo picchiavano…le ragazze nn lo cagavano di striscio…ed ecco cosa ne e’ venuto fuori dopo anni di umiliazioni….uno splendido e ghignante sputacchiante ministro ai beni culturali…ma che schifo!
    uccidetelo please mi fa pena

  5. forza italia ed il suo seguito deve ardere all’inferno …mescolate un po poi aggiungete un toto’ cuffaro..un po di emilio fide…come si chiama quel “direttore di tg”? ..l’ignoranza di maurizio costanzo e moglie.
    poi aumentate considerevolmente la fiamma e scordatevi la poltiglia sul fuoco finché non brucia !

  6. Senza ironia becera o sarcasmo gratuito: ci aspetta un anno 2005 (governo Berlusconi bis) di controriforma nell’arte? cioé a dire, dopo il Brachetto alla Sistina, anche il David sarà mutandizzato dal Buttiglione? e le mostre d’arte con tematiche come quelle su Keith Haring (uno per tutti) saranno bandite alla stessa maniera delle leggi di giustizia talebane? e i casini (con la ci minuscola, sì, proprio le residenze bordello) dei vari personaggi della storia italiana (Palazzo Tè a Mantova per esempio) quali ristrutturazioni in convento saranno obbligati per decreti legge?

    Angelo Errico

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