02 novembre 2005

didattica_consuntivi Appuntamenti di ottobre Vicenza e Roma

 
Una novità nel panorama dei convegni del Veneto e un incontro ormai tradizionale all’Università Roma Tre. Andiamo a scoprire in che direzione stanno andando museo, pubblico e pratiche educative…

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Alla Fiera di Vicenza, nell’ambito dell’iniziativa Abilmente 2005, fiera del bricolage e delle arti manuali, ha avuto luogo la tavola rotonda Laboratori didattici per l’infanzia: esperienze a confronto. Durante l’incontro sono state esposte esperienze e ricerche significative, realizzate da importanti musei: dal Castello di Rivoli al Museo Tattile Statale Omero di Ancona alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, allo scopo di estendere e diffondere conoscenze e pratiche specifiche sviluppate nell’ambito dei laboratori di didattica museale.
Travolgente l’intervento di Anna Pironti, responsabile del Dipartimento Educativo del Castello di Rivoli, che come un fiume in piena ha esposto con entusiasmo e passione il progetto didattico Tessere Arte, percorso multidisciplinare finalizzato a coniugare la conoscenza dell’arte contemporanea alla salvaguardia della cultura materiale attraverso la metafora della rete come elemento di coesione storica, sociale e culturale.
Dell’educazione artistica ed estetica per le persone non vedenti ha, invece, parlato Andrea Socrati, responsabile dei Progetti Speciali del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, che ha mostrato anche un video per far vedere come si svolge una visita all’interno del museo dove, a differenza degli altri musei, si può toccare tutto, perché è attraverso la percezione tattile che avviene la formazione dell’ immagine e la conoscenza in un non vedente e quindi la sua educazione estetica.Laboratori didattici per l’infanzia: esperienze a confronto, Vicenza 2005
A seguire i rappresentanti di due realtà conosciute e consolidate: Dario Valli co-responsabile del Laboratorio Didattico del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, che ha illustrato lo storico laboratorio Giocare con l’Arte di Bruno Munari, e Cristina Francucci, responsabile del Dipartimento Didattico della GAM di Bologna, che ha parlato del progetto europeo Didart, rete transnazionale sulla didattica dell’arte contemporanea formata da enti, musei e istituzioni europei. A conclusione Dora De Diana, responsabile delle Attività educative della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, ha presentato le attività didattiche legate alle aree museali, alla biblioteca e alle mostre realizzate in Fondazione, in particolare l’attività didattica di memoria munariana: Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.

A Roma, l’appuntamento invece era per la nona edizione del seminario del Centro di Didattica Museale dell’Università di Roma Tre, svoltasi venerdì 21 ottobre, con il titolo I messaggi del museo. Aspetti della mediazione culturale.
Ad aprire il seminario Emma Nardi, responsabile del Centro e direttrice del corso di perfezionamento in Didattica generale e museale, che ha riflettuto sulla pluralità di messaggi che un museo può inviare al suo pubblico e sulla necessità che questi messaggi siano chiari affinché i vari pubblici possano recepirli. Sul bisogno di porre l’educazione al centro del ruolo dei musei come servizio pubblico e sull’importanza che la mediazione culturale si ponga come un sempre più pressante obiettivo sociale.
Di realtà virtuale e archeologia si è occupata, invece, Silvana Rizzo, Direttore Archeologo coordinatore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha riflettuto su quanto sia corretto e in che misura si debba far intervenire la realtà virtuale nelle ricostruzioni archeologiche, di certo non negando la sua utilità, ma facendo molta attenzione a non considerare come verità assoluta i dati scientifici immessi in un computer. Il seminario è ripreso nel pomeriggio con la presentazione di esperienze e progetti realizzati dalla Scuola del Louvre e dalla Tate Gallery di Londra rappresentate rispettivamente di Laurence Tardy e Pam Meecham.messaggi del museo. Aspetti della mediazione culturale, Roma 2005
A concludere la giornata il Prof. Benedetto Vertecchi che ha messo l’accento sulla difficoltà di comunicazione da parte di un museo con un pubblico reale adulto, su come sia indispensabile l’intervento della didattica per attuare una mediazione e su quale relazione ci sia tra la comunicazione museale e i fenomeni riguardanti la didattica per gli adulti.
Certamente la strada lungo il cammino della mediazione è ancora lunga, ma, come risulta chiaro da quello che è stato detto in questa giornata, è necessario attivarsi affinché il museo dialoghi sempre più con i suoi fruitori; solo così essi potranno sentirsi parte integrante di questa realtà ancora troppo spesso considerata lontana e difficile da comprendere.
In conclusione una domanda sorge spontanea: perché in questi convegni sulla didattica non viene mai data voce agli operatori didattici che dei progetti presentati sono i realizzatori? Perché accanto ad occasioni dove presentare risultati e studi, non si organizzano dibattiti volti a far emergere le problematiche professionali di chi oggi vuole fare l’operatore didattico?

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TAVOLA ROTONDA: I LABORATORI DIDATTICI MUSEALI PER L’INFANZIA: ESPERIENZE A CONFRONTO: 20 Ottobre, Abilmente 2005, Fiera di Vicenza, www.abilmente.org

I MESSAGGI DEL MUSEO. ASPETTI DELLA MEDIAZIONE CULTURALE: Seminario di Studi, 21 ottobre, Università degli Studi Roma Tre, Aula Magna del Rettorato-Via Ostiense, 161 Roma. sito web http://musei.educ.uniroma3.it


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