16 dicembre 2005

Bush? Per me è come una pornostar

 
Un giorno muore Linda Lovelace, celebre protagonista di “Gola Profonda”, e il grande fotografo americano Timothy Greenfield-Sanders si decide a fare ciò che covava da tempo: fotografare pornostar. Su formati enormi e, insolitamente, a colori. Ecco come si racconta ad Exibart…

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Il tuo ultimo ciclo ritrae trenta pornostar americane. Ogni ritratto è un dittico e, se non fosse per la nudità contrapposta al suo doppio con abiti indosso, le due foto sembrerebbero identiche. Da cosa nasce la scelta di mettere a confronto degli individui con se stessi?
Inizialmente avevo immaginato la serie sulle pornostar come ritratti di persone vestite. Mi sembrava un’idea più innovativa. Insomma, una sfida maggiore. Ma quando ho incontrato il primo modello, lui ha insistito per essere fotografato nudo. Non sapevo bene come metterlo in posa, così mi è venuta l’idea di fotografarlo nella stessa posa del ritratto vestito. Ovviamente era una sorta di ammiccamento a Goya. Ma il giorno seguente, quando ho visto la pellicola sviluppata, ho capito all’istante quanto potesse essere potente l’idea.

Ti sei accostato all’x-rated con lo stesso rigore che si riserva agli argomenti più seri. Dall’orgogliosa compostezza di questi soggetti si capisce che dai loro la stessa dignità che dai ad artisti, politici, attori di cinema e di teatro.
Hai ragione. Mi sono imposto nel modo più assoluto di trattare le pornostar con lo stesso riguardo con cui avrei trattato il Presidente degli Stati Uniti… e, nel caso del Presidente attuale, probabilmente con ancora maggior rispetto. Voglio sempre che i miei soggetti si sentano speciali. Il mio interesse per loro tende a emergere nelle fotografie, diventa visibile. Suppongo che, con qualcuno come l’attuale Presidente, che ho fotografato l’estate scorsa, sia stato molto più difficile, per me, dimostrare quello stesso “interesse” che ho avuto per le pornostar. Ma ero ospite a casa sua, alla Casa Bianca, e dovevo comportarmi come tale… e così ho fatto.
Timothy Greenfield-Sanders, Tawny Roberts, 2004
L’immagine di copertina di “XXX”, il libro che raccoglie i tuoi recenti ritratti di pornostar, fa pensare a un’immagine pubblicitaria o di moda, ma anche al ritratto di una madonna di Raffaello…
L’immagine di copertina di Jenna Jameson è un ritratto estremamente complicato perché Jenna possiede una delle personalità più forti e stupefacenti di fronte all’obiettivo. E’ un viso molto strano e molto raro. Jodie Foster e Cindy Sherman hanno un volto così… posseggono questa qualità misteriosa.

Cosa ti ha portato a stampare questi soggetti a grandezza naturale?
Questi ritratti chiedevano a gran voce di essere grandi. Inoltre, non ero costretto e bloccato nel mio consueto formato di stampa, il negativo 11×14 pollici in bianco e nero che ho usato per venticinque anni. Non ho mai dimenticato la sensazione di quando ho visto le prime stampe… Erano magnifiche. Gabe Greenberg a New York ha fatto un grandissimo lavoro stampandole con una Epson, con colori di archivio, naturalmente. Le dimensioni sono eroiche. A volte i fotografi ingrandiscono i loro scatti senza nessuna buona ragione apparente… solo perché possono farlo. Ma le pornostar meritavano di essere grandi.
Timothy Greenfield-Sanders, Tera Patrick, 2004
L’idea di questa serie di foto ti è venuta quando hai saputo della morte di Linda Lovelace, la celebre protagonista di “Gola profonda”.
Era da alcuni anni che pensavo alla serie sulle pornostar, avevo fatto alcuni scatti ma mi sentivo bloccato. Quando Linda Lovelace è morta, mi sono reso conto che avevamo appena perso una delle più famose pornostar di tutti i tempi. Così mi sono attaccato al telefono e ho iniziato. L’attacco folle all’Iraq, l’uso della guerra da parte dell’amministrazione Bush per manipolare l’opinione pubblica americana… troppe cose che non andavano, negli Stati Uniti. Immagino che scattare foto di pornostar fosse un modo per distogliere la mia mente dalla fogna della politica.

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www.greenfield-sanders.com
www.thinkingxxx.com 

ida parlavecchio

[exibart]

3 Commenti

  1. caro ratz lou reed è un grande artista.ironizzavo sull’uso delle immagini patinate e sulla pseudo arte-ferrarelle un saluto.

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