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La mostra, di dimensioni piccole, ma ricca di testimonianze significative, si apre con il confronto diretto dei calchi di due sculture emblematiche della Roma Antica e di quella di età carolingia: la “Lupa Capitolina”, risalente al 490-70 a.C., e la “Lupa di Aquisgrana”, del II secolo d.C.. Il percorso, che attraverso preziosi oggetti di oreficeria, monete, frammenti di iscrizioni e pitture, oltre ad un’interessante selezione di splendidi codici miniati, si snoda in cinque sezioni e sottolinea la profonda fioritura culturale ed artistica che investì non solo la capitale, ma tutto l’Impero. Tra gli oggetti più rappresentativi, spicca senza dubbio il grande “Reliquiario del Braccio di Carlo Magno” in argento dorato. Nel 1481 esso venne donato dal Re di Francia Lodovico XI e contiene tuttora un frammento osseo di un braccio dell’Imperatore. Da Reims invece proviene lo splendido “Talismano di Carlo Magno”, un pendente in oro sbalzato e pietre preziose, databile intorno al IX secolo. La mostra rievoca le origini storiche di una grande figura europea, un uomo di politica e fede che allacciò stretti rapporti con i Papi Adriano I e Leone III, fino ad essere incoronato Imperatore nella Basilica di San Pietro e diventare di conseguenza protettore dello Stato della Chiesa. Come si legge dal suo biografo Eginardo, durante il suo regno, Carlo Magno abbellì la Basilica di San Pietro con arredi sfarzosi. Si potrà ammirare il “Gallo” del campanile dell’antica Basilica di San Pietro, in bronzo dorato, e la coppia di “Pavoni” anch’essi in bronzo con tracce di doratura, di età adrianea. Finemente lavorati e dal piumaggio ben definito, essi facevano parte della fontana della Pigna che ne abbelliva l’atrio. Ma il momento più significativo della vita di Carlo Magno fu certamente la sua incoronazione a Imperatore del Sacro Romano Impero, compiuta da Papa Leone III il giorno del Santo Natale dell’anno 800. Un momento solenne e di grande emozione che ancora oggi il visitatore potrà rivivere, visitando le famose Stanze di Raffaello, nel Palazzo Apostolico Vaticano. Qui, nel 1515, il maestro urbinate rievocò l’episodio storico in un mirabile affresco.
In mostra è esposto anche il “Liber Pontificalis”, un codice membranaceo del XI secolo, dove si raccolgono le vite dei Papi, considerato la principale fonte testuale dell’avvenimento. E ancora, la famosa “Bibbia di Alcuino”, una delle prime trascrizioni dei libri della Bibbia, realizzata intorno all’840 dalla Scuola Palatina di Carlo Magno, e il “Codice di Farfa” dove compare una delle più antiche vedute della Basilica di San Pietro. Di altissima qualità è la custodia in avorio scolpito dell’Evangeliario di Lorsch e il Sákkos episcopale bizantino, noto come “dalmatica di Carlo Magno”, completamente intessuto con fili di seta, oro e argento. Inoltre, un punto informativo multimediale è a disposizione del pubblico e lo invita in un affascinante viaggio virtuale tra fede e arte. Alla fine del percorso la figura di Carlo Magno riacquista il suo spessore storico ed è giusto definirlo “Padre dell’Europa ” per la vastità del suo impero e per la grandiosa riforma culturale e religiosa da lui compiuta.
Le immagini qui riprodotte sono state gentilmente concesse dal Domschatzkammer, Aachen e dai Musei Vaticani, Città del Vaticano.
francesca matarrese
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Carlo Magno a Roma. Fino al 30 aprile 2001. Città del Vaticano, Musei Vaticani. Orario: 8 gennaio – 3 marzo lun.-sab. e ultima domenica del mese 8.45-12; 5 – 31 marzo lun.-ven. 8.45-15, sab. 8.45-12, chiuso domenica (tranne l’ultima del mese), 6 gennaio e il 19 marzo. Tel. 06/69885664-721. Biglietto: Lire 8.000, ridotto Lire 4.000. Catalogo: in vendita da gennaio.
La foto in primo piano: Incoronazione dell’Imperatore, Raffaello Sanzio e allievo, 1515/1516, Palazzo Apostolico Vaticano, Citta’ del Vaticano [foto Musei Vaticani, Citta’ del Vaticano]
[exibart]