21 marzo 2006

La contemporaneità di Leonardo alla Fondazione Stelline di Milano

 

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[21|03|2006] |||arte contemporaneapersonale

La contemporaneità di Leonardo alla Fondazione Stelline di Milano
 

LA CITTÀ DI LEONARDO. L’ ARTE CONTEMPORANEA, MILANO E LEONARDO
Gianni Caravaggio, Francesco Gennari, Pietro Roccasalva

inaugurazione mercoledì 22 marzo | ore 18.30 | a cura di ludovico pratesi | fondazione delle stelline | milano

Nella Sala del Collezionista della Fondazione Stelline si terrà la mostra LA CITTÀ DI LEONARDO. L’arte contemporanea, Milano e Leonardo, dedicata all’eredità di Leonardo nella città di Milano di oggi, che presenterà al pubblico le opere di tre artisti italiani contemporanei, Gianni Caravaggio, Francesco Gennari e Pietro Roccasalva, esponenti di un’arte che esprime una spiccata componente progettuale attraverso dipinti, sculture e installazioni.
L’esposizione vuole anche individuare le tracce sottili che fanno di Leonardo da Vinci un artista contemporaneo, all’insegna di quei “moti mentali” che, dal genio di Vinci in poi, arricchiscono le opere d’arte che riflettono in un’unica immagine, le mille contraddizioni della contemporaneità.
A ricomporre le fila di una trama invisibile che collega uno degli esponenti più illuminati del Rinascimento a una metropoli come Milano, sono stati chiamati Sergio Calatroni, Giovanni Chiaramonte, Maria Antonietta Crippa e Pietro Marani che esploreranno, in un video in mostra, il rapporto tra Leonardo e Milano, in una sorta di fil rouge che lega design, fotografia, urbanistica, arte antica e arte contemporanea. Un rapporto strettamente legato alla sede della mostra, il Palazzo delle Stelline, nel cui giardino si dice Leonardo abbia vissuto, in una semplice dimora messagli a disposizione dal duca Ludovico, mentre lavorava al Cenacolo nel vicino refettorio di Santa Maria delle Grazie.

Curata da Ludovico Pratesi, direttore del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e curatore di numerose mostre incentrate sul confronto tra l’arte antica e gli artisti contemporanei, la mostra è promossa dalla Fondazione Stelline, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano.
I tre artisti invitati in questo appuntamento sono gli abitanti ideali della città immaginata da Leonardo, poiché i loro lavori sono il risultato di una processualità che appartiene di diritto a quei “moti mentali” che tanto interessano l’opera di Leonardo pittore.
Le sculture costruite sull’osservazione di fenomeni cosmici di Gianni Caravaggio, le installazioni metafisiche di Francesco Gennari e i quadri concettuali di Pietro Roccasalva si propongono come riflessioni sulla realtà contemporanea esplorata negli aspetti più complessi e profondi.
L’impronta del genio leonardesco rimane impressa per sempre nell’identità della città lombarda – nelle parole di Ludovico Pratesi – nonostante siano poche le tracce ancora visibili del suo passaggio. Tra le più segrete ci sono i cosiddetti giardini di Leonardo, che si trovano dietro l’edificio noto come Palazzo delle Stelline.
Milano per Leonardo è il laboratorio dove esplorare e rivoluzionare non solo la pittura, ma l’ingegneria idraulica, l’anatomia, le scienze naturali, lo spettacolo, l’architettura. Disegni, progetti, dipinti, scritti, bozzetti, annotazioni: ogni traccia del suo passaggio è un serbatoio di senso, racchiude significati reconditi, ermetici, magici. Il suo sguardo abbraccia l’urbanistica, la fisionomica e la geometria, la botanica e l’astronomia.
Le opere di Gianni Caravaggio (S. Giovanni – Chieti, 1968) non sono sculture in senso tradizionale, ma forme aperte che si definiscono nel momento stesso dell’esposizione, in stretto rapporto con il luogo che le ospita. Un tempo cosmico e dilatato governa il principio ispiratore di La visione di una stella proiettata verso la sua origine, una struttura aerodinamica in bronzo che racchiude un tondino di alluminio circondato da un alone di cioccolato fondente. Vista in sezione, l’opera suggerisce l’impressione del viaggio compiuto dalla luce di una stella nel cosmo: un singolo punto luminoso che scaturisce da un solido metallico lungo due metri.
Ogni opera di Francesco Gennari (Pesaro, 1973) può essere letta come il frammento di un unico discorso che affronta in maniera radicale i grandi interrogativi della vita umana, interpretati in chiave metafisica. Misteriosi rapporti matematici e geometrici hanno ispirato La degenerazione di Parsifal (triangolo piano avente Agartha come vertice) un’opera costituita da due piramidi di piombo e argento che, poste ad una distanza minima di 76 centimetri e massima di 7.600 chilometri, rappresentano il lato di un ipotetico triangolo che ha come vertice Agartha la mitica città abitata dagli iperborei.
Ancora più vicino al concetto leonardesco di “pittura come cosa mentale” appare la ricerca di Pietro Roccasalva (Modica, 1970) nell’opera Intelligent Artefice(r) (1999-2003) , un olio su tela che raffigura il viso di un personaggio in bilico tra essere umano e automa. Volutamente indefinito ed enigmatico, il dipinto fa parte, insieme agli altri suoi lavori, di quella “situazione d’opera” che lo stesso artista definisce nel testo poetico “Le fisime di Zurvan”. “Si tratta di una serie di progetti/processi in cui uno o più quadri “pensano” una situazione: ciò che ne diviene, e ciò che ne risulta nelle varie occasioni espositive, è definibile come una situazione d’opera”.


LA CITTÀ DI LEONARDO. L’ARTE CONTEMPORANEA, MILANO E LEONARDO. Gianni Caravaggio, Francesco Gennari, Pietro Roccasalva
Dal 23 marzo al 6 maggio 2006
Orario: lunedì ore 14.00/19.00; dal martedì al sabato ore 10.00/13.00 – 14.00/19.00; chiuso domenica e festivi
23 marzo: apertura fino alle ore 24 per “Gallerie Aperte III”, evento coordinato dalla Provincia di Milano Assessorato alla Cultura, Culture e Integrazione in collaborazione con Fondazione Fiera Milano in occasione di MiArt2006 all’interno del progetto “InContemporanea. La rete dell’arte”
25 marzo: apertura fino alle ore 24 per la “Festa di Primavera”, evento organizzata dal Comune di Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, in concomitanza con l’equinozio di primavera
Ingresso libero
Catalogo: Silvana Editoriale con testi di Ludovico Pratesi Sergio Calatroni, Giovanni Chiaramonte, Maria Antonietta Crippa e Pietro Marani

Fondazione delle Stelline
corso Magenta 61
Informazioni al pubblico: tel. 02 45462.411
fondazione@stelline.it
www.stelline.it

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