-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Camilla Sala e Rebecca Agnes sono le vincitrici della seconda edizione del Premio Mantero per l’Arte Giovane, rispettivamente della sezione “a concorso” e della sezione “a invito”. Mantero Seta ha premiato Camilla Sala con l’acquisto dell’opera La messa in prova per il valore di 2500 euro. A Rebecca Agnes, vincitrice con Possiamo esistere solo sotto uno sguardo che non ci appartiene, è stata offerta una collaborazione con la Mantero per la realizzazione di una linea di prodotti d’artista. I prodotti verranno realizzati utilizzando i tessuti rimasti in giacenza così come accade per i prodotti de “la tessitura”. Inoltre, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Como metterà a disposizione dell’artista la pubblicazione di un catalogo personale relativo al suo percorso professionale. L’incontro tra arte e moda continua poi con alcuni incontri organizzati in collaborazione con Libreria Voltiana. Martedì 4 aprile Mimmo Totaro coordina l’incontro Arte tessile e design – a cura di Arte & Arte – con l’intervento di Attiliana Argentieri e Arlette Vermeiren. A chiusura del ciclo di appuntamenti – sabato 6 maggio – il rapporto tra arte e moda discusso da una giovane artista e un giovane stilista sarà al centro dell’incontro Arte e Moda a confronto, coordinato da Roberto Borghi con l’intervento di Enrica Borghi e Roberto Musso.
La tessitura
Viale Roosevelt, 2/a – Como
Apertura fino al 7 maggio 2006
10.00/20.00 – martedì/domenica
Ingresso gratuito
Info: 031321363
[exibart]
bei braccini corti…
I soliti premi italiani da far invidia al terzo mondo o forse al quarto…e continuiamo a chiamarli ancora premi…da quello cairo al furla a quello celeste rosa o antracite…come diceva Totò “ma mi faccia il piacere!!!”