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fino al 4.II.2007 Tra Picasso e Dubuffet Torino, Palazzo Bricherasio
torino
Jean Planque, un outsider del mercato dell’arte. Collezionista per passione. Amico di Dubuffet e di Picasso, collaboratore di Beyeler. Il suo raffinato corpus di opere spazia da Van Gogh all’informale…
Jean Planque (Ferreyres 1910 – La Sarraz 1998) non è stato un collezionista come gli altri. Non aveva capitali miliardari da spendere, non acquistava opere d’arte per investimento e forse non intendeva neppure creare una collezione. Raccoglieva opere d’arte per passione, perché in quel quadro, in quella scultura avvertiva un significato profondo. L’arte era la sua vita, il suo sogno quello di diventare pittore; dipingeva, infatti, ed una piccola raccolta dei suoi lavori è esposta nell’ultima parte della mostra. Aveva intùito, sensibilità ed un’innata capacità di valutare la qualità della pittura. Per queste sue caratteristiche lavorò per quasi venti anni -dal 1954- per la Galleria Beyeler di Basilea. Questa attività lo mise in contatto con i maggiori artisti del tempo, tra questi Pablo Picasso e Jean Dubuffet con i quali instaurò un rapporto duraturo di stima e fiducia reciproca. Grazie a questi rapporti d’amicizia Planque poté acquistare molti dei quadri che oggi compongono la sua collezione che per la prima volta è esposta in Italia. Cezanne, Van Gogh, Léger, Braque, Picasso, Klee, Dubuffet, Tàpies, Tobey : i protagonisti del novecento ci sono tutti, o quasi.
La collezione è eterogenea e non sistematica; difficile da esporre come tutte le collezioni private –osserva Daniela Magnetti che ha coadiuvato Florian Rodari nell’allestimento- perché scegliere il criterio con il quale disporre le opere di una collezione privata significa violare in qualche modo l’intimità del collezionista, forzare il significato che egli attribuiva alla sua raccolta. L’allestimento proposto raggruppa le opere con un occhio alla biografia di Planque: le opere cubiste della sua collezione, il rapporto con Beyler, l’incontro con Picasso e Dubuffet, le origini svizzere, la scoperta dell’informale negli anni cinquanta. L’allestimento è punteggiato di citazioni tratte dai suoi quaderni riprodotte sulle pareti di Palazzo Bricherasio, indizi per cogliere lo spirito di questo straordinario personaggio.
“…Braque fa pensare alla musica, mentre Picasso è angoloso, è forza è potenza… ma spesso vi è una maggiore nobiltà in Braque che in Picasso. Per nobiltà intendo profondità di sentimenti” (Planque). In effetti Souvenir du Havre di Braque è un capolavoro di eleganza mentre i Picasso della collezione –che abbracciano quasi l’intero percorso del pittore spagnolo dal 1917 agli anni settanta- sono dotati di un’energia potente che si sprigiona dai contorni spessi e dalle forti accensioni cromatiche (Femme au chapeau dans un fauteuil ; Femme au miroir).
L’incontro con Klee –delicato e onirico l’acquerello Senza titolo ii 8– emoziona profondamente Planque, “la pittura era un’altra cosa da quella che mi ero immaginato fino ad allora; non aveva nulla a che vedere con la rappresentazione reale era un’altra forma di rappresentazione e non sapevo che questa rappresentazione doveva essere un’invenzione”.
Nella sezione dedicata a Dubuffet s’impongono le grandi tele Opéra Bobèche e Société d’outillage. Intrecci di segni e di colori che si dispongono liberamente in uno spazio che il pittore sembra moltiplicare all’infinito. Quando negli anni cinquanta Planque si avvicina all’informale è attratto dalle opere nere e materiche di Tàpies, dagli spazi infiniti di Tobey, dalle macchie di colore puro e spesso che inondano le tele di Sam Francis. Planque riusciva a comprendere la verità dell’arte non figurativa “capace di esprimersi meglio e con più forza dell’arte figurativa” (Planque).
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Palazzo Bricherasio, via Teofilo Rossi angolo via Lagrange , Torino (centro, zona Piazza San Carlo) – www.palazzobricherasio.it
Ingresso: intero euro 7,00; gruppi e convenzioni euro 6,00; ridotto euro 5,00; bambini (6/14 anni) euro 3,50; audioguide: singola euro 3,00; doppia euro 4,50
Orari: lunedì 14.30/19.30; da martedì a domenica 9.30/19.30; giovedì e sabato 9.30/22.30; Catalogo: edizioni Electa; euro 29 in mostra; euro 35 in libreria
[exibart]